Phantom

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- Dunque... - Iniziò Britney, stravaccandosi sulla sedia. - Risolviamo subito il più grande mistero del nostro liceo: che lavoro fa tuo zio? Quello con cui vivi, ovviamente. -

- Il bancario. -

Iggy non fece una piega.

Vidi la delusione comparire sul volto di quella ragazza.
Ti capisco, Britney, capisco benissimo quello che stai provando.

Tuttavia, ripensando a quale fosse stata esattamente domanda che le aveva appena posto, rimasi un po' stupito. Ero convinto che quella dello zio fosse solo una copertura e che invece quell'uomo fosse un suo collega!
Che il mestiere di spia fosse una cosa di famiglia?
Però, se quello era suo zio e di lavoro faceva semplicemente il bancario, allora significava che lei teneva nascosto anche a lui il suo lavoro?
Mentre mi stavo facendo queste domande, lo sguardo mi cadde su quel bulldog saccente.
Davvero mi stavo facendo tutti quei problemi semplicemente perchè non si era messo ad abbaiare?

- E i tuoi genitori che fine hanno fatto? -

Chiese Britney, sperando in qualcosa di giusto un tantino più interessante.

- Non ci avresti dovuto fare una sola domanda a testa? -

Replicò la rossa.

- Teoricamente sì. - Ammise la mora. - Tuttavia, dato che Nicholas non mi ha saputo dire nulla che già non sapessi, anzi, addirittura sono stata io a rivelargli qualcosa di nuovo, farò entrambe le domande a te. Quindi... I tuoi genitori? -

La quindicenne alzò gli occhi al cielo, come se si stesse chiedendo perché diamine avesse accettato di fare quello "scambio". Poi però si decise e disse in un borbottio:

- Mio padre è in prigione e mia madre nel Congo, con i "medici senza frontiere". -

Rispose sbrigativamente, dandole la stessa versione che aveva dato a Gwendolyn.

Iggy uggiolò.
Cosa significava?

Dallo sguardo perplesso di Britney, qualcosa mi disse che neanche lei ne fosse sicura.

- Ok. Diciamo che abbiamo finito... -

Le concesse la maggiore, osservandola di sottecchi con uno sguardo quasi sospettoso.
Seriamente stava dando retta al versetto fatto dal suo cane?
Probabilmente aveva semplicemente fame, sete o voglia di grattini sulla pancia!

Ad ogni modo era un bene che se la fossero sbrigata nel giro di pochi minuti, così finalmente avremmo ottenuto le risposte che cercavamo e ce ne saremmo potuti tornare a casa.
Lei, almeno immaginavo, a incriccarsi la testa su un'agendina piena degli indizi raccolti (o a portare a spasso il suo furetto), mentre io a guardare il soffitto pensando al senso della vita (non che ce l'abbia, ma era giusto per rendere l'idea).

- Allora, dicci il luogo e l'informazione segreta. -

Sentenziò la rossa.
Quando si parlava di informazioni e segreti, diventava molto più seria del solito, sembrava quasi un'altra persona. Come il giorno in cui mi aveva rivelato la sua vera identità.

- Secondo piano, bagni dei maschi in fondo al corridoio, solitamente nella seconda cabina. -

Io annuii, prendendo mentalmente nota di quell'informazione.
Ci misi un po' ad accorgermi di un piccolo particolare...

- Un momento. Perchè passa la pausa pranzo nel bagno dei maschi? -

Britney sorrise. Non servì che aprisse bocca perchè sapessi ciò che mi voleva dire: un'informazione per un'altra.
Considerando che ormai mi considerava inutile, mentre Zoey era praticamente un covo di informazioni segrete (la maggior parte delle quali avrebbero fatto meglio a rimanere tali), decisi che non avremmo ceduto di nuovo.
Chissene delle sue informazioni, lo avremmo scoperto da soli.

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