XXVI - L'essenziale è invisibile agli occhi (III)

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BUON 2020!!!

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  La cosa che più lo faceva andare fuori di testa, era il fatto di ricordare piccoli frammenti di ciò che era successo, ma non ricordava com'era cominciata. Era consapevole che quella notte erano stati in due, ma il fatto di non essere riuscito ad evitarlo lo faceva impazzire. Zhao non era gay, era solo di mente aperta: se una persona era bella per lui, uomo o donna che fosse suscitava il suo interesse. Se poi ci si metteva pure un carattere difficilmente domabile, la cosa gli suonava ancora più interessante e gli veniva voglia di saperne di più. Ma non aveva mai pensato di... La mano strinse la t-shirt sotto la giacchetta in jeans. Si stava immaginando le cose, non aveva senso! Non c'era motivo di pensarci ulteriormente, era meglio perdersi nelle chiacchiere dei suoi inutili colleghi, a partire dalle lamentele di Hong, dal momento che aveva detto che non si sarebbe presentato quel giorno. Stava per scommettere che se ne stavano stravaccati sulle loro sedie girevoli, ma non appena mise piede nella loro sezione sentì un gran vociare provenire dall'ufficio.

- Cos'è questo casin- -

Non riuscì a finire la frase che lo accolse una familiare, lunga zazzera di capelli castano chiaro che sapeva di agrumi e un dolce sorriso che non vedeva da un bel po'.

- Capo! Accidenti, che faccia! Tutto bene? -

- Siete tornati. -

- Oh, che gentile. Anche a noi fa piacere rivederti. -

  Si rese conto di essere stato un po' troppo brusco con la collega più gentile e diligente che avesse in squadra. La coppia di novelli sposi sembrava davvero in forma. Il vestitino bianco di lei e i pantaloncini corti e la camicia dalle maniche arrotolate di lui mostravano che Wang Zheng e Sang Zan si erano arrostiti per bene in vacanza; quella pelle caffelatte era da invidiare e sembravano scoppiare di salute.

- Scusa. No, certo che sono contento di rivedervi. -

  Zhao sorrise alla ragazza e diede una pacca sulla spalla a Sang Zan, passando con una mano sopra la sua nuova pettinatura corta e pungente al tatto. Il fiore bianco tra i capelli di Wang Zhen le donava e sembrava ancora più bella di come la ricordasse.

- Allora, mi sono perso le novità? -

- Stavamo per dirlo: abbiamo deciso di prenderci una pausa dal lavoro. -

  Espressioni miste tra stupore e confusione fissavano la coppia a quell'esclamazione. Un'espressione preoccupata si dipinse sul volto della tosta del gruppo: quella che considerava la sua migliore amica aveva appena deciso di lasciarla di nuovo da sola e non poté non chiedersi il perché. Zhao la anticipò.

- Va tutto bene, spero?! -

- Sì, tranquilli! Forse è stato un po' troppo improvviso detto così. Va tutto bene, anzi, direi benissimo. -

  Sang Zan si voltò verso Wang Zhen e le prese la mano, facendole un cenno col capo. La ragazza sorrise ai suoi amici e con gli occhi che luccicavano, diede la lieta novella.

- Sono incinta! -

  Ci volle un momento, ma lentamente il silenzio di suspance si trasformò in ovazioni, grida di felicità ed abbracci. Guo e Lin Jing furono i primi a stringere la mano al neo-papà, mentre Hong abbracciò la neo-mamma, lasciandosi andare come raramente le capitava. Si era davvero preoccupata che fosse successo qualcosa di grave, ma quella notizia non poté che renderla felice, che volesse mostrarlo o no. La visione del suo gruppo così contento, fece dimenticare a Zhao per un attimo il tumulto interiore. Sang Zan si beccò un'altra sonora pacca dal capo.

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