Cap.28

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Pov's Jiu

"È lui"sussurrò San.
"Mh?"chiesi confusa.
"Era...il mio migliore amico"
"Era?"
Lui annuì con il capo.
"Perché era?"chiesi.
"Abbiamo...litigato"
Annuì con il capo ancora un po' confusa e guardai l'orario. Era già pomeriggio tardi.
"Che ore sono?"mi chiese.
"Quasi le sei"risposi rimettendo il telefono nella tasca dei jeans.
"Andiamo? Ti accompagno a casa, così prepari lo zaino per venire da me"disse.
Io annuì con il capo e ci incamminammo verso casa mia. Entrammo e salimmo in camera mia.
"Uff, mi prendi lo zaino?"chiesi con il broncio mentre gli indicavo lo zaino nero sull'armadio.
Venne verso di me e lo preso per poi darmelo.
"Gomawo"
Sorrise, si sdraiò sul letto e scrisse un messaggio a sua madre dove gli diceva che sarei rimasta a dormire da loro.
Iniziai a mettere le cose necessarie dentro lo zaino per poi chiuderlo e sdraiarmi sopra San.
Gli lasciai un bacio sulle labbra mentre lui circondò la mia vita con le sue braccia e mi accarezzò la schiena.
"Oppa"
"Mh?"
"Se dobbiamo andare a Gangneung, per quanto stiamo e dove stiamo?"chiesi.
"Se non mi sbaglio, avevamo una casa e mi sembra che mio papà non l'abbia venduta. Quindi, possiamo stare lì. Per quanto tempo staremo..."
"Poi decidiamo, tanto abbiamo ancora una settimana per pensarci"continuò.
"Ok~ poi dovrò dirglielo alla signora Kang"
"Chi è?"mi chiese.
"La preside della scuola dove lavoro, babo~"
"Aah, giusto..."
"Sei pronta?"mi chiese.
Io annuì con il capo alzandomi da sopra di lui e prendendo lo zaino.
Andai verso la porta d'entrata, ma San andò in cucina. Poco dopo ritornò e mi mise qualcosa dentro la tasca dello zaino.
"Cos'è?"chiesi.
"Le tue pastiglie"rispose.
"Ah, gomabda"
Uscimmo di casa e chiusi la porta a chiave. Salimmo in macchina e in poco tempo arrivammo a casa sua.
"Ti ricordi di mia mamma?"mi chiese quando fummo davanti alla porta d'entrata.
"Si, anche di tua sorella"
"Jinjja?"chiese mentre suonava il campanello.
Io annuì con il capo.
"Ciao mamma"
Mi girai verso la porta e vidi la mamma di San che ci sorrideva. La salutai inchinandomi e ci fece entrare.
Stavamo per iniziare a salire le scale quando sua mamma ci fermò dicendo:
"Ah, San"
"Ne?"
"C'è anche Himchan"
San roteò gli occhi.
"Non! Fare come l'altra volta!"disse la signora Choi puntandogli il dito contro.
"Ma-"iniziò lui.
"No!"
"Perché? Cos'hai fatto?"chiesi girandomi verso di lui e guardandolo attentamente.
"Niente..."rispose.
"Niente? L'hai guardato male per tutta la sera"
"Comportati bene"disse infine.
"Ne~"
Ci sorrise e sentì la mano di San prendere la mia e far intrecciare le nostre dita.
"Vieni"mi disse.
Salimmo le scale ed entrammo in camera sua. Era...ordinatissima. Più della mia.
"Troppo ordinata?"chiese San ridacchiando per la mia faccia sconvolta.
Io annuì con il capo continuando a guardarmi intorno. Appoggiai lo zaino sulla sedia della scrivania e mi tolsi le scarpe.
Stavo per sedermi sul letto quando il mio telefono iniziò a suonare. Sbuffai e presi il telefono nella taschina dello zaino. Era Yunho.
"Chi è?"mi chiese San mentre si sdraiava comodamente sul letto.
"Yunho oppa"risposi avvicinandomi a lui.
"Metti il viva voce"
Mi sdraiai su un fianco solo accanto a lui e feci intrecciare le nostre gambe mentre lui circondò le mie spalle con il suo braccio. Schiacciai il cerchio verde e subito si sentì:

"Yunho/Seonghwa/???:
Auguri~"

"Gomawo~"dicemmo entrambi.

"Seonghwa:
Avete mangiato bene?"

"Ne"risposi.
"Grazie per il pranzo pagato"disse San.

"Yunho:
Ah, l'avete capito..."

"Si, ma chi era l'altro ragazzo? Eravate te, Seonghwa oppa e?"chiesi.

"Yunho/Seonghwa:
Era Wooyoung"

"Wooyoung?!"esclamammo.

𝓣𝓱𝓮  𝓼𝓱𝔂  𝓫𝓸𝔂 ♡𝔸𝕥𝕖𝕖𝕫-𝕊𝕒𝕟 ♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora