Choi San: un normale studente come gli altri, non popolare, dolce, gentile, intelligente e timido.
Park Jiu: studentessa popolare, bella, dolce, gentile, intelligente, fidanzata con il ragazzo più popolare della scuola.
Jung Wooyoung: studente popol...
Oggi è l'ultimo giorno di scuola. È l'intervallo e sono nella mia classe a parlare con Yunho. "Come va?" Ci girammo e vidimo Wooyoung venire verso di noi con un sorriso stampato in volto. "Heeey~ Wooyoung!" I due si diedero il cinque e si salutarono. Si girò verso di me e si abbassò di qualche centimetro per poi darmi un bacio. Iniziammo a parlare e, poco dopo, suonò la campanella della fine dell'intervallo. Salutammo Wooyoung, che ritornò nella sua classe, e ci sistemammo ai nostri rispettivi banchi. Per fortuna che lui è seduto dietro di me. Se mi fosse capitato quello scemo di Yongho, che poi ci prova con me dal primo anno di superiori, non so come avrei resistito ai suoi continui "complimenti". Dopo alcuni minuti entrò l'insegnante di Scienze, la professoressa Jung. Iniziò a spiegare mentre io e i miei compagni prendevamo appunti.
All'ultima ora
Mancano solamente due minuti e trenta secondi esatti al suono della campanella che segnerà la fine di tutte le lezioni e l'inizio delle vacanze estive. Finì di copiare gli ultimi appunti scritti dal professore alla lavagna per poi mettere via le mie cose. Mi girai verso Yunho e iniziai il conto alla rovescia. "Dieci.."dissi. "Nove.."disse. "Otto.." "Sette.." "Sei.." "Cinque.." "Quattro.." "Tre.." "Due.." "Uno.." DRIIIIN! "Che precisione"disse. Io sorrisi e mi alzai mettendomi lo zaino in spalla ed aspettando il gigante. "Aja"disse affiancandomi. Uscimmo dalla classe ed andammo davanti alle porte dell'entrata aspettando Wooyoung. Poco dopo vidi in lontananza una chioma bionda un po' spettinata venire verso di noi. "Andiamo~"disse lui mettendo un braccio intorno alle mie spalle. Salutammo "tristemente" la scuola e camminammo verso casa mia. Ogni venerdì vengono entrambi a casa mia per passare un po' di tempo insieme, ma sembra che oggi Yunho non può. "Emh..ragazzi..io non posso restare con voi oggi"disse arrossendo un po'. "Mh, wae?"chiese Wooyoung. "Devo andare a casa dei colleghi dei miei genitori per aiutare la loro figlia a studiare, quindi.." "È la ragazza dell'altro giorno?"chiesi. Lui annuì con il capo. "Aw~ ok~"dissi ridacchiando. "Ti piace?"chiese Wooyoung guardandolo. "Emh...potrebbe piacermi un pochettino, si" "Un pochettino?"chiesi. "Poco poco"rispose lui. "Secondo me tanto tanto"mi sussurrò Wooyoung facendomi ridacchiare. "Io vado. Ci vediamo"disse. "Ok. Annyeong~"disse Wooyoung dandogli il cinque. "Annyeong oppa~" "Annyeong piccoletta" Mi scompigliò i capelli e se ne andò. "Andiamo?"chiese Wooyoung. Io annuì con il capo. Mentre parlavamo, camminammo verso casa mia. Dopo pochi minuti arrivammo. Entrammo, ci togliemmo le scarpe ed appoggiammo gli zaini sul divano. Intanto che Wooyoung era in bagno, inizia a preparare da mangiare. Cucinai del bulgogi con del pollo fritto. Mentre mettevo il bulgogi nei piatti, sentì Wooyoung abbracciarmi da dietro e darmi un bacio sul collo. "Yongho ci prova ancora con te?"chiese. "Ne, però meno di prima"risposi. "Qualche giorno lo picchio"sussurrò. Io ridacchiai e gli diedi una piccola sberla sulla mano. Lui sorrise e mi aiutò a mettere i piatti pieni sul tavolo. Mangiammo e sparecchiammo. "Andiamo a fare un giro?"mi chiese. "Ok"
Pov's San
Finalmenteeeee! È finito anche quest'anno! Comunque, a parte i miei scleri per la fine dell'anno, back to the story. Sono in camera mia sul letto a guardare il telefono..visto che non ho niente da fare. Dopo pochi minuti mi arriva una chiamata da parte di Jongho. Schiacciai il cerchio verde ed appoggiai il telefono all'orecchio:
Jongho: Hey Hyung. Come va?
San: Tutto bene. Come mai mi hai chiamato?
Jongho: Volevo chiederti se uscivi con me. Hai voglia?
San: Va bene. Dove ci incontriamo?
Jongho : Al parco che c'è vicino alla scuola?
San: Ok, ci vediamo dopo.
Jongho: A dopo.
Spensi la chiamata e mi alzai dal letto. Andai verso l'armadio e presi dei vestiti per poi entrare in bagno. Erano un paio di jeans neri, scarponcini neri, una maglietta a maniche corte nera accompagnata da una giacca metà nera e metà rosa antico(?). [Sorry guys, non so spiegarmi]
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Mi sistemai i capelli ed uscì dal bagno. Presi il mio telefono, i soldi e scesi in salotto dove c'era mia mamma che stava guardando la televisione insieme a mia sorella. "Eomma, io esco con Jongho"dissi. "Torni a casa per cena?"chiese. "Penso di si. Al massimo ti chiamo"risposi. "Va bene" "Annyeong eomma, annyeong noona"le salutai. "Annyeong~" Uscì di casa e mi avviai verso il parco vicino alla scuola. Appena arrivai, trovai Jongho seduto su una panchina che stava messaggiando con qualcuno. "Quella che ti piace?"chiesi sedendomi di fianco a lui. "Cosa? Ah..si"rispose mettendo via il telefono. Iniziammo a parlare poi andammo a prenderci un gelato. "Hyung"mi chiamò. "Che c'è?" "Come mai ti sei vestito così? È strano vederti con queste cose addosso"disse guardando i vestiti che indossavo. "Non lo so. Così, per cambiare"risposi mangiando il mio gelato. "Come va con Jiu-noona?"chiese d'un tratto. "Ma non stiamo insieme"dissi. "Lo so, ma ti piace e volevo sapere se sei riuscito a parlarci"disse. "Non mi piace Jiu"dissi arrossendo. "No, tranquillo mica si nota. Sei solo più rosso del tuo gelato alla fragola"disse. "Aish...comunque, si. Abbiamo parlato Lunedì, quando mi hanno picchiato"risposi. "Jinjja? Cosa vi siete detti?"chiese con gli occhi spalancati e guardandomi curioso. "Niente di che. Ha fatto andare via i tre ragazzi, mi ha chiesto se stavo bene, mi ha aiutato ad alzarmi, mi ha accompagnato in infermeria e le ho chiesto di non dire al prof che mi avevano picchiato"risposi. "Uff, nient'altro?"chiese. Io negai con il capo. Continuammo a scherzare e camminare per il parco. Dopo circa un'ora e mezza, Jongho iniziò a tirarmi ripetutamente delle sberle sulla spalla mentre guardava in un punto del parco. "Cosa c'è? Oi! Jongho!" "C'è Jiu-noona"sussurrò guardando davanti a noi. "Mh? Non ci credo. Non ci casco più. Anzi, proprio non mi interessa"dissi. Lui si girò e mi guardò con un sopracciglio alzato, come se non ci credeva a quello che stavo dicendo. "...dov'è?"chiesi.
