Iku poteva dirsi soddisfatta, si era finalmente chiarita con suo padre.
Uscì dalla grande azienda con grande entusiasmo, ma posando uno sguardo al cellulare, si accorse che le quattro fossero già passate da un bel pezzo.
Okazaki si sarebbe infuriato, e temeva una delle sue peggiori sfuriate di tutti i tempi.
Incominciò a correre nel bel mezzo della strada, per raggiungere la fermata degli autobus.
Una macchina grigia per la strada gli suonò.
"Ma sei impazzita!" le sbraitò contro il conducente alla guida, frenando appena in tempo.
Iku si accorse di aver appena rischiato di farsi investire, presa dalla foga e dalla voglia di arrivare in tempo.
"Oddio, ha ragione, mi scusi..." si scusò,provando una fitta al cuore per lo spavento, accorgendosi che la morte le fosse praticamente passata davanti e l'avesse scansata per un pelo.
Poi l'autobus le passò praticamente davanti, sgommando via.
Sentì il cellulare squillare con insistenza.
"Dove sei?" domandò adirato, accorgendosi che fosse tardissimo.
"Okazaki, mi dispiace, la devo aver tirata per le lunghe con i chiarimenti..." tentò di giustificarsi.
"Miyazawa, muoviti!" si alterò lui per telefono.
"Sto facendo del mio meglio e ho rischiato persino di farmi mettere sotto..." rivelò lei, essendosi da poco ripresa da quello choc.
"Sei impazzita o cosa?! Non voglio una segretaria morta o in ospedale... MI HAI CAPITO?" sentenziò indispettito dalla cornetta del cellulare, non era solo arrabbiato, ma anche in apprensione per lei.
"Ho perso l'autobus..." affermò lei con dispiacere.
"Iku fai con calma... prometto che non mi arrabbierò, basta che non ti fai uccidere!" affermò calmandosi, non volendo che lei si ritrovasse a correre per la strada con il rischio di farsi tirar sotto.
L' attesa davanti alla fermata divenne insostenibile, così alla fine decise di farsela tutta a piedi ed erano almeno cinquanta minuti di camminata.
Dopo aver camminato senza sosta, e aver percorso tutti i vicoli e vicoletti per poter accorciare, non le parve vero di essere arrivata proprio davanti allo studio.
La testa le girò forte, era quasi sul punto di svenire dalla stanchezza.
Okazaki stava risistemando da solo le pratiche e aveva dovuto rispondere da solo alle chiamate, dato che la sua segretaria non era ancora arrivata ed era praticamente orario inoltrato di chiusura.
"Mi dispiace, ho fatto del mio meglio!" esclamò tra gli affanni, una volta arrivata davanti a lui, che stava finendo di risistemare le pratiche.
"Miyazawa sei tutta sudata, vatti a dare una sciacquata in bagno o ti prenderei una broncopolmonite..." si limitò a rispondere seccato.
Iku ascoltò il suggerimento e fece come gli avesse chiesto.
"Dovevo venirti a prendere a questo punto, ma non credevo di certo che saresti stata così pazza da fartela tutta a piedi..." disse in tono di rimprovero, deducendo che dovesse essere stremata per quello.
"L' autobus non arrivava più..." spiegò lei.
"Adesso andiamo" ordinò lui, spegnendo le luci e chiudendo la porta dell'ufficio.
Quando arrivarono in macchina, Iku lo guardò mentre silenziosamente stesse guidando, ma non sapeva neanche dove stesse andando.
Aveva percorso tutte strade che non conosceva e iniziava a farsi delle domande.
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Secretary "to fuck" #wattys2021
Romance(storia completa e revisionata!) Una ragazza di 24 anni, di nome Iku Miyazawa sostiene un colloquio di lavoro per diventare segretaria dell'avvocato Okazaki Naozumi, ma lui non è disposto ad assumere donne, proprio per un suo problema di dipendenza...