Il turbamento interiore era un peso che affaticava il respiro. Le dita delle mani si contorcevano nel senso di nudità e trasparenza. Lo sguardo perso nel vuoto, la mente fissa su un pensiero preciso. Ma nonostante tutto, c'era qualcosa di confortevole in quel silenzio e nella loro posizione: la schiena di Shen appoggiata al capitonné, il suo braccio destro che avvolgeva le spalle di Zhao, appoggiato con la schiena contro il petto del professore... Fino a quel momento, si era sempre trovato lui al posto di Shen e quel cambiamento era... nemmeno lui sapeva com'era. Il cuore batteva e sperò che non raggiungesse Shen. Quel silenzio era allo stesso tempo confortevole e aveva un certo peso; Shen quasi desiderava vedere Zhao comportarsi al suo solito modo spavaldo e dire qualche battuta inopportuna, pur di non starsene lì a fissare un punto imprecisato del muro. Non era estraneo a situazioni simili, ma non aveva mai avuto problemi quanto in quel momento. Perché con Zhao era diverso? La brezza notturna accarezzava i volti, infondendo il coraggio necessario per rompere il ghiaccio.
- Vuoi qualcosa da bere? -
- No, grazie. -
- Vuoi... restare da solo? -
Il cuore saltò un battito. Quella domanda sembrava contenere tutte le domande che in quel momento frullavano per la testa del detective. Come per esse, non era sicuro della risposta alla domanda del professore, non sapeva se voleva rimanere da solo o in compagnia. Ma dopo un attimo di esitazione, accennò con la testa e si spostò un po' in avanti. Shen capiva perfettamente ed era grato che Zhao volesse un momento di separazione, perché ne aveva bisogno anche lui. Senza un'altra parola, si alzò e con solo la camicia sbottonata e i boxer addosso, uscì dalla stanza. Solo lo scricchiolio del pavimento gli faceva compagnia, mentre raggiungeva la cucina per prendere un bicchiere d'acqua fresca. Lo appoggiò sul tavolo ancora prima di berne il contenuto. Posandoci anche le mani, la testa si abbassò in un sospiro prolungato. Perché aveva ceduto di nuovo? Non era nel suo, non gli succedeva da quando si era ripromesso di non farlo più accadere. Invece, la sua stanza era occupata da qualcuno che non era lui. E non era nemmeno la prima volta. Non era confuso sui propri sentimenti, non si sarebbe fatto coinvolgere e per Zhao era solo una fase: probabilmente stava solo cercando di capire cosa provasse e una volta che si fosse reso conto che non faceva per lui, sarebbe passato oltre e l'avrebbe lasciato stare. Ma c'era comunque qualcosa che lo "disturbava", solo che non capiva cosa. Lasciò perdere e bevve l'acqua. Il liquido sembrò alleggerire il suo stato d'animo, come se un'onda avesse portato via con sé quei pensieri. Quando non sapeva cosa fare o si sentiva strano, era sempre sicuro di trovare conforto nel vasto manto stellato sopra di lui. Non servivano parole, non si faceva delle domande, gli bastava alzare lo sguardo e il silenzio avrebbe fatto il suo corso. Ma il silenzio non era sempre un buon amico per il giovane detective. In quel momento non lo stava rilassando per niente. Cosa stava succedendo? Perché? Il riflesso dell'anta dell'armadio di fronte gli restituiva solo uno sguardo confuso e spaventato. Immagini appena vissute attraversavano la mente in colori accesi, insieme al ricordo degli sguardi, delle labbra, della pelle... Il tocco di Shen era ancora vivido, non lo lasciava andare. Il suo respiro sulla pelle, quei morbidi e gentili tocchi che avevano aperto una porta che Zhao non credeva di attraversare mai... Com'era potuto succedere? Cosa sarebbe successo adesso? Come avrebbe dovuto comportarsi? Non ne aveva la minima idea. Tornò a posare la testa sul cuscino e lo strinse, girandosi a destra in posizione fetale, respirando profondamente, per cercare di riprendere il controllo. Ma Shen era sempre lì: il suo profumo fu un altro colpo. Zhao cercò di scacciare quei pensieri, ma non funzionò. Lo scricchiolio del pavimento che preannunciava il ritorno del professore dopo chissà quanto tempo - ma sempre troppo presto - aiutò anche di meno. Zhao poteva solo chiudere gli occhi e fare finta di essere tanto a suo agio da essersi addormentato di sasso. Sentì il fruscio del passaggio di Shen, la scia del suo profumo che gli colpiva di nuovo le narici, facendogli stringere gli occhi; il letto che si abbassava dietro di lui e lo smuoveva leggermente, facendogli stringere ancora il cuscino; e infine, il silenzio. Il vento che frusciava tra le foglie, muovendo le creste degli alberi era l'unico rumore ben distinto... Le stelle e la luna erano talmente luminose da far invidia alle luci dei lampioni di strada. Il silenzio era surreale, rotto solo dallo scricchiolio dei mobili in legno. Seppur inanimata, la casa sembrava viva, o almeno era quello a cui Zhao cercava di pensare, per sviare dalla confusione che, al contrario, faceva un rumore assordante nella sua testa. La sua mente vagava nemmeno lui sapeva dove né perché. Faceva di tutto per non pensare alla figura che giaceva dietro di lui. Quanto era passato? Un'ora? Due? Tre? Non era riuscito a prendere sonno: le emozioni confuse, i ricordi di quei momenti appena passati, il cuore che martellava glielo impedivano. Un movimento lento, spinto da un improvviso coraggio e la visuale per intero fece saltare un battito. Il profilo di Shen era illuminato dalla luce della luna, il pallore della sua pelle era quasi innaturale. Le lunghe ciglia brillavano come le stelle sullo sfondo al di fuori della finestra semi-aperta. Era un bene che gli occhi fossero chiusi, perché Zhao non sapeva come avrebbe potuto reagire a rivederli: tanto profondi che gli pareva di precipitare ogni volta in un pozzo senza fine. Quali misteri celavano? Al solo pensiero sentì un brivido lungo la schiena. Lo sguardo scese, accarezzando gli zigomi pronunciati, il naso dritto, le labbra sottili, il mento dolce, il collo sensuale, il petto che si alzava e abbassava lentamente, protetto dalla camicia, ma allentata abbastanza da poter intravedere di nuovo quelle piccole lesioni... Anche se visibili, davano la sensazione opposta, come se andassero oltre, nel profondo. Qual era la loro storia? Voleva davvero saperlo. La mano avanzò lentamente, ma il polso venne bloccato a pochi centimetri dall'obiettivo.
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Shooting Stars [ITA]
General Fiction!!!SOSPESO!!! Due cose accomunano il pacato professor Shen Wei e l'esuberante detective Zhao Yunlan: un passato che ha segnato, in modo diverso, le loro vite e le stelle, le loro migliori consigliere. Il passato non si può cambiare, ma grazie ad ess...