CAPITOLO XXXVII

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Quel giorno l'accademia era aperta al pubblico per via del saggio che si sarebbe tenuto quella sera stessa, per Jimin quella rappresentava una grande occasione ma anche una responsabilità che gravava su di lui come un macigno, a lui e ad Hoseok spettava il compito di fare un ballo di coppia per l'apertura del saggio, avevano provato la coreografia innumerevoli volte e Hoseok era soddisfatto del suo operato tuttavia però Jimin era ancora insicuro. Sarebbe bastato un solo errore e avrebbe distrutto non solo il suo sogno ma anche quello di Hoseok, ed era per quel motivo che si era allenato così tanto da poter eseguire quella coreografia anche bendato, e infatti era esattamente quello che avrebbe fatto.- Jimin vedi qualcosa?- Disse il maggiore dopo aver legato un nastro rosso dietro la testa del minore.- Non vedo assolutamente nulla Hoseok.- Rispose il grigio voltandosi spaesato essendo stato privato momentaneamente della vista.- Sei sicuro di volerlo fare Jimin? Non è necessario che tu lo faccia.- Disse un po' preoccupato Hoseok.- Hobi se me lo avessi chiesto settimane prima ti avrei detto che non ne ero sicuro, ma adesso posso dirti che si, posso farcela.- Disse Jimin che per almeno una volta in vita sua era sicuro di sé stesso e delle sue capacità.  Il grigio si tolse la benda e la ripose al suo posto, per fortuna avevano un po' di tempo prima delle prove generali, quindi ne approfittò per andare nell'ala riservata agli studenti di canto e pensandoci bene quella era la prima volta che Jimin metteva piede in quel dipartimento, il grigio si guardava intorno spaesato non sapeva dov'era l'aula di Jungkook, difatti fu grato del fatto che ogni porta delle aule fosse dotata di una piccola finestrella da cui era possibile vedere chi vi era all'interno, e grazie a quel dettaglio Jimin riconobbe la figura di Jungkook in una delle tante aule.

Jimin aprì la porta ma il castano non si era accorto della presenza del maggiore il quale si era chiuso la porta alle spalle senza far rumore, Jungkook era seduto di profilo su uno sgabello, con degli occhiali tondi posati sul naso, i capelli castani erano leggermente scompigliati. Jimin si avvicinò a lui dando un bacio sulla guancia al minore, il quale si voltò sorpreso di trovare il grigio dinanzi a sé.- La pecorella è entrata nella tana del lupo.- Scherzò Jungkook attirando il maggiore a sé facendo ridere Jimin, il quale dovette ammettere che l'affermazione del castano non era errata poiché non si era mai mosso da quello che era il suo regno, ovvero la sala prove del dipartimento di danza.- Stai facendo l'offeso adesso?- Chiese Jimin circondando con le braccia il collo di Jungkook.- No ne ho il diritto?- Chiese retorico il castano inarcando un sopracciglio. La verità era che il minore era un po' indispettito con il maggiore e per motivi che Jimin sapeva bene, ma che ignorava spudoratamente come era suo solito fare, il grigio sapeva che Jungkook aveva sempre nutrito la speranza che il maggiore attraversasse quei corridoi per cercarlo e per stare con lui, ma Jimin non lo aveva mai fatto, e l'unico luogo che invece frequentava assiduamente era la stanza del castano. Ripensando a tutto ciò Jimin si sentì in colpa.- Lo so hai ragione.- Disse il grigio abbassando lo sguardo.- Se non altro posso usufruire di questa occasione per parlare di una cosa che ho rimandato fin troppo.- Il maggiore guardò il minore con uno sguardo confuso e Jungkook non ci mise molto a chiarire la confusione dell'altro.- Jimin so che hai paura di ferirmi ed io ti ringrazio per la tua premura nei miei riguardi, mi sento un verme che non fa altro che soddisfare i propri bisogni ignorando i tuoi, io so ciò che desideri Jimin te lo leggo negli occhi.- L'espressione di Jimin era un misto di sollievo e felicità, era sollevato perché per tutto quel tempo aveva avuto il timore di fare qualcosa di sbagliato e quindi di osare troppo facendo così arretrare Jungkook, ed era felice di aver avuto quel permesso che aspettava da tempo per poterlo anche solo sfiorare. Jimin non rispose alle parole del minore, non fu necessario poiché i suoi gesti avevano parlato per lui e dal canto suo Jungkook li aveva compresi, quel bacio e il successivo abbraccio da parte di Jimin aveva fatto crollare ogni suo dubbio ed ogni sua insicurezza, finalmente il castano si sentiva pronto per compiere quel decisivo passo il quale sarebbe stato significativo per entrambi.

Amygdala » Jikook.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora