Capitolo 49

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DOMINIC

« Non dovresti ignorare i miei messaggi » dico leggero mentre la porta si chiude e i suoi passi si avvicinano lentamente al divano dove l'aspettavo.

Non sentendola parlare mi volto e la osservo.

Capelli spettinati. Problema a ore due.

« Che succede? » mi alzo e le vado incontro sfiorandole i capelli.

« Dobbiamo parlare » la sua vocina roca mi preoccupa, ma conoscendola riconosco di trovarmi davanti ad una persona catastrofica, quindi mantengo la calma.

« Questa frase rovina metà delle coppie in circolazione, è provato Leika »provo a farla sorridere mentre l'attiro fra le mie braccia ma lei si scosta standomi a distanza ravvicinata, rigida.

Qualcosa non va

Mi faccio serio e con un cenno del capo, lei comincia a spiegarmi « Sono stata da Anna ».

Rilasso i muscoli « Le hai parlato? » chiedo speranzoso.

«» .

« Non ne sembri felice ».

« Sono contenta di avercela fatta, credevo che fosse una cosa buona sai? Aprirmi. Parlare. Non avevo considerato questo » dice passandomi un opuscolo che spunta dalla sua mano stretta.

Alzo gli occhi nei suoi e cerco di capire cosa sta succedendo. Lei continua a sventolarmi quel foglietto davanti e solo dopo l'ennesimo sospiro lo prendo.

centro di recupero. Roma, via Brighieri 9

Continuo a rileggere solo e soltanto quella scritta, senza leggere davvero nulla.

– centro di recupero- Roma

« Hai bisogno di.. » non faccio in tempo a chiedere che lei riprende a parlare guardando l'opuscolo.

« È la prima e unica soluzione che mi ha proposto Anna. Dice che è un centro moderno, adatto a me. E mi farebbe bene lavorare su me stessa per un po' ».

« Va bene, potremmo sentirci e vederci lo stesso. Posso venire a trovarti ogni settimana » programmo già tirandomi su il morale.

« Per i primi quattro mesi non è consentito vedere nessuno. È proprio un centro mirato sul farcela da soli, e la struttura ha deciso questo, da anni. Poi però.. ».

« I primi quattro mesi? Quanto dovresti starci quindi? » chiedo con voce più acuta.

« Un anno » mormora.

« Puoi sentire altri psicologi. Altri centri qui vicino » propongo subito «Ricordo. Ricordo di aver sentito parlare di un centro appena fuori Milano.. davvero vicino » le sorrido.

« Dom » mi richiama dolce lei.

« E poi potremmo andare a vederlo insieme e se non ti trovi bene ne troviamo un altro. Ce ne saranno.. ».

« Dominic, no » .

« No? » domando nel panico.

« No. Non ho ancora detto di sì, non l'ho ancora detto a nessuno ma mi fido di Anna » afferma lei.

«Tu vuoi andarci davvero? » ora il mio tono sembra più arrabbiato che in panico.

« Ci sto pensando, è importante per me che.. ».

« E io? Pensavo stessi meglio Leika. Io, pensavo di poter fare qualcosa. Sono pronto. Noi possiamo farcela.. ».

« Non lo pensi davvero » mi redarguisce lei.

« Certo che lo penso! Non c'è solo Anna al mondo! Possiamo sentire qualcun altro » abbasso il viso « A te non importa vero? Non ci hai neanche pensato a me ».

« Non ci ho pensato? Ma se sei il primo a saperlo. Se ho fatto quello che mi hai detto tu! » urla esasperata.

« Io dico un sacco di cose Leika! Tu le fai tutte? » l'accuso.

Il suo sguardo si fa triste.

L'ho ferita

Mi pento due secondi dopo averlo detto ma lei non mi lascia il tempo di scusarmi.

« Pensavo che mi avresti capita e sostenuta, mi sbagliavo » dice amara « E sai una cosa? Se prima ero preoccupata per te, per noi » azzarda per la prima volta « Ora non ha più importanza ».

« Leika.. » provo a fermarla dispiaciuto.

« Dominic, io andrò avanti. Con o senza di te ».

E qualcosa si ferma.

La porta si chiude, Leika scompare.

Rimango da solo con emozioni sconosciute dentro di me.

La teoria dei due amoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora