Iniziai a bussare piú forte nella speranza che Oliver venisse ad aprirmi, ma il ragazzo cercó di cacciarmi via. C'era qualcosa che non andava nella sua voce. Mi faceva tremendamente paura.
Decisi comunque di entrare a tutti i costi, cosí pensai di arrampicarmi ed entrare da una delle piccole finestre. Fortunatamente il mio corpo era esile abbastanza da entrarci. Mi ritrovai nel cucinotto del tourbus. Oliver sembrava che stesse piangendo e i lamenti provocati dal pianto, provenivano dal bagno, cosí corsi subito verso esso. La scena che mi si presentó quando spalancai la porta del bagno, fu a dir poco raccapriciante.
Oliver era steso a terra in un angolo della piccola stanza, accompagnato da una bottiglia di vodka. Guardandolo attentamente vidi che le sue narici erano velate di una sottile polvere bianca, e che affianco al ragazzo c'era un bustina contenente la medesima polvere. Misi una mano davanti alla bocca, incredula di ció che avevo sotto gli occhi. Mi diressi verso il ragazzo. I suoi occhi erano rossi, le pupille erano ridotte a due puntini che sembravano esser stati segnati con uno spillo. Le lacrime colavano sul suo volto. Tremava, era come in preda a degli spasmi.
Presi il suo volto tra le mie mani.
"Che cazzo hai fatto Oliver!? Sei completamente impazzito! Cosa ti sta succedendo?" Dissi iniziando a piangere "lasciami stare!" disse tra lacrime ed urla. Di certo non lo avrei lasciato solo in quelle condizioni. La prima cosa che feci fu prendere quella maledetta bustina e gettarla nel gabinetto per poi tirare l'acqua.
"Sei fottutamente impazzita?!" Disse gridando e stringendo il mio polso. Mi liberai dalla sua forte stretta. "No Oliver, quella impazzita qui non sono certamente io." Dissi con estrema freddezza "perché l'hai fatto?" Dissi subito dopo, riprendendo la stessa posizione di prima, ovvero seduta di fronte al ragazzo. Lui inizió a piangere piú di prima. "Non lo so" disse. Mentiva. "Dimmi perchè cazzo l'hai fatto?" Urlai io. "Sei davvero cosí cieca Harley? Non capisci che se non ho te, io non ho un cazzo di senso? Ho bisogno di te. Io ti voglio mia. Mi brucia l'anima a vederti con chiunque altro. L'unico modo per non pensarti è questa merda!" Disse indicandosi, facendo riferimento alla polvere bianca.
Rimasi evidentemente scioccata dalle sue parole. Mi faceva infinitamente male vedere il ragazzo in quella situazione. "Se non ho te io non vivo.." disse infine mettendosi la testa tra le mani, e ,questa volta, senza urlare, ma in lacrime.
Lo accarezzai e lo strinsi forte "Oliver.. se io stessi con te ti farei solo del male. Non ti amerei come tu ameresti me e ti renderei solo infelice." "É un dolore che sono disposto a sopportare, se vuol dire ritrovarti al mio fianco quando sto male. Voglio averti vicina a me. Quando sei rimasta a dormire con me, al risveglio ho visto il tuo volto e ho pensato che avrei voluto avere quella visione ogni mattina appena sveglio." "Oli io.." "non dire nulla. So che tu non vuoi restare con me, ma ti prego, lasciati amare da me. Non ti impongo di amarmi, ma tu non impormi di non amare te" senti il cuore infrangersi. Delle lacrime attraversarono le mie guance. Mi faceva dannatamente male vederlo cosí, ma io amavo Andy, forse. Ero confusa. In quel momento mi venne l'istinto di baciare Oliver, ma mi trattenni. Cosa fare? Cosa dire? CHI AMI? Pensai per un secondo a come sarebbe stato stare con Oliver. In quel secobdo lo immaginai a letto con me, mentre facevamo l'amore, ma come sempre l'immagine di Andy mi si presentó davanti.
Avrei voluto scappare via, ma non potevo lasciare Oliver in quelle condizioni. Decisi quindi di alzarmi, prendendo il braccio di Oliver e passandomelo sulle spalle per reggerlo. Con immensa fatica lo feci stendere nella vasca ancora vestito e accesi l'acqua fredda. Lo avrebbe aiutato a combattere gli effette dell'alcool e della droga, almeno di un minimo, affinché potesse tornare un po'in sé. Sembró stare meglio, ma il suo volto era una maschera di tristezza. Mi diressi verso la sua valigia dove presi un paio di pantaloni neri e una maglietta della Drop Dead insieme alla biancheria. Gli portai i vestiti ed uscii dal bagno dopodichè si fece una vera doccia. Una volta che finí, venne verso di me, che ero seduta sul divano.
"Stai meglio?" Gli chiesi "Non lo so" mi rispose lui. "Mi dispiace cosí tanto Oliver. Mi sento dannatamente in colpa per quello che ti sta succedendo. Forse dovrei andarmente per qualche gior.." "no!" Mi bloccó e io lo guardai con sguardo interrogativo "se te ne andassi starei peggio" disse poi. Con quella frase mi sciolsi e mi sentii sempre piú in colpa. Lo abbracciai. Ad essere sincera non sapevo come comportarmi.
Mi alzai e presi un bicchiere d'acqua. Mentre posavo il bicchiere nel lavandino Oliver mi strinse da dietro "tu non vedi e non capisci l'effetto che mi fai" sussurró nel mio orecchio. Era ancora presente un leggero odore di vodka coperto da quello del bagno schiuma alla vaniglia. Il suo profumo inebriava la mia mente e, di conseguenza, chiusi gli occhi. Mi diede un leggero bacio sul collo e la reazione fu una serie di brividi lungo il mio corpo. "Non vedi l'effetto che ti faccio anche io?" Oliver aveva ragione. Lui mi piaceva sul serio. Aveva un carattere fantastco ed era davvero attraente. Ma non pensavo di amarlo. Provavo solo attrazione e un bene infinito per lui. Nonostante cercassi di respingerlo, non ci riuscivo. Ero come ipnotizzata da lui. La sua stretta su di me si fece piú forte e la mia schiena poggiava completamente contro il suo petto.
Sentivo la sua evidente erezione fare pressione sulla parte bassa della mi schiena. Uno schizzo di pazzia ed eccitazione mi fece voltare verso di lui, portai poi le mie labbra sulle sue. Seguí cosí un bacio pieno di passione e desiderio. Non pensavo a nulla. Avevo il crevello avvelenato da suo profumo di vaniglia e i miei occhi vedeveno solo i suoi. Mi prese in braccio facendo appoggiare le mie gambe al suo bacino. Con ancora me in braccio, si diresse verso il suo letto. Mi poggió con estrema delicatezza e continó a baciarmi con lo stesso desiderio di prima. Si sdraió sopra di me, mantenendo il suo stesso peso sulle sue braccia, che erano posizionate ai lati della mia testa. Gli tolsi la maglia e lui fece lo stesso con me. Le mie gambe erano ancora strette a lui, come per impedirgli di andarsene, le scarpe le avevo tolte giá precedentemente. Mi tolse i jeans con estrema facilitá, dopodiché io lo privai dei suoi. Si fermó a fissare il mio corpo e dopo qualche istante esaló affannato dal bacio passionale un "sei perfetta" che mi scaldó il cuore. Mi avvicinai a lui e lo baciai. Volevo avere un contatto profondo. Si sedette con le gambe stese sul letto e io presi posto su di esse. Mi stringeva e carezzava la mia schiena, poi slacció i gancetti del mio reggiseno e lo fece scivolare via. Potevo sentirlo sempre piú eccitato. Prese a baciarmi il collo e leggeri versi di piacere uscivano dalle mie labbra. Il mio cervello era spento, non collegavo le azioni che compivo. In poco tempo ci trovammo sotto le coperte. Lui dentro di me. Eravamo una cosa sola. I nostri gemiti formavano un unica voce. Arrivammo al culmine insieme, dopo di che lui si accasció sul letto e mi strinse a se. Dopo qualche istante di silenzio occupato solo dai nostri respiri affannati, lui richiamó la mia attenzione "Halrey.." "mh?" Dissi non avendo molta voglia di parlare "ti amo". A quella affermazione sbiancai. Io non credevo di amarlo. In quel momento pensai ad Andy e alla grandissima, infinita, stronzata che avevo appena compiuto. Mi sentivo uno schifo. Mi ero presa gioco di Oliver e di Andy.
Mi vergognai immensamente di me stessa. Cosí mi alzai, presi i miei vestiti e mi rivestii. "Anche se tu non mi ami io continueró a farlo" disse Oliver ad un tratto prima che uscissi dal veicolo. Con quelle parole senti qualcosa rompersi dentro di me. Mi sentivo morire dentro. Ero schifata da me stessa. Passai il tragitto dal tourbus dei bmth al mio, pensado a cosa dire ad Andy e torturandomi mentalmente.
Ero terrorizzata da come avrebbe potuto reagire il moro, ma non avevo scuse. Ero semplicemente una stronza. Lo avrei capito perfettamente se avesse avuto ribrezzo nei miei confronti, del resto anche io provavo ribrezzo per me stessa.
Appena arrivai a destinazione, non salutai nessuno e mi stesi sul letto, chiusi la tendina e caddi in un profondo pianto.
Che diamine ho combinato?
BHUU GENTE
Colpi di scena in questo capitolo.
La nostra Harley si é lasciata trasportare dalla persuasione di Oliver, ma pensa di aver sbagliato. Cosa succederá con andy? Lo scoprirete lggendo ♡
~Halrey♥
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Harley
FanfictionEra separata tra due mondi diversi, completamente diversi. Sapeva anche lei che prima o poi avrebbe dovuto scegliere solo uno dei due, ma aveva un grande dubbio: avrebbe fatto la scelta giusta?