1 Colloquio (Revisionato)

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Miyazawa Iku, una ragazza di 24 anni, leggermente in carne, bassina, carina, se non fosse per il suo naso aquilino che, stonasse del tutto con i lineamenti delicati del suo viso.

Quel naso le dava un'aria altezzosa e guastava il resto del viso.

Tutti gli uomini faticavano a ritenerla una donna bella e attraente, a causa della forma del suo naso, così ingobbito e pronunciato da storpiare la sua figura.

Aveva avuto poche relazioni serie e durature.

Faticava a credere nell'amore, dopo esser stata per lo più lasciata e tradita per ragazze più carine e attraenti di lei.

Era certa che, il suo naso, quel suo difetto fisico, non si accordasse affatto all'amore.

Dopotutto, gli uomini non si innamoravano per davvero di una ragazza brutta come lei.

Aveva scarsa stima di sé stessa, non ritenendosi all'altezza di poter suscitare un interesse così forte e duraturo, come l'amore in un uomo, così, preferiva darsi via facilmente.

Praticava molto sesso occasionale con dei perfetti sconosciuti.

Il sesso le piaceva molto, le procurava un certo sollievo.

In quei momenti, poteva sentirsi bella e attraente come tutte le altre donne.

Dopotutto, gli uomini godevano lo stesso sopra o sotto di lei, nonostante tutto.

Rappresentava una buona valvola di sfogo il sesso, contro le sue insicurezze.

In quei momenti, si trasformava in viso, assumendo un atteggiamento più sicuro di sè e del suo corpo.

Iku era seduta nella sala d'attesa, del grande studio dell'avvocato "Okazaki Naozumi".

Era un po' nervosa, riguardava il suo curriculum, dandoci una ripassata.

Temeva quasi, di potersi dimenticare i lavori svolti prima di quel momento.

Il receptionist, un ragazzetto mingherlino, si avvicinò a lei, per accompagnarla dentro l'ufficio dell'avvocato.

Se ne andò subito dopo, lasciandola faccia a faccia con il suo eventuale capo.

Il signor Okazaki la analizzò accorgendosi che, si trattasse proprio di una DONNA, eppure, aveva espressamente richiesto un segretario uomo.

Abbassò lo sguardo nuovamente sul suo curriculum poggiato alla scrivania, nella dicitura genere, aveva proprio scritto "maschile".

Sollevò lo sguardo verso di lei, doveva esserci un errore, forse, da parte di lei a questo punto.

"Signorina Miyazawa, chiuda la porta e si accomodi" affermò in modo autoritario.

Lei si soffermò sul movimento seducente delle sue carnose labbra color pesca, davano l'aria di essere molto morbide e piacevoli da baciare.

Iku eseguì, senza farselo ripetere due volte.

Quell'uomo era così affascinante che, avrebbe fatto qualsiasi cosa le avesse chiesto, ovviamente, nei limiti del possibile e della sua morale.

Una volta seduta di fronte a lui, lo guardò con interesse.

Doveva essere un uomo sulla trentina, era molto attraente ed elegante, indossava un completo gessato.

Le erano sempre piaciuti gli uomini, in giacca e cravatta, avevano un'aria così autorevole ed elegante.

Poi, la sua attenzione si soffermò su quella sua espressione accigliata e rigida. Non capiva perchè sembrasse persino più teso di lei.

Secretary "to fuck" #wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora