Il sole entrava filtrato dalla finestra dell'hotel. Esso si proiettava sul volto perfetto di Andy, illuminandolo come se fosse una visione paradisiaca. Le sue labbra socchiuse ispiravano baci, ma mi limitai ad accarezzarlo e a sussurrare al suo orecchio il suo nome.
Dopo qualche secondo passato a chiamarlo, Andy schiuse gli occhi. Due fessure che mi proiettarono direttamente nell'infinito, si presentarono ai miei occhi. Non riuscivo a capacitarmi della bellezza del suo sguardo.
Mi sorrise "buongiorno piccola" disse accarezzandomi il labbro inferiore "buongiorno Andy" risposi e gli baciai la mano che aveva posato sull mia bocca, poi mi accoccolai al suo petto. Era il posto migliore del mondo: c'era un'atmosfera di pura perfezione e di amore.
Dopo qualche istante passato abbracciati a scambiarsi baci e effusioni, ci alzammo. Dopo esserci rivestiti andammo a fare colazione in un piccolo bar vicino all'hotel, il tutto circa alle 7 del mattino, poiché Andy non voleva essere assalito da fan o paparazzi.
Dopo aver consumato la nostra colazione tornammo verso i tourbus mano nella mano e con passo estremamente lento e stanco.
Una volta arrivati, prima di dividerci, lui mi bació teneramente.
"Harley!" Disse improvvisamente mentre stavo per enrare nel mio tourbus "io ti amo. E non é un "ti amo" detto per riempire spazi vuoti. É un "ti amo" vero e pieno di sentimento" sorrisi e lo baciai "ti amo anche io Andy, davvero".
Dopo che ci separammo pensai ad un modo per passare la giornata. Decisi, alla fine, di disegnare qualche tatuaggio. Mancava poco piú di una settimana alla fine del warped tour e, una volta a casa, sarei dovuta tornare al lavoro.
Presi il materiale necessario e mi misi sul divanetto. Mentre la matita scorreva sul foglio vidi sul tavolino di fianco al divanetto un giornale. Il titolo mi colpí particolrmente "carcerato fugge: ricercato in tutta l'america del nord" posai foglio e matita e presi il giornale che recitava "stamani é fuggito dal carcere un uomo sulla cinquantina. Ora é ricercato in tutta l'america del nord. Alto, robusto, capelli scuri e occhi chiari, il suo nome é Jack Quinn. L'unica traccia lsciata in carcere dall'uomo é stato un lembo del lenzuono con scritta "Harley" e "Kellin". Chiunque lo trovi o abbia notizie o sospetti, deve contattare immediaramente la polizia" sentii il panico prendersi possesso del mio corpo e della mia mente. Mi venne l'istinto di urlare ma la voce non usciva. Iniziai a piangere disperatamente e mi accovacciai a terra, scivolando piano dal divano. Il famoso ricercato, era mio padre.
Avevo bisogno di qualcuno. Sentii l'aria mancarmi, iniziai a tremare e a percepire un forte giramento di testa. Volevo nascondermi, scappare. Avevo paura che il mostro mi trovasse o, peggio, mi uccidesse.
Quel dannato pezzo di lenzuolo con il mio nome e quello di mio fratello, cosa stava a significare? Cosa voleva ancora? Non pensava di avermi distrutta abbastanza?
Mentre le domande circolavano nella mia mnte, io stavo sempre peggio.
Ringraziai il cielo quando sentii qualcuno bussare alla porta del tourbus. Presi tutte le forze e cercai di chiedere aiuto urlando; finalmente la voce uscí.
Colui che stava bussando era ora riuscito a sfondare una delle finestre, poiché la porta era troppo spessa da sfondare.
"Harley! Harley! Guardami! Che succede?" La vista era offuscata dalle mie stesse lacrime, ma la sagoma di Oliver era chiara. Non dissi nulla, mi limitai a indicare il giornale continuando a piangere. Quando finí di leggere imprecó e mi strinse a sé. "Non so cosa fare Oliver. Ho paura, tanta." Dissi tremando "Ssh, piccola.. tranquilla. Ora ci sono io. Non permetteró a tuo padre di trovarti. Come ci sono sempre stato, continueró ad esserci. Qualsiasi cosa succeda" le parole di Oliver, accompagnate alle sue carezze sul mio capo mi aiutarono a calmarmi.
Smisi di piangere, ma il costante tremolio delle mani era evidente. "Devo parlare con mio fratello!" Esclamai mentre Oliver mi prendeva un bicchiere d'acqua.
Intanto mi chiesi come mai nessuno mi avesse avvista dell'articolo, alla fine qualcuno doveva pur aver messo quel giornale sul tavolino.
Ringraziai Oli per l'acqua, poi mi aiutò a rialzarmi. "Riposati, io vado a cercare Kellin" disse "No. Vengo anche io. Non voglio rimanere sola e poi voglio parlargliene io.." imposi. Mi alzai, Oliver mi seguiva passo per passo, sembrava avesse paura che io cedessi per il panico che si era creato in me, e lui sarebbe stato pronto a prendermi. Sapeva quanto avevo bisogno di qualcuno vicino e sapeva che sarei potuta crollare in qualsiasi momento.
Provammo entrambi a chiamare Kellin, ma non rispondeva. L'ansia diventava sempre piú acuta. Solamente dopo la settima chiamata da parte mia, rispose.
"Razza di idiota mi hai fatta preoccupare! dove sei?" dissi in preda ad una crisi di nervi "ehi sorellina calmati. Ero alle prove. Come mai tanta preoccupazione?" Rispose calmo mio fratello "devo parlarti. subito. Di persona" dissi con tono serio. "Uhm.. va bene. Sai dov'é il mio stage, vieni e parliamo" rispose pensieroso "ok a dopo" conclusi la chiamata e, sempre con Oliver al mio seguito, mi incamminai con passo veloce verso lo stage dove provavano gli Sleeping With Sirens.
Una volta arrivata vidi mio fratello seduto sul palco. Corsi ad abbracciarlo "Kellin é successa una cosa terribile.." sussurrai sentendo le lacrime bagnarmi gli occhi "raccontami tutto" mi disse lui stringendomi. Presi dalla borsa il giornale che avevo recuperato prima. Mentre leggeva sbiancó; potevo leggere nel suo sguardo il terrore.
Richiuse il giornale. "Dobbiamo andarcene"
Voleva davvero scappare? Come avremmo fatto? Soprattutto lui con il suo lavoro. E io come avrei fatto ad abbandonare Andy e Oliver? In quel momento mi resi conto di quanto la mia vita fosse appesa ad un sottilissimo filo trasparente chiamato destino.
HOLAAA
Eccomi gente. Ok sto facendi le ore piccole. É quasi l'una e, giustamente, non avendo nulla da fare, scrivo e posto capitoli.
Che ne pensate? Daidai voglio tanti pareri e commenti :)
Grazie mille a tutti i lettori, mi rendete ogni giorno sempre piú realizzata!
Scusate gli errori
~Harley ♡
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Harley
FanfictionEra separata tra due mondi diversi, completamente diversi. Sapeva anche lei che prima o poi avrebbe dovuto scegliere solo uno dei due, ma aveva un grande dubbio: avrebbe fatto la scelta giusta?