Luna era ubriaca fradicia.
Sapeva di aver sbagliato a prendersela con Harry, per l'ultimo capriccio di suo padre, ma davvero, in quel periodo era così stressata e non poteva neanche godersi Regulus a pieno quando non lavorava.
Quella mattina era stata la goccia che fa traboccare il vaso. Suo padre era convinto il bambino avesse freddo e per questo piangeva e le ordinava di coprirlo mentre lei protestava perché era impossibile che il piccolo piangesse per il freddo se c'erano 40°C all'ombra.
Harry aveva cercato di calmarla e così, più arrabbiata di prima, aveva dato Regulus a Harry e se ne era andata urlando un poderoso "Vaffanculo, a tutti e due".
Prese un altro bicchiere di birra mentre una ragazza le si avvicinava, sistemandosi la maglia in modo di mostrare il seno. Beh, si, era attraente ma lei stava con Harry e non poteva tradirlo per colpa di una sbronza. Pagò il barista e uscì dal pub.
Sentì tutti gli sguardi dei Babbani su di sé. Si sistemò meglio il cappuccio della felpa sulla testa e andò verso la sua motocicletta. Mise in moto e andò a casa sua.
Quando entrò in casa barcollando qualcuno accese le luci. Per un momento rimase accecata dalla luce e, dopo essersi abituata nuovamente alla luce, vide Harry.
-Dove sei stata?- le chiese e Luna rise -Dovrebbe essere al contrario- disse e lui la guardò male. -Smettila di scherzare e rispondimi, cazzo. Sei sparita stamattina e stai tornando solo ora, alle tre di notte- disse Harry.
-Per favore, Harry, sta zitto. Mi scoppia la testa- il moro le si avvicinò visibilmente infastidito e la prese per un braccio. -Grazie al cazzo, quanto hai bevuto? Neanche un uomo beve così tanto- le disse strattonandola -Lasciami andare- gli disse.
Si guardarono dritti negli occhi solo per un secondo. Harry la lasciò andare. -Ero preoccupato e tu adesso torni a casa, ubriaca fradicia e... Dio tutto questo non può funzionare. Adesso vieni, ti porto a letto- le disse prendendola in braccio e portandola di sopra.
Era da un po' di settimane che gli stava scomoda la sua relazione con Luna. Era continuamente a lavoro, lui era sommerso dallo studio per diventare un Auror e si vedevano quei due giorni dove Sirius e suo padre passavano a casa loro per stare tutti insieme. Lui l'amava, certo che l'amava... ma si sentiva, come chiuso in gabbia. Lui aveva le sue esigenze, voleva avere un figlio suo, non che non considerasse Regulus un figlio non suo ma... lui voleva avere un figlio che portasse il suo cognome, che fosse l'orgoglio della famiglia Potter. Voleva poter stare da solo con lei e passare più tempo insieme a Luna e il bambino. Tutte cose che per ora non poteva avere.
La sentì stringersi al suo petto e vide che si era addormentata. La portò nella loro camera, le mise il pigiama e poi la mise a letto.
La stava guardando dormire e si ricordò i mesi prima della guerra. Era tutto così facile allora, niente complicazioni, tutti i giorni insieme, tutta la privacy che volevano. Dio gli mancavano tanto quei mesi.
-Ti amo- sussurrò e le baciò la fronte.
-
Luna si svegliò con un forte mal di testa e senza nessuno al suo fianco.
Sarà già andato all'università , pensò. Si alzò e andò versa la culla di Regulus.
Vide suo figlio sorriderle e lo prese tra le sue braccia. -Ciao, amore, ti sono mancata ieri vero?- gli chiese ridendo e anche il bambino rise. -Mi spiace, sai? Ma adesso stiamo tutto il giorno insieme, solo noi due, come ai vecchi tempi, che dici?- gli diede un bacio sulla fronte prima di scendere in cucina con lui in braccio.
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The daughter of Padfoot|| •Luna Black• #wattys2019
FanfictionE se Sirius avesse avuto una figlia? Se James ne fosse il padrino? E se questa bambina fosse avesse dei poteri speciali? Come la prenderebbe Harry Potter? Luna Black è una ragazza con delle strane visioni in cui vede il passato e dopo essere arrivat...