4 Naso 👃 (Revisionato)

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La sveglia iniziò a suonare, Iku si alzò controvoglia.

La giornata non era già partita con il piede giusto, era intorpidita e stanca, la primavera era nell'aria come anche la pigrizia.

Mandò giù una grande tazza di caffè, poi, mangiò giusto qualche fetta di pane appena tostato.

Si fece subito dopo una doccia sbrigativa, per poi vestirsi di corsa e scendere perfettamente alle sei in punto, per prendere il pullman che, l'avrebbe condotta dall'altra parte della città.

Non aveva una macchina, non potendo permettersela, e poi, anche se, ne avesse avuta una, be', non guidava ormai, da tantissimo tempo, quindi, guidare non le sarebbe venuto automatico, soprattutto, perché era sempre stata parecchio insicura alla guida, temeva di poter uccidere qualcuno.

Dopo il pullman, c'era un tratto da fare a piedi, la città era ancora immersa nel silenzio.

Le piaceva godersi quell'orario mattutino, in cui era tutto così tranquillo, non c'era ancora il caos.

Preferiva di gran lunga svegliarsi prestissimo che, dover fare tutto di corsa e all'ultimo minuto; poi a quell'ora, anche il pullman era quasi vuoto e c'era tanta tranquillità e pace intorno.

Arrivò davanti l'ufficio verso le 7:00, ma, era ancora tutto chiuso, si sedette davanti agli scalini del cancello ad aspettare.

Dopo, malauguratamente, si imbatté in dei ragazzetti dall'aria poco raccomandabile, cercò di non dare nell'occhio, evitando di guardarli.

"Ehi bella, hai da accendere?" domandò uno dei ragazzi, il leader della banda, dai capelli tinti di un biondo platinato, con quell' aria da teppista, pieno di tatuaggi e piercing.

"No" rispose controvoglia, deviando lo sguardo.

"Accidenti, che naso! Però, con un sacchetto sulla testa, potrebbe anche non essere niente male, voi che dite?" ridacchiò parlando con gli altri, non sembrava avere delle buone intenzioni.

Lei finse di non sentire, di essere distratta, mentre gli altri ragazzi ridevano forte.

"Ehi brutta, vedi che, se ti scopiamo ti facciamo solo un favore" esclamò lui, irritato dal fatto che, lei li stesse bellamente ignorando.

"Non scopo con i drogati o spacciatori" rispose controvoglia, analizzandoli per bene, non sapeva a quale categoria associarli.

"Ma, sentitela!" commentò il biondino, mentre gli altri ridevano.

"Adesso, ci divertiamo con te!" sostenne un altro, con la testa rasata e un espressione per nulla rassicurante.

"Lasciatemi in pace!" gridò irritata.

Il biondo la prese di forza  sollevandola dagli scalini, lei in tutta risposta si divincolò, ma, non riuscì a liberarsi dalla sua stretta.

Non appena si sentì avvinghiata alle braccia di quel tizio, le prese il panico.

Si dibatté scalciando e ritrovandosi davanti la faccia l'orecchio di lui, astutamente glie lo morse, tirandogli via il piercing.

"Ahi, Ahi, cazzo!" gridò lui, con l'orecchio sanguinante. Il piercing cadde sull'asfalto.

Si trovò costretto a mollare la presa, poi, gli altri le si avventarono contro gridando: "Brutta troia! Questa te la facciamo pagare, quel naso te lo spacchiamo! Magari, lo miglioriamo anche, che ne dici?!"

Ma, in quel momento, qualcuno tossì forte per attirare l'attenzione.

"Buongiorno" esclamò Okazaki, attirando l'attenzione di tutti.

Secretary "to fuck" #wattys2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora