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Probabilmente non sono mai stata così giù di morale e così acida. Mi sveglio puntualmente acida e super nervosa, ritorno da scuola ancora più acida e lo sono per tutta la serata. Mia madre ha scelto di non parlarmi più perché è arrivata a non sopportarmi. E se fino ad una settimana prima credevo di essere quasi invisibile, ora non esistito praticamente più. Avete presente quando nei film vedete una liceale secchiona che è costretta a sedersi sempre da sola a mensa o a camminare per i corridoi mentre è praticamente ignorata da tutti? Beh, questa sono diventata io. Come se non fossi mai esistita. Fantastico no? E poi mia madre mi domanda perché sono acida.
Il mio unico amico più improbabile ora è il cane di una signora che abita vicino casa mia. Ogni pomeriggio il cane viene a farmi visita e insieme andiamo a farci un giro.
«Adesso torniamo a casa, ti va Jake?», dico al cane stringendogli il muso tra le dita. Lui mi lecca la faccia e io sorrido.
Ho sempre preferito gli animali alle persone. Ti amano incondizionatamente e non hanno bisogno di parlare per fartelo capire. Lo fanno e basta.
Quando arrivo vicino la sua casa, mi inginocchio e riprendo tra le mani il musone del cane. «Grazie, sei l'unico che mi resta. Grazie per avermi donato così tanto affetto», dico, e gli do un bacio tra gli occhi. Dopodiché busso alla porta della signora Stewart. Lei mi apre, come al solito sorridente. «Eccovi qui! Ha fatto i bisognini?».
«Certo», rispondo allungandole il guinzaglio.
«Grazie Amanda».
«Grazie a lei! Il suo cane è un tesoro! È stato un piacere». Dopo averla salutata faccio dietrofront con l'intenzione di tornare a casa. Ma a rovinare il mio umore è la visione di Nick sul marciapiede di fronte che mi fissa. Faccoo finta di non averlo visto e continuo a camminare. Anche lui fa finta di nulla e cammina. Quando io arrivo sotto la veranda, anche lui arriva sotto la sua e continua a fissarmi. All'inizio sostengo lo sguardo, poi lo distolgo e busso alla porta. Quando mia madre mi apre mi fiondo dentro. «Ciao tesoro. Anche oggi sei acida?».
«Sì, perciò ti conviene non parlarmi», taglio corto.
«Va bene».
Detto ciò, mi dirigo verso le scale per andare in camera, ma mia madre mi ferma.
«Aspetta! Ho trovato queste foto e ho deciso di farne un découpage», mi dice lei mostrandomi tante piccole foto messe vicine di me e Nicholas da quando eravamo piccolissimi sino ad oggi. Sorrido e gli occhi cominciano a pizzicarmi.
«Non é proprio il momento giusto per mostrami queste foto», mi lamento.
«Senti, non so cosa sia successo tra voi e non so chi ha torto, ma dovete risolvere. Insomma, guardati. Nessuno dei due potrà mai essere felice senz'altro. Siete come un fratello e una sorella che hanno litigato: prima o poi fanno pace perché hanno bisogno l'uno dall'altra. Non puoi lasciare che uno stupido litigio ti porti via una persona così speciale, perciò metti da parte l'orgoglio e facci pace», dice lei. «E lo dico anche perché mi servono delle vostre foto da grandi oer completare il découpage», aggiunge con un sorrisetto.
Non so esattamente cosa quelle parole scatenarono in me, ma all'improvviso l'unica cosa che volevo era fare per con Nick. Così, asciugandomi gli occhi, allungo una mano verso mia madre. «Mi presteresti questo per un po'?», chiedo indicando il découpage.
«Sì, Mi raccomando, fallo commuovere!».
Ridacchio e corro verso la porta di casa. La apro con veemenza ed esco correndo, raggiungendo in un batter d'occhio la porta di casa di Nick. Subito dopo aver bussato, Rachel mi apre con il solito sorriso. «Ciao, cerco Nick!», dico frettolosa.
Lei mi indica le scale aggrottando le sopracciglia. «È nella sua stanza».
«Grazie!».
Salgo le scale con il fiatone, e una volta arrivata davanti la sua porta, mi fermo a prendere fiato. Quando il respiro ritrona regolare, irrompo nella stanza.
«Ma bussare è diventato un hobby?», chiede scontroso abbandonando lo schermo del pc e voltando lo sguardo verso di me. Un espressione stupita gli si stampa sul volto. «Oh, ma ciao. Sei qui per un'altra litigata?».
«No, io...», balbetto. Poi mi avvicino a lui e gli do il collage. «Sono stufa. È stupido non voler far pace soltanto perché sono un'orgogliosa del cazzo. Ho deciso di mettere da parte l'orgoglio. Anche se sono ancora incazzata, ho semplicemente deciso di risolvere tutto. Ho sbagliato, mi sono comportata da idiota e sono stata egoista. E proprio perché sono egoista ti voglio accanto a me, e non ti posso promettere che i miei sentimenti per te cambieranno. Non ho una sfera di cristallo a disposizione per prevedere il futuro. Ma ti posso dire che ti amo incondizionatamente e che ti sarò sempre accanto, non ti basta? Quando eravamo piccoli abbiamo fatto un giuramento solenne che diceva: "non importa quanto saremo lontani, quanto tempo passerà o quanti litigi avremo; ci saremo sempre l'uno per l'altra". Io intendo mantenere quel giuramento. Io e te siamo ancora quei bambini Nick. Vuoi davveri buttare tutto al vento? Ti posso assicurare che standomi lontano sarà solo peggio», dico tutto d'un fiato.
Nick resta lì dov'è continuando a fissarmi, poi all'improvviso mette da parte il collage e mi corro incontro abbracciandomi.
«Sono stato un idiota, Mandy. È tutta colpa mia. Non so come ho potuto allontanarti. Credevo che standoti lontano sarei stato meglio, avrei sofferto di meno. Ma è stato molto peggio. Perdonami», mi sussurra nell'orecchio.
«Siamo due coglioni, Nick».
«Due coglioni nati», ridacchia lui.
«Non fare più stronzate. Non lasciarmi mai!», dico con le lacrime agli occhi.
«Non ho intenzione di farlo. E tu fammi il piacere di stare alla larga da quel coglione di Jospeh».
Ancora stretta a lui, sorrido come una coglione. Non posso ancora crederci.
All'improvviso si stacca e io lo guardo perplessa. «Pronta per andare a Las Vegas?», mi chiede con un sorriso sa un orecchio all'altro.
«Mai stata così pronta!», esclamo.
È incredibile come una semplice persona possa farti cambiare umore cosi facilmente. È spaventoso pensare a quanto io dipenda da lui. Ma la cosa è reciproca.
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Best Friends in love
RomanceInnamorarsi del proprio migliore amico. Quello con cui dormi, con cui sei perennemente in contatto. Quello che puoi considerare come tuo fratello. Quello con cui sei nata assieme. Quello con cui sei legata sin dalla tenera età. Innamorarsene é sicur...