Pop-corn

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Quando entrammo in cucina, la scena che si palesò davanti ai nostri occhi aveva del disastroso.
Sembrava essere uscita da un film post-apocalittico.
O magari da "Piovono Polpette".

- Cosa diamine hai combinato!? Devi essertici messa proprio d'impegno per riuscire a combinare un macello del genere! -

Esclamò Austin, gli occhi quasi fuori dalle orbite per lo sconcerto, senza neanche azzardarsi a superare la soglia.

A primo impatto, si sarebbe potuto pensare che la sua reazione fosse stata un tantino esagerata, tuttavia, per quanto fosse strano, quasi innaturale, vederlo così arrabbiato, non me la sentivo proprio di biasimarlo per questo.
Effettivamente Hope l'aveva combinata grossa.
L'intero pavimento della cucina, come ogni altra superficie piana presente al suo interno, era diventata bianca.
Ovunque mi girassi, riuscivo a vedere solo una cosa: pop-corn.

Katherine, in piedi al centro di quel caos, si strinse nelle spalle, attorcigliandosi l'indice intorno a una delle sue lunghe ciocche bionde e abbassando lo sguardo con le labbra incurvate verso il basso in un piccolo broncio. Sembrava quasi infastidita che il suo migliore amico le avesse sbottato contro.

- Te l'ho detto che c'erano problemi con la macchina dei pop-corn. -

Si limitò a borbottare, mentre si faceva da parte per mostrare la superficie del tavolo che aveva alle spalle, sulla quale si trovava la vera artefice di quel disastro.

- Che disastro... -

Sospirò il biondo, facendosi avanti con cautela, cercando di calpestare quanti meno pop-corn possibile.

Io e Zoey lo seguimmo, guardandoci intorno increduli.

- Dai, sentiamo... - Sospirò alla fine Austin. - Come hai fatto? -

- Ecco... - Mormorò la bionda, mentre nella sua mente stava probabilmente avvenendo una guerra per decidere se confessare o inventarsi qualcosa sul momento. Alla fine vinse la prima. -  Avevo messo una confezione intera nella macchina... -

- Un'intera confezione di pop-corn? - La interruppe subito Austin. - Te l'avrò detto non so quante volte che quella cosa riesce a farne solo metà per volta! -

- Diciamo che dalla prossima volta non me lo dimenticherò più. - Lo mise sbrigativamente a tacere Katherine, per poi proseguire: - Quindi... Dopo aver messo tutto dentro, l'ho fatta partire. Ero convinta di aver messo il coperchio prima di avviarla, invece a quanto pare non l'ho fatto. Ecco spiegato perché sono schizzati da tutte le parti. -

- E tu perché non sei rimasta qui? -

- Ma io sono rimasta qui! -

Replicò lei.

- Se fossi rimasta, ti saresti accorta subito dell'errore e l'avresti spenta, no? -

- Diciamo che in quel momento ero un pochino distratta... - Mormorò, mentre un leggero rossore le si diffondeva sul volto. - Mi sono accorta di cos'avevo combinato solo quando mi sono iniziati ad arrivare dei pop-corn in testa, ma quando sono corsa alla macchina e ho provato a fermarla... Non l'ha fatto. Avrò premuto il pulsante per spegnerla almeno cinque volte, ma i pop-corn continuavano a uscire. Alla fine è stata Gwen a spegnerla, staccando direttamente la spina. Adesso lei è di là a cercare una scopa. -

Austin si portò le mani alle tempie, iniziando a massaggiarle lentamente.

- Fammi capire. Quindi... - Sospirò esausto. - Tutto questo si sarebbe potuto facilmente evitare se solo tu, proprio in quel momento, non avessi sentito il bisogno di metterti a pomiciare con la tua ragazza? -

- Noto una certa acidità da zitellone nel tono della tua voce... Ma comunque, immagino che tu abbia ragione, in effetti la si può vedere anche in questo modo. - Concesse la bionda. E prima che Austin potesse ribattere per la sua prima affermazione, afferrò un contenitore vuoto e glielo mise tra le mani. - Ma ora basta discutere e mettiamoci tutti all'opera, questi pop-corn non si raccoglieranno da soli! -

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