Miracolosamente, ho trovato un giorno positivo e ho potuto scrivere qualcosa. Non prometto di continuare presto, perché la situazione non è cambiata, ma non temete, questa storia avrà una fine! 😉
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Lo squillare del telefono fu interrotto da Wang Zhen che alzò la cornetta, solo per sentire ciò che aveva appena appreso dai colleghi. Poté solo posare di nuovo la cornetta e lanciare un'occhiata triste al suo capo. Zhao era rimasto immobile, senza dire una parola. La verità era che non sapeva come prendere quella notizia... Ce l'aveva sempre avuta con quell'uomo che gli aveva reso la vita più difficile di quanto già non fosse, ma in fondo, era pur sempre suo padre, quel legame naturale doveva pur essere da qualche parte. Hong lo guardò preoccupata, tenendo le mani a scaletta.
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dita intrecciate e palmi verso l'alto = appello al soccorso, individui in situazione precaria, pronti a tutto per tirare la testa fuori dall'acqua
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- Vuoi che ti accompagniamo? -
- No, non... non preoccupatevi. -
Il suo sguardo si volse verso l'ultima persona alla quale avrebbe voluto chiedere aiuto in quel momento, dopo tutto quello che era successo. Ma Shen aveva già perdonato il comportamento di Zhao molto tempo prima, solo che non si sarebbe aspettato di vedere quello sguardo rivolto proprio a lui. Esitò per un momento, non sapendo bene cosa fare, ma alla fine il suo animo prevalse e accettò silenziosamente. Chu cercò di cambiare atmosfera, anche se solo per un momento.
- Noi stiliamo un rapporto: abbiamo chiuso il White Clover per spaccio. Potrai leggere i dettagli con calma. -
Zhao annuì, lanciò un'occhiata ad un improvvisamente pensieroso Shen, che ricambiò dopo un attimo di esitazione e i due se ne andarono. Ancora una volta, Hong si sentì ignorata dalla persona alla quale teneva di più. Ma in quel momento, una grande mano si appoggiò sulla sua spalla, come a voler mandare via quei pensieri e per la prima volta, la ragazza la accolse. Shen convenne fosse meglio prendere un taxi. Di tanto in tanto lanciava qualche occhiata al detective. Zhao fissava fuori dal finestrino, guardando le macchine che guidavano lungo la strada. Un senso di nausea gli avvolgeva lo stomaco, mentre i ricordi del passato tornavano a galla. Le mani unite sul grembo si strinsero per cercare di trattenere il tremore. Le parole che aveva dette quel giorno al padre continuarono a tormentarlo per tutto il tragitto. Quando si trovò davanti al grosso edificio bianco, le gambe non volevano collaborare per proseguire oltre la porta scorrevole.
- Odio gli ospedali, puzzano. -
Zhao la buttò sul ridere, ma Shen percepiva forte e chiara la sua ansia. Sapeva che le parole non sarebbero servite in quel momento, poteva solo fargli sentire che gli era vicino. Gli posò una mano sulla spalla, Zhao sussultò e lo guardò con sguardo perso. Shen gli fece cenno di proseguire, il giovane deglutì, poi prese coraggio e avanzò. Alla reception chiese della camera del padre e quando la raggiunsero, uscì un medico brizzolato, con gli occhiali.
- Buongiorno, dottore. Sono il figlio di Zhao Xin Ci. Come sta? -
- Buongiorno. Suo padre è stabile: è stato uno svenimento per sovraffaticamento. Non si deve preoccupare, ma consiglio che rimanga qualche giorno qui sotto osservazione. -
Zhao annuì tra sé e sé. Ma qualcosa in quelle parole e nello sguardo dell'uomo gli diceva che forse c'era dell'altro. Perché il padre doveva rimanere sotto osservazione per un semplice svenimento? Era un semplice svenimento? Si ritrovò a stringere un pugno.
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Shooting Stars [ITA]
Ficción General!!!SOSPESO!!! Due cose accomunano il pacato professor Shen Wei e l'esuberante detective Zhao Yunlan: un passato che ha segnato, in modo diverso, le loro vite e le stelle, le loro migliori consigliere. Il passato non si può cambiare, ma grazie ad ess...