VI - Domande e risposte (IV)

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- Fantastico, non mancava altro! -

  Zhao non tentò nemmeno di nascondere il suo disappunto. Che giornata assurda! Cose e persone che sparivano nel nulla ogni due secondi, era uno scherzo?! Shen si grattò la fronte. Perché quel ragazzino se l'era svignata? Non migliorava per niente la sua situazione, comportandosi in quel modo.

- Io l'avevo detto. -

  Li Qian si voltò verso Hong, con un'espressione che lasciava pochi dubbi su cosa stesse pensando.

- Non significa niente! Tan Xiao sa di non poter sfuggire al professor Shen, quindi se sapesse qualcosa gliel'avrebbe detta, non è uno sprovveduto! -

- Strano, pensavo avesse rubato una macchina. -

  Nemmeno lo sguardo di Hong lasciava dubbi su cosa pensasse di quella ragazzina, che sembrava venerare il professore e avere sentimenti contrastanti verso il compagno di scuola. Shen trovò le affermazioni di Li Qian piuttosto imbarazzanti, considerando il fatto di trovarsi in presenza di persone che "scovavano i malviventi" per mestiere. Ma quando Li Qian partiva in quarta, non la fermava nessuno, quindi non tentò nemmeno di correggerla e si limitò a mettere le mani in tasca e sospirare. Chu, al contrario, mal sopportava battibecchi di alcuna sorta e non perdeva tempo a farlo presente, soprattutto quando già era costretto a fare qualcosa che non aveva avuto intenzione di fare: lavorare oltre l'orario, per esempio. Lanciò un'occhiataccia alle due ragazze, impedendo alla più giovane di ribattere.

- Avete finito? Abbiamo già perso fin troppo tempo. Lo andiamo a cercare Changcheng ed io, voi occupatevi di quell'altro. -

  Zhao lo guardò storto. Aveva appena dato degli ordini, come niente fosse? Non che fosse una novità, in realtà, ma la sua noncuranza gli dava sui nervi e il fatto che avesse ragione, era ancora più seccante. Beh, seguire i "consigli" degli altri membri della squadra, era anche quello un compito del capo, giusto? Voleva crederlo.

- Non apprezzo l'atteggiamento, ma sono d'accordo. Da Qing, tu ritrova quella ragazza e fatti dire dove potrebbe essere Kevin. -

- Vado con loro, visto che non conoscono il campus ed io so dove solitamente gira Tan Xiao. -

  Zhao guardò Li Qian e annuì.

- Mi sembra una buona idea. Chu: delicatezza, mi raccomando. -

- Sono sempre delicato. -

  Mentre i quattro se ne andavano, Shen nascose un piccolo sorriso: il capo Zhao e Chu sembravano in perenne contrasto, ma nello stesso tempo sembravano anche divertirsi ad avere a che fare l'uno con l'altro, come due vecchi amici, anche se probabilmente non l'avrebbero mai ammesso. Nonostante le apparenze, a Shen sembrò che i due si rispettassero, in fondo. Era una bella cosa. Una mano gli sventolò davanti alla faccia e lo fece tornare alla realtà. Assieme al capo Zhao e a Hong, si incamminò lungo il corridoio. Hong continuava a guardare intorno, come a voler scrutare anche oltre i muri, per trovare il loro obiettivo. - O la sua vittima, avrebbe detto Lin Jing. - Zhao era più interessato al professore, invece, al quale si rivolse con fare biricchino.

- Non si sfugge al professor Shen, eh? -

- E' una loro idea. Sono un professore comune; ci tengo a conoscere i miei studenti, tutto qui. -

- Beh, non è da tutti saper riconoscere e gestire il, come si chiama: linguaggio non verbale?! -

  Shen sorrise. Non poteva negare di aver sempre avuto un debole per quella parte del suo lavoro: si potevano carpire molte cose di una persona solo guardando uno sguardo o un movimento preciso del corpo. Naturalmente, c'era chi sapeva nascondere meglio le proprie, reali emozioni e in molti avrebbero inserito il professore in tale gruppo, ma la maggior parte non era molto brava a mascherare i propri sentimenti e tra quelli sembrava figurare la donna detective, che tossicchiò per attirare l'attenzione, o meglio, per spostare l'attenzione del capo su qualcos'altro.

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