Shooting Stars [ITA]

I. Il detective ribelle

  Il tintinnare dei bicchieri e un animato chiacchiericcio accompagnavano quel soleggiato venerdì pomeriggio nella taverna del signor Li e del suo socio ed amico, il signor Wu, al momento assente. Era un luogo dove ci si recava per passare qualche ora in compagnia, perché non era mai vuoto, ma non era nemmeno troppo rumoroso, così si poteva anche meditare, se se ne aveva bisogno. Il signor Li era un uomo di mezza età, allegro e socievole, che riusciva a far sentire tutti a casa: era la persona perfetta con la quale sfogarsi, perché non giudicava e anzi, cercava di essere utile a risolvere il problema. Tra i clienti fissi c'era un giovane alto e di bell'aspetto, ma che si portava dietro un'aura da duro ed intrattabile. Per il signor Li era solo un bambino troppo cresciuto. Lo conosceva da sempre. Da quando aveva raggiunto l'età per bere,  sedeva sempre allo stesso posto, tanto che esso ormai rimaneva sempre vuoto, perché tutti sapevano che il figlio del capo della polizia si piazzava là ogni volta che aveva bisogno di tirarsi su: cosa che accadeva piuttosto spesso, soprattutto negli ultimi tempi. La causa era una notizia che veniva trasmessa quasi ogni giorno e quel pomeriggio non faceva eccezione.

« Le indagini sull'omicidio del Ministro Sun e sua moglie, avvenuto questa primavera, sono tutt'ora in corso. Secondo la polizia, il colpevole potrebbe ancora aggirarsi tra le nostre strade... »

  Lo sguardo indecifrabile di Zhao Yunlan seguiva le immagini sul televisore presente sopra la testa del proprietario del locale, come se volesse carpire qualcosa che gli altri non avevano notato. Erano mesi che la polizia era in fermento per l'omicidio che aveva sconvolto tutto il paese, ma dell'assassino della coppia altolocata non c'era ancora alcuna traccia. Sul televisore apparve la foto di un uomo di mezza età, di bella presenza e molto somigliante a Zhao Yunlan.

« Del caso si sta occupando il capo della polizia Zhao Xin Ci, sotto personale richiesta del governatore. L'ufficiale Zhao è conosciuto per aver risolto molti casi difficili e pur non entrando nei dettagli - mantenendo così la sua caratteristica, professionale riservatezza - riferisce che punta a trovare il colpevole entro la fine dell'anno... »

  Una smorfia quasi divertita si dipinse sul volto del giovane detective. Prese il bicchierino che aveva dinanzi e ne svuotò il contenuto in un colpo, allungando poi la stessa mano verso il signor Li. Quest'ultimo gli lanciò un'occhiata. Quel ragazzo sembrava avere un certo sesto senso riguardo i casi di omicidio, esattamente come suo padre, ma il signor Li sapeva anche che quel particolare non era molto gradito al giovane detective. Già immaginava quali pensieri stessero vorticando nella sua mente, a sentir nominare il padre. Era sicuramente quello il motivo per il quale si trovava in quella tavernetta, illuminata dai raggi del sole che filtravano dalla finestrella accanto all'entrata e dalle altre due dall'altra parte della stanza. Il signor Li sospirò.

- Hai raggiunto la dose giornaliera. Non voglio averti sulla coscienza. -

  Zhao Yunlan ridacchiò. Posò di nuovo il bicchierino sulla superficie liscia del bancone e alzò lo sguardo verso l'uomo, che stava asciugando un calice di birra, con uno straccio. Gli puntò un dito contro.

- Tu sei una persona onesta, Zio Li. E'una bella cosa. Ma sai cosa si ottiene con l'onestà? Niente. -

  Il signor Li scosse il capo. Si preparò ad ascoltare l'ennesima lamentela riguardo al tortuoso rapporto padre-figlio, che il giovane capo dipartimento gli ripeteva pressoché ad ogni visita alla taverna. Quest'ultimo cominciò a gesticolare le sue vicissitudini in tono melodrammatico.

- Prendi me: stamattina, il vecchio è venuto in centrale a chiedere - mi correggo, ad ordinare - di aiutarlo nelle indagini e io gli ho ripetuto, per l'ennesima volta, che non ho intenzione di incasinarmi con i piani alti, che quelli sono la sua specialità. Sono stato onesto e cosa ho ottenuto? Niente. Ha solo lanciato "lo sguardo di Zhao" e se n'è andato. Visto?! -