Il leggero tremolio delle mie mani faceva notare quanto fossi nervosa. Cosa avrei dovuto dire a Kellin? Inizió a parlare lui "senti Harley.. io non voglio impedirti nulla, sai che sono il primo disposto ad aiutarti e che ti sostengo sempre, io lo conosco bene e non penso sia una persona adatta da seguire. Sono solo preoccupato per te e non voglio che finisci come é finito lui qualche anno fa" disse alludendo ad Andy, ma io lo interruppi "so tutto Kellin" feci una breve pausa "so cosa ha passato Andy, ma appunto fa parte del suo passato. In questo periodo che ho passato con lui, ho conosciuto una persona totalmente diversa da quella di cui ho sentito poco fa. É cambiato. Io non ho paura di lui, io mi fido." Sospirai "Non penso che tu sappia tutto Harley.. non credo che saresti cosí buona con lui se ti sapessi davvero tutto" sul mio volto si formó un cipiglio "stai insinuando che lui mi abbia mentito?" Chiesi "no, sto insinuando che lui non ti abbia detto che lui ottiene sempre tutto ció che vuole. Che é una specie di "manovratore di menti" che gioca con i sentimenti di ragazze ingenue, facendole cadere nella sua trappola fatta di parole dolci che ti annebbiano il cervello e per la cronaca, Harley, tu sei ingenua e non poco. Sto insinuando anche che lui fa soffrire chiunque gli stia vicino. Si da al caso che lui sia uno dei peggiori esseri su questa terra e io non voglio vederlo vicino a te" non credetti alle parole di Kellin.
Pensai subito che erano un tranello per cercare di farmi allontanare dal moro, ma non ci sarei cascata "non ti credo Kellin" dissi fredda "bene ragazza. Fai quello che vuoi. Cadi nella sua trappola, soffri, ammalati per lui, ma non venire da me a piangere, perché io ti ho avvisata" disse alzando il tono per poi uscire dal velicolo. Sentii le lacrime salirmi agli occhi, ma le placai. Non volevo essere debole.
Sapevo che le parole di mio fratello erano dettate dalla sua rabbia. Cercai morbosamete il pacchetto di sigarette nella mia borsa e, fortunatamente, le trovai insieme all'accendino. Uscii e camminai attraverso tourbus, cammion e palchi.
Avevo bisogno di una pausa da tutto. Volevo il silenzio dentro e fuori di me. Avrei voluto spegnere cuore e mente con un tasto per un periodo indefinito, per poi riaccendere tutto quando ogni cosa si fosse sistemata. Sentivo dentro me un mare sempre in tempesta.
Mi sedetti su un muretto e misi le cuffie. Ascoltai "House on an Hill" dei "The pretty reckless" dato che riusciva a clmarmi un minimo.
Intanto che fumavo la mia sigaretta, vidi passare una coppia di ragazzi mano per mano. Probabilmente si stavano avviando a vedere qualche concerto, poiché era tardo pomeriggio. Mi facevano un invidia da star male. Le loro mani intrecciate sembravano essere inseparabili. Il modo in cui lui guardava lei era bellissimo e i sorrisi che lei rivolgeva al fidanzato erano colmi di amore. Amore una cosa in cui non avevo mai creduto sin da quando ero piccola a causa dei miei genitori. Loro litigavano e urlavano ogni giorno. Un giorno mio padre mise le mani addosso a mia madre e non smise piú, lei per paura di perdere me e mio fratello non lo denunció mai, ma un giorno triste d'autunno lui la picchió ripetutamente, la violentó finché fu sazio e poi la uccise. Non ci fu nulla da fare per mia madre. Ma l'orribile uomo non degno di essere chiamato "padre" finí chiuso in galera e c'era tuttora. Se solo qualcuno si fosse accorto di quanto sofrisse mia madre, probabilmente lei sarebbe ancora viva.
Mi chiesi perché anche io non potevo provare o ricevere un po' di amore. Cos'era questa cosa misteriosa? Era qualcosa o era una persona? Le domande giravano nella mia mente. Iniziai poi a sentire la mancanza di mio fratello. Non aveva mai alzato la voce con me, sapeva che avevo paura di chi mi urlava contro o di chi, peggio ancora, mi mettevale mani addosso. Queste fobie erano causate sempre da quell'uomo che occupava i miei incubi, quell'uomo che alzava le mani addosso a me, mio fratello e mia madre, ma che non avevamo mai avuto il coraggio di denunciare.
Sentii le guance umide e le lacrime colarmi dagli zigomi. Probabilmente erano virate dal trasparente al nero, poiché la mattina mi ero truccata, ma non mi interessava. Sentivo il bisogno di sfogarmi piangendo. Quando finalemente mi calmai cercai di pulire il mio volto e mi alzai dal muretto. Sperai di non incontrare nessuno, poiché avrebbero potuto spaventarsi nel vedermi. Sapevo di essere pallida con probabili macchie nere sulle guance, gli occhi vuoti e il sorriso spento. Quel sorriso che in realtá si era acceso poche volte sul serio.
Purtroppo la mia speranza di non incontrare nessuno si spense quando vidi Oliver avviciniars a me. Era un continuo aternarsi tra i tre ragazzi. "Harley! che succede?" Chiese preoccupato prendendomi per le spalle. "Sto.. sto bene, devo solo riposare. Sono stanca" "e distrutta" avrei aggiunto, ma evitai "uhm.. capisco.. sicura che non vuoi un po' di compagnia. Se vuoi posso accompagnarti da qualche parte" disse lui premuroso, come sempre "tranquillo Oli.. penso che andró a dormire un po' nel tourbus" dissi "oh.. okay, bhe buon riposo" disse dandomi un bacio sulla guancia. Feci qualche passo ma sentii qualcosa che non andava. Lo stomaco si chiuse, la menté si offuscó e nei miei occhi c'era solo la nebbia. Poi sentí un forte giramento di testa e sembró che la terra stesse tremando, facendomi cadere su di essa inerme mi sentii trascinare nell'oscuritá piú profonda.
Sentii una voce chiamare il mio nome, poi un'imprecazione ed infine ebbi la sensazione di alzarmi dal suolo. Due forti braccia mi stavano tenendo alzata da esso, poi non riuscii piú a capire nulla. Vidi solo una luce che poi si spense lasciandomi cimpletamente al buio: mi sentivo sola con le mie paure.
Quando aprii gli occhi ero stesa sul letto di un tourbus. Capii subito che non era il mio "Oddio Harley, sei sveglia" sentii Oliver esclamare esaltato "Oliver.. che- che succede?" Chiesi io evidentemente confusa "succede che ora mi dici da quanto non mangi!" Solo quando Oli disse ció, mi resi conto che in una settimana avró mangiató si e no 5 pasti: il nervosismo causato da mio fratello, Andy e Oliver mi aveva fatto chiudere lo stomaco "io.. io sto mangiando normalmente" mentii "non dire cazzate Halrey, non a me." Disse spazientito lui "okay.. va bene! ho mangiato poco e niente in questa settimana. Avevo lo stomaco chiuso e la mente presa da troppi pensieri. Non ho avuto un attimo di pace. Andy non mi parlava piú, Kellin faceva lo scorbutico appena pronunciavo il nome di Andy e tu mi confondevi con i tuoi baci e il tuo inusuale comportamento premuroso: va bene mi hai sempre difesa ed aiutata, ma da quando ha iniziato a darmi baci e coccolarmi? Ho la testa che scoppia,non ho tempo di pensare al mio fottuto stomaco" dissi ció tutto d'un fiato, come una pazza isterica. Oli abbassó il capo. Capii che si sentiva in colpa ed io mi pentii subito di quello che avevo detto "scusa.. io non volevo off.." "no hai ragione." Mi interruppe lui con tono freddo "ho sbagliato a provarci con te. Dovevo capire sin da subito che Andy mi avrebbe portato via anche te, sono stato un idiota. Scusa" si alzó, ma gli afferrai una mano "cosa intendi con "Andy mi avrebbe portato via anche te?" marcai quell' "anche" per poter avere risposte concrete "lascia perdere" "no, non lascio perdere proprio niente. Ora tu ti siedi qui e mi dici tutto!" "No." Disse semplicemente ed uscí dal velicolo lasciandomi annegare trai miei dubbi.
Ero dannatamente confusa. Appena cercavo di aggiustare qualcosa e ci riuscivo, subito qualcos'altro si rompeva e doveo accorrere a ripararlo. La mia vita era un continuo "distruggere" e "riparare". Non riuscivo piú a sopportare questa situazione. Sapevo che prima o poi mi sarei distrutta anche io, ma lo avrei fatto a tal punto che non potevo piú essere riparata.
LALALAAA
Ciao a tutti cari lettori.
Inanzitutto non smetteró mai di ringraziarvi, soprattutto voi che votate ♥
Allora, ecco che si conclude un altro capitolo. Che ne pensate?
Bhe la nostra Harley é come sempre confusa e sta volta, a causa di parole causate dalla rabbia ovviamente, ha offeso il povero Oliver.
Ora vi lascio, spero che la storia continuerá a piacervi andando avanti ♥
-Harley
P.S: volevo ricordare che non ho assolutamente nulla contro ai reali personaggi che ho usato come protagonisti. Ovviamente il passato di Andy é inventato, come quello di Kellin e Harley.
Peace :)
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Harley
FanfictionEra separata tra due mondi diversi, completamente diversi. Sapeva anche lei che prima o poi avrebbe dovuto scegliere solo uno dei due, ma aveva un grande dubbio: avrebbe fatto la scelta giusta?