15
Il mio stomaco mi fa da sveglia: sto morendo di fame. Apro gli occhi con una sorta di lamento e becco Nick a fissarmi steso di lato e con la testa appoggiata alla mano. E i ricordi di quella notte ritornano tutt'in un botto. Sotto il suo sguardo penetrante arrossisco e guardo altrove.
«Buongiorno», mi saluta con voce calda.
Ritorno a fissarlo e ricambio il sorriso. «Buongiorno».
«Stai bene?».
Mi acciglio. È stato tutta la notte molto paziente, quando gli dicevo di fermarsi si fermava, quindi perché non dovrei stare bene? Non ha fatto particolarmente male, ma non è stato neanche molto piacevole. La prima volta d'altronde si sa, non è il massimo. «Sì, sto benone».
Lui sorride e mi dà un leggero bacio sulle labbra. «Non hai idea di quanto io sia felice. Sono la persona più fortunata del mondo».
«Solo perché sei stato a letto con me?», gli chiedo ferita.
«No! Sono felice perché finalmente sei la mia ragazza. Pensare che potrò baciarti quando e dove voglio e averti sempre vicina. E sapere che nessun altro idiota come Joseph ti farà soffrire, perché credimi quando ti dico che io non lo farò mai».
Non sapendo cosa dire, mi alzo dal letto e goffamente cerco di coprirmi con le mani fino a raggiungere l'armadio. Nick ridacchia e scendendo dal letto mi viene incontro. «Perché ti copri?», mi chiede abbracciandomi da dietro e baciandomi sul collo. Piccoli brividi mi scendono lungo la schiena. Dallo specchio all'interno dell'armadio, vedo Nick allungare un braccio verso la mano con cui cerco di coprirmi. Lentamente me la sposta. «Sei bellissima anche così, non c'è bisogno che tu ti copra».
Per cambiare argomento dico la prima cosa che mi viene in mente. «Andiamo a mare?».
Ride e scuote il capo. «Va bene».
Di sicuro ha smascherato il mio tentativo di sviare il discorso.
Il nostro ultimo giorno a Santa Monica lo passiamo in spiaggia, per abbronzarci ancora un po', e...a letto. La prima volta era stata dolorosa, ma la seconda volta...cavolo!
Dopo una lunga notte da leoni, passata per lo più a ballare in varie discoteche e a divertirsi sotto le lenzuola, arriva il momento di tornare a casa. Ancora non ci credo che sia già passata una settimana. Sembrano passati solo un paio di giorni, e invece la nostra piccola vacanza è finita. Siamo costretti a ritornare sui libri e continuare la nostra noiosissima routine ma...come sarà essere fidanzata? L'idea mi eccita. Tra l'altro credo che non possiamo dire nulla ai nostri genitori, altrimenti non ci saranno più concessi pigiama party. Merda. Ma Nick dice che la mamma già sospetta qualcosa. Si era accorta dell'atteggiamento strano di Nick da un po', e solo prima di partire gli ha confessato di essere a conoscenza di ciò che lui prova per me. Chissà se anche mi madre se n'è resa conto. L'unica che non se n'è resa conto subito sono io! Persino Katrine l'aveva capito!
«Ma a che pensi?», mi chiede Nick chiudendo la sua valigia.
«Sto pensando a cosa succederà adesso che torneremo».
Con un cipiglio, si siede sulla valigia per chiuderla e nel mentre alza lo sguardo verso di me e parla. «Be', succederà che continueremo ad andare a scuola normalmente con la differenza che ci infileremo nei bagni della scuola che nessuno usa per fare sesso», sogghigna.
Con un movimento rapido mi sfilo l'infradito dal piede e la tiro verso di lui, centrandolo in pieno viso. «Ahi», dice semplicemente portandosi una mano sul volto.
«Oh cavolo scusami. Di solito la mia mira fa schifo», dico correndogli incontro.
Con una risatina mi abbraccia e affonda la testa tra i miei capelli. «Cosa vuoi che succeda, Mandy? Torneremo alla vita di sempre con la sola differenza che tu sarai la mia ragazza, ma non cambierà nulla tra di noi. Dormiremo sempre assieme, giocheremo a Shangai, guarderemo molti film che io odierò a morte ma fingerò che mi piacciono soltanto perché tu li adori».
Con un sospiro di sollievo mi allontano da lui e continuo a prepararmi per tornare a casa.
Arrivati di fronte il portico delle nostre case, i nostri genitori ci corrono incontro con un grosso sorriso, ma non erano solo loro ad attenderci; in un angolino vedo Joseph con un mazzo di rose in mano che mi saluta timido. E sono certa dallo sguardo di Nick che anche lui l'ha notato.
«Ciao Joseph», lo saluto avvicinandomi a lui. «Che ci fai qui?».
«Ero passato di qui per chiederti se ti andava di uscire stasera. Da amici, ovvio», balbetta.
«Ma gli amici non regalano i mazzi di rose», gli faccio notare.
Sorride. «Beccato. Vorrei soltanto avere una seconda opportunità, dato che tra me e te è tutto risolto e a quanto vedo anche tra te e Nick».
Nel momento esatto in cui apro bocca per rispondergli, qualcuno lo fa al posto mio.
«Mi dispiace Joseph ma Mandy è impegnata tutte le sere e tutte le ore del giorno con me, quindi mi sa che stasera non potrete proprio uscire insieme. Ritenta con un'altra ragazza», gli dice tagliente Nick.
Joseph indietreggia confuso. «Voi due...?».
«Mandy è la mia ragazza», risponde lui a voce abbastanza bassa da non farsi sentire dai nostri genitori che ci attendono dietro di noi.
Joseph assume un'aria ferita. «Oh».
Detto questo, con un'espressione indecifrabile, gira i tacchi e se ne va.
Quella stessa sera, dopo aver disfatto i bagagli, organizziamo uno Shangai&film party a casa di Nick con tanto di pizza e pop corn. Abbiamo cercato di non dare troppo nell'occhio per non far capire qualcosa ai nostri genitori, ma proprio quando pensavano di averli convinti, la madre di Nick irrompe nella stanza distraendoci dal film. Nick mette in pausa e la fissa con sguardo interrogativo.
«Parlavo con Rachel prima e...voi due state insieme, vero?», ci chiede con un'espressione indecifrabile.
Sarà arrabbiata? Mi manderà a casa e non mi permetteranno più di passare le serate da Nick?
«Sì, mamma», risponde Nick per entrambi. Io arrossisco.
Se fino a poco fa credevo che fosse arrabbiata mi sbagliavo di grosso. Sul volto le appare un grosso sorriso e caccia dalla tasca un cellulare. «Sì, Rachel, è proprio come credevamo! Finalmente!», esclama.
Mia madre sospettava qualcosa? «Finalmente?», chiedo scombussolata.
«Io e Rachel abbiamo fatto una scommessa con Richard e Greg. Abbiamo vinto noi due!».
«E la cosa vi sta bene?».
«Certamente! Siete fatti l'uno per l'altra! Anche mio marito era il mio migliore amico, e anche tuo padre era quello di tua madre! Be', logicamente non potete più dormire insieme».
«Ma dai, mamma», si lamenta Nick.
«Non potete», ribadisce lei.
«Abbiamo condiviso lo stesso letto a Las Vegas e a Santa Monica. Sarebbe davvero molto stupido non lasciarci dormire insieme qui».
Lei ci riflette un attimo. «Tu che ne dici, Rachel?». Dopo vari secondi torna a fissarci. «E va bene. Ma non vi staccherò gli occhi di dosso».
Rido insieme a Nick. «Grazie», le dice Nick.
«Non vi darò tregua. Guai a voi».
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Best Friends in love
RomanceInnamorarsi del proprio migliore amico. Quello con cui dormi, con cui sei perennemente in contatto. Quello che puoi considerare come tuo fratello. Quello con cui sei nata assieme. Quello con cui sei legata sin dalla tenera età. Innamorarsene é sicur...