Chapter 19

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Fumare, piangere, bere e dormire. Passaroni cosí tre giorni. Continuavo a pensare all'errore che avevo commesso. Piú volte sia Oliver che Andy erano venuti a trovarmi, senza ottenere l'accesso, poiché avevo chiesto a Kellin di non far entrare nessuno.

Mio fratello continuava a chiedermi cosa fosse successo, ma solo al pensiero di parlargliene stavo male e piangevo.

Come avevo potuto tradire Andy in quel modo?

Era venerdí 15 giugno e quel giorno decisi di dire tutta la veritá a Andy e a mio fratello. Ormai non avevo nulla da perdere. Avevo giá perso la mia dignitá e il mio orgoglio, sapevo di aver perso Andy subito dopo essere andata a letto con Oli, anche se il moro ancora non sapeva nulla e infine sapevo che presto avrei perso anche Oliver.

Mi alzai con aria spossata da quel letto che era diventato la mia residenza per quei giorni. Faticai a raggiungere il piccolo bagno, dove c'era la doccia di dimensioni ristrette.

Stetti sotto di essa per circa un ora, come se l'acqua potesse levarmi di dosso tutto lo schifo che stavo creando e causando. Dopo essermi lavata, andai a prendere una maglietta larga degli slipknot e dei pantaloncini. Misi le vans e salii al piano superiore del tourbus per cercare mio fratello. Lo trovai seduto con le cuffiette. Posai una mano sulla sua spalla e di conseguenza lui si giró di scatto.

"Halrey finalmente ti sei decisa ad uscire dal letto!" Disse esaltato "ma che diamine ti é successo? Sembra che tu sia stata investita da un camion" disse preoccupato "io.. ti devo parlare Kel" "oh.. certo, siediti " feci ció che mi disse, presi un respiro e iniziai "allora Kellin.. dopo quello che ti diró, molto probabilmente mi prenderai per una poco di buono.. ma devo dirtelo. Tra noi non ci sono mai stati segreti" lui annuí "circa tre giorni fa sono uscita con Andy, dopo essere stati un po' inisieme mi ha chiesto se volevamo rendere ufficiale il nostro rapporto, io ho accettato e siamo stati qualche ora insieme. Una volta che lui é tornato a casa, sono andata da Oliver per risolvere alcune questioni che si erano create tra di noi, ma é successa una cosa che, sotto il mio punto di vista, é terribile.." iniziai a sentire le lacrime salire e lo stomaco intrecciarsi. Ovviamente omisi la parte in cui lo trovai steso a terra a causa della droga che aveva sniffato "dopo aver parlato, io e lui, ecco.. ci siamo baciati" kellin sorrise "bhe se é solo per questo, penso che tu possa stare tranquilla.." lo guardai con l'aria di chi deve dire qualcosa di seriamente grave "ok non é solo questo.. continua" "esatto.. bhe, io non l'ho respinto e circa trenta secondi dopo eravamo a letto insieme.. a fare.." mi interruppe portando le mani davanti a sé "okok ho capito. Puó bastare!" Fece una pausa "Cosa ti é preso Harley? Cioé non che mi dia fastidio il fatto che tu abbia tradito Andy dato che lui per me non conta nulla, ma mia sorella non avrebbe mai fatto una cosa simile.." lo guardai male per ció che disse su Andy, dopodiché dissi "non ne ho idea Kel.. ero come in una dimensione parallela. Non capivo nulla e Oliver mi ha persuasa con i suoi modi di fare. La cosa peggiore é che non ho avuto il coraggio di respingerlo" dissi con tono di diprezzo per me stessa "giá.. cosa pensi di fare con Andy?" "Penso che glie ne parlaró.. non posso stare con lui se la nostra relazione é basata su un tradimento" "sei consapevole delle conseguenze, vero?" "Si.." iniziai a piangere e mio fratello mi strinse a sé "spero che si sistemi tutto piccola. Mi fa male vederti cosí" rimanemmo cosí per un po' poi dissi "devo parlare con Andy, meglio farlo al piú presto. Prima lo faccio meglio é" Detto ció mi alzai, baciai la guancia di Kellin e andai fuori. La luce del sole mi colpí gli occhi violentemente. Non ero piú abituata ad essa, dopo tre giorni al chiuso.

Due colpi secchi alla porta del tourbus dei bvb, ed ecco che Lui mi aprí la porta. Appena mi vide urló il mio nome e mi strinse in un abbraccio che non riuscii a ricambiare, cosa di cui lui sembró accorgersi.

"Che succede?" Mi chiese interrogativo. Dal mio sguardo non traspariva nessuna emozione, se non profonda tristezza e vergongna. "Devo parlarti" gli dissi. Mi invitó ad entrare "gli altri?" Chiesi "sono usciti" rispose lui "meglio.. avevo bisogno di parlare in privato con te" lui sembró estremamente preoccupato "cosa succede Harley. Mi stai mettendo ansia." Anche sta volta, prima di parlare, presi un profondo respiro "Andy io sono una persona orribile" "cosa? Perché dici ció?" disse dandomi una carezza "Perché é la veritá.." esalai levando la sua mano dal mio volto. Feci un altro respiro e con tutto il coraggio che avevo iniziai "ecco, l'altro giorno, dopo che mi hai accompagnata a casa, ho deciso di andare da Oliver per risolvere una discussione che avevamo avuto. Lui mi ha baciata.. e io non sono riuascita a respingerlo. Il punto é che questo non é tutto. Io..dio non so come dirtelo, sono cosí viscida. Insomma io e lui abbiamo.." "No." Fu l'unica cosa che disse, quando capí dove volevo andare a parare, ma il suo sguardo voleva dire molte piú cose: era deluso, triste, amareggiato, arrabbiato e disgustato. Lo capivo. Avrei avuto la stessa identica reazione.

"Andy io.." "non dire nulla. Esci." Il cuore si incenerí. Dovevo aspettarmi una razione simile. Non lo biasimavo "mi dispiace cosí tanto.." dissi con la voce spezzata e le guance rigate dalle lacrime "ho detto esci!" disse urlando .

Uscii immediatamente, ovviamente piangendo. Mi sentivo morta. Se fossi morta davvero non sarebbe cambiato nulla.

Ed ecco che rientrai nel mio maledetto letto accompagnata dalla mia vergogna e dalla mia picola gatta.

Sigaretta dopo sigaretta e lacrima dopo lacrima, passarono altri 5 giorni. Mi sentivo fuori dal mondo. Non vivevo, sopravvivevo, ma avrei preferito morire. Mi odiavo profondamente. Provavo immenso ribrezzo per me stessa.

Oliver continuava a cercarmi e a chiedere a Kellin di me, ma gli rispondeva semplicemente che non stavo bene e che volvo stare sola. Aveva anche provato a chiamarmi piú volte, ma non riuscivo a rispondergli.

Il 20 giugno decisi di uscire.

Era sera ma volevo andarmene fuori da quel letto.

Mi alzai di malavoglia e mi feci una doccia dopodiché mi cambiai con un paio di collant neri, dei pantaloncini ed l'immensa maglietta di batman. Non potevo prendere una maglietta peggiore, poiché, ovviamente, mi ricordó Andy, ma cercai di scacciarne il pensiero. Misi le vans nere e dopo aver mangiato qualcosa, con grande sforzo, uscii.

Non sapevo cosa fare o dove andare, fortunatamente mi portai dietro la borsa che conteneva anche le mie sigarette. Ne accesi una e camminai. Un gruppo di ragazzi era riunito poco lontano da me. Parlavano tutti insieme, ma dalla conversazione colsi che tra circa un ora si sarebbero esibiti i Black Veil Brides. Non ho la minima idea di cosa mi portó a farlo, ma decisi di andare a quell' esibizione. Volevo rivedere Andy. Mi mancava dannatamente. Mi sarebbe bastato anche solo vederlo da lontanto, ma avevo bisogno di vederlo. Arrivai allo stage dove si sarebbe tenuto il concerto. Non c'era ancora molta gente, solo qualche gruppo di ragazzi qua e lá, approfittai quindi per andare sotto il palco. In un lampo di genio mi ricordai di avere il pass per il backstage che mi procuró mio fratello. Decisi allora di andare a trovare i ragazzi.

Non potevo lasciare che Andy abbandonasse la mia vita cosí. In quei giorni mi resi conto di quanto avessi bisogno del ragazzo. Capii che non amavo Oliver, ma che amavo Andy. Non mi importava se lui mi avesse detto di andarmene via o se avesse chiamato qualcuno per farmi portare via: dovevo vederlo. Dentro di me si stava scatenando un cataclisma composto da infinite emozioni. Nulla mi avrebbe fermata. Dovevo andare da lui.

Feci il giro del palco e mi trovai di fronte ad una scaletta che portava sotto il palco, dove c'era il backstage. Scesi quelle scale e ad ogni scalino il mio cuore sussultava.

Cercai disperatamente il camerino di Andy. Incontrai Jake "ehi Harley" "Jake, grazie al cielo sei tu! Devi aiutarmi!" "Wowo con calma biondina" feci finta di non sentire il nomignolo che mi aveva trovato "dov'é il camerino di.." "vai dritto e poi gira a destra, la seconda porta sul lato sinistro" disse bloccandomi, come se avesse capito che stavo cercando Lui. "Grazie Jake, sei un amico" iniziai ad andare ma lui mi bloccó "ehi aspetta, dove scappi? So cos'é sucesso Harley, ma tranquilla non ti giudico. Volevo solo dirti che spero che si sistemi tutto tra voi due. Lui ci tiene davvero a te Harley, nonostante ció che é successo. Devi capire che ora é ancora nervoso per la situazione. Penso gli passerá prima o poi." disse sinceramente. Mi commossi, gli diedi un bacio sulla guancia e lo ringraziai con un forte abbraccio, infine corsi verso il coridoio seguendo le indicazioni che mi aveva dato Jake.

Mi trovai davanti a quella lastra di legno, che mi divideva da Lui. Restai ferma a fissare la porta. Non sapevo cosa sarebbe successo una volta che fossi entrata. Avrebbe potuto cacciarmi, oppure ascoltarmi, o perdonarmi o piú ragionevolmente urlarmi addosso quanto ribrezzo gli provocavo.

Placcai il flusso dei miei pensieri e senza indugiare oltre, alzai la mano e bussai.

"Avanti"

CIAO FANCIULLEE

Allora, qui la situazione si fa critica eh? Come reagirá Andy?

Vi ho lasciato sospese a mezz'aria, lo so, perdonatemi ahah.

Ho postato il capitolo prima del weekend perché sabato e domenica non ci sono.

Scusate eventuali errori.

~Harley

HarleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora