Chapter 21

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Uscii dal tour bus. Andy era voltato di spalle. Gli accarezzai il collo e lui si voltó.

"Eccomi, sono pronta gli dissi" rimase a guardarmi a lungo da capo a piedi "sei.. bellissima" disse semplicemnte. Io arrossii lievemente "grazie Andy, anche tu sei.. affascinante" dissi continuando ad arrossire e guardando a terra.

Aveva una giacca in pelle nera, lasciata aperta sopra ad una camicia bianca. I pantaloni neri fasciavano perfettamente le sue gambe snelle e un ciuffo di capelli corvini ricadeva alla "alex turner" sulla sua fronte. Era bellissimo. Mi diede un leggero bacio dopo di che ci avviammo, mano nella mano, a prendere un taxi.

In breve tempo ci ritrovammo in un elegante ristorante, non troppo lussuoso, ma era perfetto. Un cameriere ci fece accomodare ad un tavolo abbastanza isolato.

Mentre aspettavamo l'arrivo dei piatti che avevamo ordinato, parlammo.

"Oggi é stato fantastico, cioé sei salita su quel palco e hai avuto il coraggio di dire tutte quell cose. É stato.. wow!" Disse ancora colpito dal mio gesto

"Piú che fantastico lo definirei imbarazzante" risi io e di seguito lui "no dai.. hai avuto coraggio. Quelle cose.. le pensavi davvero?" "Certo" dissi senza neanche pensarci. "Le parole che ho detto sono le parole piú vere che potessi dirti. Io sono follemente innamorata di te Andy" lui sorrise alla mia affermazione "anche io Halrey. Anche io sono totalmente innamorato di te" le nostre mani si strinsero. Arrivarono i piatti e tra chiacchiere e risate finimmo di mangiare. Andy insistette per pagare la cena anche per me, usando la scusa del "voglio che sia una sera speciale per te" continuai a borbottare per circa venti minuti dopo che lui pagó anche la mia cena.

Uscimmo dal ristorante e mi maledissi per non aver preso qualcosa per coprirmi maggiormente. Nonostante fosse estate quella sera c'era aria fredda. Tremavo ed evidentemente Andy se ne accorse poiché mi ofrí la sua giacca "non fa niente, morirai dal freddo!" Risposi alla sua offerta "tranquilla riesco a sopportarlo e poi che razza di uomo sarei se restassi a guardarti mentre congeli?" Sorrisi e intanto lui mi poggió la giacca in pelle sulle spalle. Era davvero grande per me.

Circondó la mia schiena con un braccio e mi strinse a sé mentre camminavamo. "Cosa vuoi fare?" Gli chiesi "andiamo a fare un giro per Chicago?" "Uhm va bene" dissi

Camminammo a lungo e i tacchi stavano torturando i miei piedi. Imprecai contro me stessa per aver seguito il consiglio di Gabe. Non riuscivo piú a sopportarli, cosí li tolsi e decisi di andare in giro scalza, nonostante le varie occhiatacce di molti passanti. "Cosa stai facendo?" Disse Andy ridendo "li odio questi strumenti per torture. Maledetto colui che li ha inventati e Gabe che mi ha detto di metterli" le risate di Andy si fecero piú forti "dai vieni qui" disse prendendomi in braccio come uno sposo prenderebbe la sua sposa.

"Andy non ce n'é bisogno. Posso andare scalza" "tranquilla non sei perniente pesante, inoltre ti stanno prendendo tutti per una pazza" disse continuando a ridere "ma sembra che mi stia approfittando. Prima la giacca e ora il passaggio in braccio!" "Calmati Harley. So che non é cosí" disse per poi darmi un bacio lieve. Mentre osservavo le varie luci della cittá mi addormentai in braccio al ragazzo. Ero distrutta.

Mi svegliai che era ancora notte. Guardai una piccola sveglia, era l'una di notte. Una sveglia? Io non ho una sveglia. Ho un telefono che uso come sveglia, ma non una sveglia.

Mi alzai di scatto. C'era qualcosa o meglio qialcuno di fianco a me. Accesi la luce sul comodino. "Andy! Sei tu! Ma dove siamo?" Dissi spaesata, dato che non riconoscevo il posto "Ehi piccola calmati. Siamo in un hotel. Non me la sentivo di svegliarti e se ti avessi riportata al tourbus ti saresti sicuramnte svegliata, quindi ho pensato di prendere una camera per sta notte" "capisco.. scusa se mi sono addormentata prima, ma ero stanchissima" "tranquilla. Sei ancora stanca?" Mi chiese "di meno.. tu sei stanco?" Gli domandai anche io "no.." disse lui

HarleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora