Capitolo 50

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LEIKA

Dentro di me ho sempre saputo cosa fare, dovevo solo riuscire ad ammetterlo a me stessa, senza spaventarmi. Dentro di me c'è quella paura sana che ha la maggior parte delle persone al mondo: la paura di soffrire.

Ma questo non mi ha fermata dal farmi del male.

In realtà non ci è voluto tanto, forse sono bastate poche ore, minuti, secondi. La mia decisione era già sotto gli occhi di tutti. Mancavo solo io.

« Ti sei dimenticato di essere a dieta caro? » serpeggia mia madre mentre assaggia il suo arrosto.

Osservo papà che seduto al mio fianco mastica foglie della sua insalata scondita.

Guardandolo in viso mi sfugge una risatina, che mi fa guadagnare un pizzico doloroso sul fianco.

« E sì caro » le faccio il verso mentre papà tenta ancora di prendere una fetta di arrosto dal mio piatto.

Quasi mi spiace rovinare quest'atmosfera perfetta.

« Sono stata da Anna questa mattina ».

« Ci vai ogni settimana vero tesoro? » s'informa tranquilla mamma, mentre papà mi scruta sospettando già qualcosa.

«».

Annuiamo tutti e tre , ma alla fine rilascio la bomba.

« Anna mi ha consigliato di fare un viaggio, a Roma. Per un po' di tempo »cerco di renderla più semplice possibile.

« Un viaggio? » chiede papà.

« Un viaggio abbastanza lungo. Un anno » .

Le posate scoccano sui piatti e due paia d'occhi si posano su di me, preoccupati.

Proprio come tre anni fa


Le braccia di papà mi avvolgono quando finisco di parlare e come sempre i miei genitori mi stupiscono, per l'ennesima volta mi sostengono e si sacrificano per me.

« Ti ci accompagno io a Roma » borbotta papà osservando mamma che pulisce i piatti per mascherare l'emozione.

Insomma, deve digerire il fatto che non potrà vedere sua figlia per almeno quattro mesi.

« Siete due sciocchi. Secondo voi potete tenermi a casa? Ovvio che vengo anche io » strilla mamma per farsi sentire sopra tutto e tutti.

Io e papà ci scambiamo un'occhiata complice e noto la sua vista lucida.

« Papà, andrà bene » lo rassicuro forte.

E perché ci credo. Se loro credono in me, io posso fare tutto.

« Ah lo so che andrà bene. Ti conosco Leika, e nessuno al mondo potrebbe essere più testardo di te. Riuscirai in tutto bambina mia ».

Non rispondo, per non lasciarmi trasportare dall'emozione.

« Sai già quando dovrai partire? » domanda mamma interessata.

« Mi serve ancora qualche giorno per... per organizzarmi. Organizzare le idee. Ma, Anna mi ha assicurato che posso andare quando voglio » prendo un respiro.

« Il prima possibile mamma » ammetto sicura.


Mi trattengo più del solito, più per rassicurare mamma e lasciar mangiare papà di nascosto, che altro.

Una volta fuori casa so esattamente dove dirigermi.

Un po' nervosa mi avvicino alla casa della signora Amelia e busso due volte.

Ok. Due volte. Se non risponde nessuno sfreccio via.

E mentalmente inizio a contare.

Tre, due ..

« Oh! Ciao » mi saluta allegra.

« Salve Amelia, disturbo? » chiedo educatamente.

« Mai, ti prego entra, perdona le foglie sparse per casa ma sistemavo qualche mazzo per il negozio.. ».

« Non importa, non voglio trattenerla, volevo chiederle se c'è Darren ».

« Darren? » chiede curiosa lei.

« Sì, ecco, vorrei restituirgli una cosa che ha lasciato dal fratello » invento su due piedi.

Lei scrolla lo straccio nella sua mano e mi fa segno di aspettare mentre urla il nome del figlio.


Lo aspetto seduta sugli scalini dell'ingresso e mentre sento il sole che mi scalda il viso, riconosco subito i suoi passi.

« Lela » mi saluta entusiasta.

Ho decisamente sbagliato fratello di cui infatuarmi. Questo è chiaro.

« Come stai? » mi chiede subito sedendosi al mio fianco.

« Bene » rispondo diretta passandogli subito ciò che più mi sta a cuore.

Lui prima la osserva e poi sempre sorridendomi mi chiede se può tenerla.

« Grazie Lela, ma non dovevi venire fino a qui per darmela » dice sospettoso « C'è qualcos altro vero? ».

Sei sempre un passo davanti a me

Annuisco « Volevo dirti che fra qualche giorno parto. Vado a ritrovarmi »dico sincera perché so che lui, con la sua sensibilità capirà.

Lui mi osserva e subito dice « Oh , sono contento per te Leika.. pensi che »titubante aggiunge « Pensi che potremmo vederci ogni tanto? Potrei farmi portare da Dominic, sai, anche se fa il duro gli piaci un sacco ».

Ridacchio e gli spettino i capelli biondi.

« Ne sono sicura » rispondo ripensando ai baci, le carezze scambiate con Dominic.

« Per il primo periodo non potrò vedere nessuno » e vedo il suo sguardo farsi più triste « Ma vorrei chiamarti. Se me lo permetti » gli sorrido.

« Dici davvero? Sarebbe fantastico » mormora osservando la foto di noi due che si passa tra le mani.

Il silenzio fra noi non dura molto, perché da buon logorroico Darren inizia a farmi mille domande, curioso di scoprire tutto su ciò che andrò a fare.

Gli rispondo mentre osservo il cielo sempre più luminoso davanti a noi.

Forse ho fatto la scelta giusta, per la prima volta.

Però accanto a me vorrei qualcun'altro ora.

Dominic

La teoria dei due amoriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora