Jimin quella mattina non era riuscito nemmeno ad alzarsi dal letto a causa dell'eccessivo sonno arretrato e degli allenamenti a cui si era sottoposto, la primavera era alle porte e con essa anche gli esami di fine anno, Jimin doveva portare qualcosa di suo e ciò significava creare una coreografia con le sue stesse forze, il suo amico Hoseok non aveva riscontrato grandi difficoltà poiché era capace di creare coreografie sul momento, gli bastava solo seguire il ritmo della musica e il gioco era fatto, ma lo stesso non valeva per Jimin il quale non si era mai cimentato in una cosa di tale portata. E di conseguenza il grigio si era ritrovato ad affrontare quella che riteneva una cosa più grande di lui, tuttavia però dopo notti passate ad allenarsi con estenuanti prove poteva dire di ritenersi soddisfatto, Jimin aveva fatto vedere la coreografia anche ad Hoseok il quale ne era rimasto estasiato e per la prima volta il giovane era fiero del suo lavoro, ma a causa di ciò il suo corpo era parecchio debilitato e i suoi muscoli chiedevano pietà ad ogni impercettibile movimento. Fu per quel motivo che sotto la costrizione di Hoseok dovette rimanere a letto permettendo il giusto riposo al suo povero corpo, e dopo svariati minuti a contemplare il soffitto qualcuno bussò alla porta e Jimin pronunciò un – avanti – permettendo a chiunque vi fosse dietro quella porta di entrare, dopo poco la figura di Jungkook si palesò a lui e Jimin si alzò mettendosi a sedere sul letto, in quel momento era poco propenso a farsi vedere dal più piccolo poiché le sue condizioni erano pessime, tuttavia però era anche vero che Jungkook lo aveva visto in circostanze ben peggiori, come quel giorno a Tokyo mentre era chino a rigettare anche l'anima in quella stanza d'albergo. Il castano avanzò fino a raggiungere il letto per poi sedersi su di esso in silenzio, quando quella mattina aveva appurato l'assenza di Jimin e Hoseok gli aveva spiegato la situazione Jungkook si era preoccupato per le condizioni del grigio, tanto che per tutta la mattinata fino all'intervallo non era riuscito a prestare la giusta attenzione alle lezioni, e alla fine arrendendosi era andato via inventando una squallida scusa solo per andare da Jimin e controllare se stesse bene, e più passava il tempo più Jungkook si rendeva conto di essere oramai perso senza la presenza di Jimin. Il grigio dal canto suo fu il primo a spezzare quel pesante silenzio.- Lo so sono uno stupido ma dovevo farlo per me tutto questo è importante.- Disse Jimin anticipando quelli che probabilmente erano i pensieri di Jungkook e il più piccolo si ritrovò a sospirare in rassegnazione.- Almeno lo sai so che per te è importante ma tutto ciò è eccessivo.- Disse Jungkook in evidente disappunto e Jimin gli diede un bacio sulla guancia il solo fatto che il castano si preoccupasse per lui in quel modo lo faceva sentire amato, almeno per una volta nella sua vita era felice accanto al ragazzo di cui era innamorato e che ricambiava i suoi sentimenti.
I due avevano passato l'intera mattina stesi uno accanto all'altro con Jimin che accarezzava i morbidi capelli castani del più piccolo che sotto quelle cure si stava rilassando, socchiudendo gli occhi e combattendo inutilmente contro il sonno, poiché erano rare le volte in cui Jungkook riusciva a dormire senza incubi che lo perseguitavano e quelle volte erano date solo dalla presenza di Taehyung accanto a sé, il castano si avvicinò maggiormente a Jimin poggiando la fronte tra il suo incavo del collo e la spalla e questo gli consentì di annusare il dolce odore che la pelle liscia di Jimin emanava, infatti non mancò molto prima che scivolasse tra le braccia di morfeo regalandogli un sonno calmo e privo di incubi a perseguitarlo. Dal suo canto Jimin si rese subito conto che il castano si fosse addormentato sentendo il suo respiro divenuto pesante, e si perse a contemplare i lineamenti ora rilassati dell'altro potendo godere della loro bellezza, il grigio aveva sempre visto i lineamenti dell'altro corrotti dal dolore e dal tormento, mentre in quel momento poteva vedere le perfette labbra del castano dischiuse produrre leggeri sbuffi che si infrangevano con il collo del maggiore, e le sopracciglia perfettamente delineate ornate da un'espressione pacifica. Il grigio sospirò accarezzando con il palmo la guancia liscia dell'altro mirando a farlo stare bene e donandogli la protezione che tanto cercava, nonostante le mille domande che tormentavano Jimin e che volutamente ignorava giorno dopo giorno rispettando il volere del minore, molto spesso il grigio si era domandato cosa fosse successo a Jungkook, ma tra le tante opzioni che la sua mente aveva concepito nessuna di quelle si avvicinava neanche lontanamente a quello che realmente gli era accaduto.
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Jungkook si svegliò ancora intorbidito dal sonno notando che il sole era tramontato imbarazzandosi per aver ceduto al sonno dormendo così tanto, il castano si spostò dal collo del ragazzo affianco a lui non riuscendo a dire neanche una parola sull'accaduto, e Jimin aveva subito notato l'evidente imbarazzo dell'altro volendolo rassicurare.- Non preoccuparti sono felice che tu abbia dormito bene.- Disse il grigio riservandogli un sorriso rassicurante e quel gesto fece sentire meglio il giovane accanto a sé, Jungkook quella mattina era partito con l'idea di far compagnia a Jimin nella speranza di farlo sentire meglio, e invece si era addormentato come un bambino sotto le dolci carezze dell'altro.- Lo so ma non ho saltato le lezioni per addormentarmi.- Sbuffò Jungkook contrariato dal suo stesso comportamento, ma oramai era inutile piangere sul latte versato tuttavia però poteva almeno rimediare e salvare il salvabile.- Jungkook sto bene adesso davvero non occorre preoccuparsi tanto.- Disse Jimin cercando di essere convincente nonostante sapesse benissimo di non esserlo affatto, e a testimoniarlo fu l'espressione per niente convinta del minore. E così Jimin si arrese sapendo che contro il castano non avrebbe avuto alcuna speranza, tuttavia però il grigio aveva notato che Jungkook era mentalmente distratto e il maggiore continuava a chiedersi il motivo, quindi per la prima volta decise di osare e chiedere al minore cosa lo affliggesse.- Jungkook c'è qualcosa che non va?- Chiese il grigio in apprensione.- In verità stavo solo pensando ad un modo giusto per chiederti una cosa.- Disse Jungkook voltandosi verso un Jimin confuso.- Bhe credo che per certe cose non esista un metodo giusto quindi credo che a volte sia meglio essere diretti.- Disse Jimin alzando le spalle.- Volevo chiederti se vuoi essere il mio ragazzo.- Jimin dopo aver udito quelle poche parole si ritrovò a pentirsi di aver dato tale consiglio proprio a Jungkook, il quale non conosceva mezze misure, quella richiesta aveva spiazzato Jimin e a causa di ciò il giovane non riusciva a formulare una frase di senso compiuto da dare all'altro, e solo dopo vari minuti che servirono al suo cervello per processare il tutto il grigio riprese le sue normali facoltà mentali.- Era ora che me lo chiedessi Jeon Jungkook rischiavo di invecchiare aspettando.- Quella fu l'unica risposta che Jimin seppe dare all'altro, un assenso che seppur scherzoso nascondeva un immensa gioia nell'avere finalmente il ragazzo che desiderava al suo fianco, e il tutto fu suggellato da uno dei baci più dolci che potessero mai donare all'altro.
N.D.A: Hi girls 💜💜
Rieccomi con un nuovo capitolo di Amygdala spero che siate ancora tutte intere dopo questo capitolo, e che dire finalmente Jungkook ha chiesto a Jimin di diventare il suo boyfriend, but nei prossimi capitoli Jungkook dovrà svelare a Jimin quello che gli è successo quindi vi consiglio una scorta di fazzolettini 😉
Detto ciò ho notato che questa cosina è arrivata a 4.1K e davvero non credevo fosse possibile una cosa del genere, tuttavia però questo è stato possibile solo grazie al vostro prezioso supporto che mi date tramite le visualizzazioni, i voti e i commenti che amo sempre leggere in particolar modo gli scleri 😉
So noi ci vediamo al prossimo aggiornamento vi adoreggio tutte love ya 🌸💜
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Amygdala » Jikook.
FanfictionDal Prologo: Jungkook a soli 13 anni non poteva di certo capire cosa fosse in realtà l'amore, tuttavia nonostante la sua giovane età non si era mai dato etichette e come i suoi genitori dicevano sempre l'amore era l'amore. Jungkook era d'accordo con...