➤ Capitolo VII

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La vita di Jimin non è mai stata facile fin da quando era un adolescente aveva capito le sue preferenze sessuali ed anche le sue passioni, la sua famiglia lo aveva sempre supportato dandogli amore e protezione, ma c'erano cose che i suoi genitori non sapevano, non lo sapevano perché Jimin non poteva dirlo anche perché se ne vergognava, tutto ebbe inizio alle medie. Jimin era sempre stato un ragazzo paffutello e gli altri lo prendevano in giro per il suo fisico e per il suo orientamento sessuale, disegnavano cose oscene nei bagni ed anche sul suo banco di scuola e lui era costretto ogni volta a pulirlo subendo tutto in silenzio, ma quando gli anni delle medie finirono incominciando i suoi anni da liceale la situazione degenerò e, arrivarono perfino a picchiarlo sputandogli addosso perché era diverso, perché era sbagliato il ragazzo ogni volta era costretto a coprire i lividi che aveva addosso per non far preoccupare i suoi genitori. E più passavano gli anni più Jimin cambiava con essi, facendo diete estreme e saltando i pasti per poter diventare magro per piacere agli altri ma anche a se stesso, i suoi genitori si accorsero del cambio che il loro unico figlio stava facendo e lo iscrissero ad una rinomata accademia di danza di Busan, sperando di renderlo felice e ci riuscirono perché Jimin fu davvero felice di coronare il suo sogno, per il ragazzo il ballo era la sua unica valvola di sfogo, quando lo faceva si sentiva libero di essere se stesso senza essere giudicato e, si liberava anche dalle preoccupazioni e dalle paure. E quando Jimin arrivò all'ultimo anno dell'accademia esibendosi nel suo saggio finale, la sua professoressa gli comunicò che aveva vinto una borsa di studio per la rinomata accademia musicale di Seoul, i suoi genitori erano fieri di lui e del suo operato e accettarono di mandarlo in quella accademia, col fine di farlo allontanare da Busan dove risiedevano solo ricordi dolorosi per il ragazzo e, così l'anno successivo Jimin si trasferì nella Music Academy di Seoul sperando che tutto sarebbe andato per il meglio. Il ragazzo sperava di cambiare vita e di farsi degli amici e, così fu perché in quell'accademia conobbe quello che attualmente era il suo migliore amico Jung Hoseok, un ragazzo alto dai capelli rosa pastello Hoseok era un ragazzo alto, incarnato bronzeo, occhi di un castano scuro, naso perfetto e delle adorabili labbra a forma di cuore, il ragazzo dai capelli rosa aveva subito preso a cuore Jimin aiutandolo con i suoi problemi alimentari, ma Jimin era testardo e non sempre gli dava ascolto. Il primo anno trascorse bene e Hoseok conobbe anche un ragazzo di nome Min Yoongi che in seguito divenne il suo ragazzo e, inevitabilmente divenne anche amico di Jimin, Yoongi fin dall'inizio aveva mostrato una certa simpatia per Jimin tanto che lo aveva preso sotto la sua ala protettiva aiutandolo a superare le sue incertezze e, insicurezze rendendolo anche più forte da allora Jimin innalzò un muro tra lui e le altre persone per difendersi da ogni cosa, infatti attualmente nessuno poteva penetrare e scalfire quella spessa corazza che lo circondava, questo almeno fino all'arrivo di Jeon Jungkook un ragazzino, impertinente, perfido, che non faceva altro che sputare veleno grazie anche ai suoi commenti omofobi ed offensivi, diretti solo e soltanto a Jimin. Jungkook era furbo, subdolo e aveva capito benissimo dove colpire per rompere la corazza  del corvino, non erano di certo i commenti omofobi a scalfire Jimin poiché ne aveva sentiti già tanti, no quello che ancora feriva Jimin erano gli insulti sul suo fisico, perché Jimin dietro quella spavalderia e indifferenza che ostentava era solo un ragazzo fragile ed insicuro, ed ogni insulto di Jungkook era una pugnalata per Jimin. Il corvino voleva solo vivere i suoi giorni accademici in santa pace e in armonia con se stesso, non gli sembrava di chiedere tanto, ma questo ovviamente era destinato ad essere solo un sogno.

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Quel pomeriggio come sempre Jimin era nella sala di danza, gli piaceva stare lì perché era quello il luogo in cui sentiva di appartenere, un luogo dove era solo Jimin e basta, tuttavia il corvino non faceva altro che pensare a quel ragazzo dai capelli color ciliegia, che da quando avevano avuto quell'allegra chiacchierata proprio in quella sala lo aveva visto scappare via e, da quel giorno non c'erano stati più insulti se non qualche frecciatina che Jimin ignorava e, ripensò anche a quel giorno in cui quel ragazzino andò via dalla mensa dopo il suo arrivo con Hoseok e Yoongi. Il corvino trovava strano quel comportamento ma decise di non pensarci troppo continuando quello che stava facendo, se non fosse per un lieve bussare della porta e dopo vide spuntare da essa una capigliatura grigia riconoscendo subito il possessore, Kim Taehyung nonché migliore amico di Jungkook, onestamente Jimin aveva sempre pensato che quel ragazzo centrasse ben poco con quel ragazzino, tuttavia non poteva sapere cosa legasse i due ragazzi, ma Jimin per precauzione aveva deciso di stargli alla larga nonostante fosse apparentemente un ragazzo innocuo e, in quel momento il grigio lo stava scrutando con fare timido con quei suoi occhioni e quel sorriso rettangolare, Jimin non sapeva cosa fare quindi aspettò che fosse l'altro a parlare per primo. – Ciao Jimin, scusami se ti ho disturbato ma volevo parlare un po' con te. – Jimin sorrise istintivamente guardando quel ragazzo così innocente e puro. – Tranquillo Taehyung stavo solo ripassando una coreografia, di cosa volevi parlarmi? – Disse Jimin gentilmente per trasmettergli sicurezza, non lo avrebbe attaccato o cacciato via sapeva che era una brava persona. – Bhe vorrei solo fare amicizia con te, so che Jungkook non si comporta bene con voi ma io non vi giudico, vedi Jungkook non è un cattivo ragazzo te lo assicuro e solo che ha sofferto molto. – Jimin sospirò sentendo quelle parole, sapeva che Taehyung non era cattivo e sapeva che Jungkook aveva sofferto era palese e, poi il ragazzo lo aveva ammesso quando avevano parlato per la prima volta. – Lo so Taehyung, ma sai che questo non lo giustifica vero? E comunque tu non centri niente con Jungkook, sei una persona diversa quindi quando hai voglia di parlare sai dove sono non disdegno la tua amicizia. - Disse Jimin rivolgendo un sorriso gentile al ragazzo che gli era di fronte e, non si aspettò di essere avvolto in un abbraccio, tuttavia il corvino era abituato all'espansività di Hoseok, quindi non si meravigliò di essere abbracciato da Taehyung, anzi per certi versi quei due si assomigliavano anche, ma Jimin era contento di aver conosciuto qualcun altro oltre Yoongi e Hoseok e, sperava di poter approfondire quella conoscenza trasformandola in una bella amicizia, Jimin in cuor suo sperava di andare d'accordo anche con Jungkook un giorno, ma questo per ora non era ancora possibile e lui lo sapeva benissimo.


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N.D.A: Hy belle donzelle, come state spero bene. ☺

Allora credo che molti di voi aspettavano questo capitolo che come avete visto è dal punto di vista del nostro Jimin, ma c'è stato anche un colpo di scena ovvero la prima delle tante interazioni tra i Vimin, che con l'andamento della storia approfondiranno la loro amicizia. Tuttavia però Jimin avrà anche un ruolo chiave per il protagonista della storia ovvero Jungkook, quindi vi invito a fare attenzione a lui. u.u

Bene detto ciò io vi ringrazio per le visualizzazioni, i voti e i commenti e per tutto l'amore che date a questa storia, quindi ci vediamo al prossimo capitolo a presto I love you ♥♥

Amygdala » Jikook.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora