Capitolo XXIX

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Quel sabato mattina Jungkook lo stava passando pensando ad un colore che potesse stargli bene poiché i suoi capelli erano divenuti inguardabili, e poi quella sera avrebbe avuto quello che era il suo vero primo appuntamento con Jimin, e voleva quantomeno rendersi presentabile. Jungkook aveva chiesto a Jimin un appuntamento pochi giorni addietro, e a causa dell'imbarazzo generale non aveva chiesto al maggiore cosa preferiva fare o se volesse andare in qualche posto particolare, e in quel momento Jungkook si ritrovò a maledirsi mentalmente poiché era avvolto dalla totale indecisione. Complice era anche il fatto che Jungkook non avesse mai avuto in vita sua un appuntamento con qualcuno, e tutte le uscite che aveva avuto con Jimin erano puramente mirate a riacquistare la sua fiducia, ma ovviamente adesso tutto era diverso poiché i due si stavano ufficialmente frequentando per conoscersi meglio, e per permettere al loro rapporto di passare ad un livello superiore. La porta della sua stanza venne aperta risvegliandolo dai suoi pensieri interni e vide Taehyung con un sacchetto tra le mani.- Avevi detto che ti serviva una tinta e sono andato a comprarla, ho optato per un colore scuro ti si addicono di più.- Disse il grigio porgendo il sacchetto a Jungkook.- Oddio Tae mi hai salvato la vita in questo modo risparmio tempo.- Disse Jungkook facendo una pausa per poi parlare nuovamente.- Però dovrai farmela tu io non riesco da solo.- Disse Jungkook rivolgendo un lieve sorriso all'altro.- Lo sapevo già Kookie.- Disse il grigio scompigliando i capelli ora di un biondo sbiadito mentre l'altro si lamentava per quel gesto. E poco dopo Jungkook si ritrovò seduto sulla sedia della sua scrivania, mentre l'amico incominciava a stendere la tinta di un castano scuro sulla cute del ragazzo seduto davanti a lui.- Allora dove hai intenzione di portare il tuo non ancora fidanzato?- Chiese Taehyung per fare conversazione e rompere quel silenzio.- Non lo so.- Disse il giovane mordendosi il labbro inferiore in evidente imbarazzo.- Bhe Jimin è un ragazzo semplice e senza grandi pretese credo che gli vada bene anche un parco divertimenti.- Jungkook spalancò gli occhi dopo quelle parole per poi girarsi verso l'amico.- Io l'ho sempre saputo che sei un genio incompreso mi hai dato una grande idea grazie.- Disse Jungkook alzandosi e stampando un bacio sulle labbra di un Taehyung confuso.- Ma ti pare.- Disse Taehyung mentre continuava il suo lavoro meravigliato di quanto Jungkook fosse migliorato in poche settimane, e tutto ciò era stato possibile solo grazie a Jimin.

Jimin quel pomeriggio si trovava anche lui nella sua stanza a rimuginare sui fatti accaduti in quelle poche settimane che seguirono dopo che Jungkook lo aveva baciato, il grigio era rimasto basito a quel gesto poiché non credeva che il più giovane sarebbe arrivato mai a prendere tale iniziativa eppure a dispetto di tutto Jimin fu costretto a ricredersi, ed anche nei giorni seguenti a quel bacio ce ne furono altri e nonostante fossero tocchi pressoché fugaci erano un connubio di purezza ed innocenza, e a Jimin piaceva quel piccolo ma significativo particolare che lo induceva sempre a sorridere intenerito. Il grigio ricordava anche quando Jungkook si presentò nell'aula di danza con aria fintamente risoluta intento a trovare le parole giuste per chiedergli un appuntamento con le gote leggermente arrossate per l'imbarazzo, e Jimin dal canto suo dovette faticare parecchio per non sorridere per paura che il più giovane fraintendesse il suo gesto, difatti quando il grigio accettò il minore gli diede solo uno dei suoi consueti baci a stampo prima di andare via. E Jimin in tutti quei giorni arrivò alla conclusione che oramai quello che provava verso Jungkook non era più una semplice cotta, ma qualcosa di più profondo Jimin era totalmente innamorato perso di quel ragazzino tanto da concedergli qualsiasi cosa, il ragazzo guardo l'orario dalla sveglia posta sul comodino e notò che erano quasi le 17: 30 eppure non aveva ancora deciso cosa mettere per non sfigurare accanto a Jungkook, dopo tutto il minore era un ragazzo attraente e dalla bellezza disarmante, e Jimin era sicuro che qualsiasi cosa il minore avesse indossato gli starebbe stato bene, tuttavia però non poteva dire la stessa cosa di se stesso. Certo il grigio aveva superato i suoi problemi legati all'alimentazione, ma stava ancora lavorando sul fattore autostima poiché guardandosi allo specchio non riusciva ancora a ritenersi bello o addirittura attraente, e questo spesso lo spingeva a domandarsi cosa avesse spinto Jungkook ad interessarsi a lui mentre poteva avere di meglio, e invece aveva scelto un ragazzo insicuro come lui. Il grigio dopo aver fatto una veloce doccia rientrò in camera trovando il suo migliore amico intento a svuotare il borsone che usava per gli allenamenti di danza.- Ciao Hobi.- Disse Jimin mentre si dirigeva verso il suo armadio per poi spalancare le ante, e il maggiore da canto suo non gli servì molto per capire che Jimin era in evidente difficoltà.- Ciao anche a te Minnie scommetto che non sai cosa mettere giusto?- Chiese retorico il rosa e Jimin sospirò in rassegnazione, dopo tutto era sempre stato un libro aperto per Hoseok e non si sorprendeva neanche più delle abilità dell'altro.- Hai indovinato come sempre.- Rispose il grigio guardando di sottecchi il maggiore.- Dai siediti ti do una mano sai almeno dove ti porterà?- Jimin si sedette sul letto scuotendo il capo in segno di diniego.- Bhe da quel poco che ho potuto notare osservando Jungkook non è un tipo da ristoranti lussuosi, quindi direi che andrà bene qualcosa di casual.- Disse il rosa prendendo una camicia nera con dei cuori rossi e un pantalone nero con degli strappi sulle ginocchia porgendoli poi al minore, e chissà perché Jimin sapeva che avrebbe optato per uno stile del genere. quando il grigio usci dal bagno Hoseok si avvicinò al minore sbottonando i primi tre bottoni della camicia lasciando intravedere le clavicole sporgenti di Jimin, e soddisfatto del suo operato si allontanò di poco per ammirarlo con sguardo fiero.- Sei uno schianto.- Disse il maggiore mentre Jimin si voltava verso lo specchio osservandosi.- Hobi non credi che questi pantaloni siano troppo stretti? Evidenziano tutte le mie forme compreso il sedere.- Disse insicuro Jimin tastandosi i glutei come se volesse nasconderli.- Jimin quando ti renderai conto che il tuo punto forte è proprio il tuo corpo? Guardati sei stupendo.- fece una pausa Hoseok prima di riprendere la parola.- Ma non ho ancora finito con te, fidati del tuo Hyung quando avrò terminato la mascella di Jungkook cadrà al suolo.- Jimin scoppiò a ridere dopo aver sentito quelle parole, mentre si sedeva sulla sedia in attesa che Hoseok prendesse tutto il necessario per la sua trasformazione da brutto anatroccolo a cigno.

Amygdala » Jikook.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora