IV - Domande e risposte (II)

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  Zhao esitò un secondo sotto lo sguardo di Shen. Era un po' frastornato, il professore aveva gestito la situazione in modo impeccabile e aveva risolto in due minuti un problema che la squadra di polizia aveva portato avanti per un'ora. Possedeva qualche potere strano, per caso? Il capo Zhao riprese il controllo e tese il palmo della mano verso Tan Xiao.

- Chiavi. Puoi andare e vedi di non farti più rivedere. -

  Malvolentieri, il ragazzo cedette le chiavi della macchina. Mentre Shen dava una pacca sulla sua spalla, il cellulare di Li Qian squillò, lei si scusò e si spostò un po' più in là. Shen si rivolse di nuovo a Zhao.

- Sono spiacente di avervi fatto lavorare oltre l'orario. La ringrazio per la pazienza e la disponibilità. -

  Zhao mostrò un sorriso a trentadue denti e si stiracchiò.

- Dovere. Almeno adesso possiamo tornarcene finalmente a casa. -

- Voi forse sì, ma temo che per il professore e me non sia ancora finita. -

 I presenti si voltarono verso Li Qian, che sventolò il cellulare a mezz'aria, guardando Shen.

- Hanno chiamato dall'università: le domande del test di psicologia sono sparite e anche le chiavi dell'aula. -

- Come?? -

  Zhao mostrò una smorfia divertita.

- Però: una scuola tranquilla. -

  Mentre il professor Shen chiedeva spiegazioni alla ragazza, Zhu Hong, rimasta impassibile fino a quel momento, notò del movimento dalle parti di Tan Xiao e lanciandogli un'occhiata, le sembrò di notare uno strano comportamento: il ragazzo era teso e sembrava riflettere su qualcosa.

- Non ci resta che andare a vedere. -

- Non si disturbi, capo Zhao, ha già fatto abbastanza. -

- Ormai. Approfitti, professore, non sono solito essere così accomodante, può chiederlo ai miei sottoposti. -

  Zhao fece segno agli altri tre, ma mentre Hong continuava ad osservare Tan Xiao e Guo non sembrava avere intenzione di rispondere a quella domanda sicuramente a trabocchetto, Chu non si fece alcun problema.

- Sai cosa significa accomodante? -

  Il capo lo ignorò e tornò a guardare il professore.

- Visto?! -

- Credo che il ragazzo possa esserci utile a tal proposito. -

  Hong fece cenno verso Tan Xiao, che la guardò, cercando di nascondere i suoi veri pensieri.

- Perché dovrei? -

- Non lo so, ma la notizia sembra averti svegliato dal letargo. -

- Non so di cosa stia parlando. -

  Zhao lanciò un'occhiata a Hong. Poteva non parlare molto, anzi, per niente, se non per essere dolcemente tagliente, ma quando diceva una cosa, facevano meglio a darle ascolto, perché molte volte aveva rivelato un intuito piuttosto spiccato. Poi, il suo sguardo penetrante, che ricordava quello di un serpente, parlava da solo; ormai, il capo Zhao aveva imparato a leggerlo, così si girò verso il ragazzo.

- Vedremo. Intanto, vieni con noi, per sicurezza. Chu, Guo, prendete la palla al piede, ci troviamo alla macchina. -

  Si avviarono tutti fuori dalla stanza. Li Qian si trovò vicina ad un Guo entusiasta.

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