Prologo.
2003
«Allora Enne, io sono la principessa e devo essere salvata, tu sei il cavaliere che mi salva e deve portarmi dal principe, capito?», diceva la versione miniaturizzata di Amanda con la sua vocina fanciullesca.
Ero più che certo che quello fosse un sogno. Osservavo la scena dall'esterno, vedendo me ed Amanda da piccoli. Lei indossava un vestito di carnevale delle principesse, io un'armatura da cavaliere. Avevamo all'incirca sette anni. Era un sogno realistico dato che era avvenuto realmente. Giocavamo davvero tante volte alla principessa e al cavaliere.
«Ma perché non posso essere io il principe?», brontolava il piccolo me.
«Perchè il principe dovrà diventare mio sposo».
«Allora non c'è problema, ti sposerò», insistette.
Amanda ridacchiò contenta. «Va bene».
Il piccoletto si cambiò travestendosi da principe mentre Amanda si sistemava sul letto, fingendo che quella fosse la torre. «Aiuto!».
«Ti salvo io!», urlò Nicholas e, sfoderando la spada, salì sul letto.
«Le sono eternamente grata principe Enne».
Il piccoletto grugnì. «Non mi piace Enne. Perché mi chiami così? Sono Nick!».
Amanda lo zittì. «Continua con la tua parte!», lo sgridò.
Nicholas alzò gli occhi al cielo. «Come premio, le vorrei chiedere di diventare mia sposa. La sua bellezza è immensa».
«Sarebbe un onore!».
Dopo aver aiutato Amanda a venire giù dalla "torre", i due cominciarono a camminare fino al castello del principe, preparato con una tenda. Entrarono nella tenda, e allora d'impulso mi abbassai per scrutare dentro e vedere il resto della scena, anche se sapevo come sarebbe andata a finire.
«E ora?», chiese confuso il bambino.
Amanda si spazientì. «E che ne so! Inventa!».
«Mh...e ora scambiamoci le...promesse di matrimonio?», abbozzò il piccolo.
Amanda annuì vigorosamente. «Sì, bravo!».
«Non importa quanto saremo lontani...», iniziò lui.
«O quanto tempo passerà o quanti litigi avremo...», continuò Amanda.
«Ci saremo sempre l'uno per l'altra», terminò soddisfatto Nicholas.
Amanda batté le mani eccitata. «E ora il bacio del vero amore!».
«Non mi avevi detto che dovevo baciarti», rispose il piccoletto preso in contropiede.
«É quello che fanno i principi! Ti avevo detto che avresti dovuto essere un cavaliere, ma tu non mi stai mai a sentire!».
«Io non lo sapevo!», protestò lui.
«Adesso lo sai. Muoviti!».
Mi scappò una risatina. La solita piccola testarda.
«E va bene!», sbuffo il piccolo e si avvicinò ad Amanda stampandole un bacio sulla guancia.
«E questo cos'era? Devi baciarmi sulla bocca come nei film!», si lamentò lei.
Con un'alzata di occhi la cielo, Nicholas si riavvicinò a lei e la baciò sulle labbra. Quando si staccarono, Amanda gli sorrise. «E vissero per sempre felici e contenti!».
Il piccolo me sembrava confuso. «Finisce così?».
«Certo! Per quanto riguarda la promessa di matrimonio che abbiamo fatto...vogliamo mantenerla realmente da amici e fratelli?».
Nicholas sorrise. «Sì. E comunque la prossima volta invento io una storia davvero bella, altro che principi e principesse».
«Non mi piacciono le tue storie».
«E a me non piacciono le tue. Però non dico mai nulla».
Amanda si strinse nelle spalle. «Okay, allora la prossima volta inventi tu».
Uscirono dalla tenda e si presero per mano per poi dirigersi verso la cucina per la merenda. Ad un tratto la piccola Amanda si voltò verso di me. «Svegliati Nick! Dobbiamo studiare diritto!», disse, ma non aveva più la voce di una bambina. La voce era quella della Mandy adolescente.
Che ne dite, è buono come inizio?
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Best Friends in love
RomanceInnamorarsi del proprio migliore amico. Quello con cui dormi, con cui sei perennemente in contatto. Quello che puoi considerare come tuo fratello. Quello con cui sei nata assieme. Quello con cui sei legata sin dalla tenera età. Innamorarsene é sicur...