17 Compleanno di Miyu (Revisionato)

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Dopo quella sera, Iku era nervosa, si era accorta di essersi veramente invaghita di lui.

Ma adesso non sapeva cosa fare e come comportarsi in tal senso, dato che lui si dimostrava il più delle volte inopportuno.

Era difficilissimo stabilire con lui le distanze giuste, che solitamente interponeva fra lei e gli uomini per lasciarli fuori dal suo cuore.

Lui era come un tornado, uno tsunami o qualsiasi catastrofe naturale che non si riusciva ad arrestare o prevedere.

Avrebbe voluto metterlo in riga, rimetterlo al proprio posto, per dirgli "Belloccio stai al tuo posto, che qua ci sono stati già troppi casini..." ma lui era così insinuante, riusciva ad entrare persino laddove non c'erano ne porte né finestre.

Si creava e reinventava degli accessi nel suo cuore, che neanche conosceva.

Se lo immaginò quasi in questa immagine quasi fiabesca di lui, come un aspirante principe in giacca e cravatta, che si arrampicava sopra la torre per liberarla.

Ma il punto era che lei dalla torre non voleva uscire, ci si era rinchiusa da sola,perchè lì dentro si sentiva così protetta e al sicuro, mentre fuori dalla torre c'erano sempre imprevisti e guai in vista.

Soprattutto i principi non erano mai come nelle favole, a volte si deformavano e diventavano dei vili seduttori, pronti solo a prendersi tutto ciò che volevano dalla principessa per poi lasciarla lì in miseria, fino a svuotarla di tutto, persino dai sentimenti.

Poi da quando aveva iniziato a lavorare per lui, non aveva più scopato con altri uomini.

Lo aveva sempre pensato che la monogamia facesse più danni che altro.

Si era costruita attorno una teoria per il quale "la monogamia sessuale" comportasse un maggiore legame intenso ed esclusivo, e questo il più delle volte comportava l'innamoramento dell'oggetto sessuale, del corpo con cui ti trastulli.

Quindi per uscire dal tunnel, doveva solo trovare un uomo con cui scopare.

Era quasi sul punto di reinstallare l'app "sex now", ma poi lasciò perdere ritenendola davvero una pessima idea, rammentandosi di Shima che la perseguitasse.

La mattina seguente, era una domenica ed era proprio il compleanno della nipote di Okazaki.

Iku era nervosa, una parte di sé stessa iniziava a dirle che era meglio sottrarsi da quell'impegno.

L'idea di lei che lo accompagnava al compleanno di sua nipote, le sembrava una cosa sbagliata, dopotutto non era mica la sua ragazza... E si immaginò appunto l'atmosfera familiare che dovesse esserci, insomma il fratello, la moglie, e poi chissà forse persino i genitori di Okazaki.

Quindi, per tutta la mattina non fece altro che stare con il cellulare fra le mani, e articolare un messaggio per tirarsene fuori, ma poi subito dopo lo cancellava.

Stava cercando una scusa che potesse rivelarsi adeguata per evitare di andare, ma non sapeva davvero cosa inventarsi.

Poi indirizzò il suo sguardo verso Mako, come se fosse la sua ancora di salvezza.

"Senti Mako, posso chiederti un favore grande grande!" esclamò lei con gli occhioni dolci e supplichevoli.

Mako la guardò con un espressione sospetta, mentre stava sistemando la cucina che era un vero disastro, dato che Iku non dava segni di voler collaborare, da quando si era svegliata stava lì a poltrire sul divano con il cellulare fra le mani e la testa fra le nuvole.

Ultimamente le sembrava piuttosto svampita, con gli occhi trasognanti, non sapeva davvero cosa pensare, a volte le sembrava allegra, altre volte triste e scoraggiata.

Secretary "to fuck" #wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora