Capitolo 1 [Bea]

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Non so cosa mi sta aspettando, ma questa non è la mia vita, il mio modo di vivere, la mia gente. Odio i posti affollati e questo paese lo è totalmente. Non amo il paesaggio urbano, così monotono e privo di colore. I palazzi sembrano tutti uguali, così alti a limitarti di vedere cosa hai di fronte. Spero di abituarmi presto a tutto questo, altrimenti non ne esco viva.

«Bea, sei pronta?». Mia mamma è preoccupata per me infondo. Ci siamo trasferite a San Basilio, un quartiere vicino Roma. Ha trovato nelle zone della capitale, un lavoro sicuro e ben pagato e siamo state costrette per la nostra situazione a venire qui.

Ho un carattere complicato e soprattutto chiuso. Per me è difficile fare nuove amicizie, perché non riesco ad affrontare la mia timidezza, che mi auguro prima o poi mi abbandoni.

Sono al quinto anno d'informatica e oggi è il mio primo giorno qui in questo piccolo quartiere.

Mangio altri due biscotti sul tavolo, prendo lo zaino e seguo mia madre in macchina: «Sei nervosa?»
«Un po'»
«Ti farai tanti amici anche qui... Guarda quanta gente c'è!» dice mentre predica con il traffico in strada.

Non ho ansia, forse paura, di non essere accettata per come sono, un po' strana e solitaria. Sono particolare, a volte non mi capisco neanche io.

Dopo circa un quarto d'ora passato in strada col traffico, nonostante da casa sia distante neanche cinque minuti credo, eccoci davanti la scuola. È enorme e fuori c'è moltissima gente, ma per loro questo è un giorno come tutti.

Bacio mia mamma sul viso e scendo dalla macchina: «Vuoi che ti accompagni?»
«Credo di essere abbastanza grande, mamma» gli sorrido «Ci vediamo più tardi».
Va via sgommando con la sua Ford, che crede sia una Ferrari.

Mi dirigo subito verso la mia classe. È al secondo piano. Qua dentro puoi perderti facilmente. Ecco la mia classe, "5°C Informatica". Entro e saluto tutti. Non c'è anima viva di una ragazza. Me lo sarei aspettato frequentando un istituto tecnico, ma non di essere l'unica tra ventitré ragazzi.

Tutti mi guardano, che fastidio. Altri invece sorridono. Sono in imbarazzo. C'è un odore rivoltante di tabacco e infatti molti fumano qui dentro.

Non so dove sedermi, vedo un banco vuoto affianco un ragazzo moro, in terza fila, concentrato a giocare al telefono: «Posso?»
«Certo» questo ragazzo è così felice di venire a scuola, per sorridere così.
«Sono Alessio, piacere»
«Piacere Bea» gli stringo la mano. «Quindi Beatrice?»
«Ti prego, no, non mi piace!» ci facciamo una risata entrambi.
«Ok, allora sei solo Bea!».

È molto simpatico, ho già un compagno di banco. Parliamo del più e del meno. Gli spiego di essermi trasferita e che sono del sud. Abbiamo deciso di vederci il pomeriggio, così lui può mostrarmi i luoghi di ritrovo del quartiere.

Poi entra una ragazza. Che sollievo, non sono l'unica! Mi guarda dalla testa ai piedi. Le sorrido, ma lei invece sembra guardami con orrore. Cosa ho che non va? Beh, ovviamente lei è una ragazza molto curata e stupenda...e io sono il suo opposto.

«Lei è Giulia Romano, una delle ragazze più belle di questa scuola, anche se ne siete davvero poche» dice Alessio fissandola.

Molti mi si avvicinano per fare conoscenza. Mi sbagliavo, sono molto socievoli qui. Non è stato così difficile per ora conoscere qualche compagno di classe.

Suona la campanella e la professoressa d'italiano entra. Tutti torniamo al posto e ci alziamo per salutarla: «Buongiorno a tutti e benvenuta signorina Leone».
«La ringrazio» faccio cenno di saluto con la testa.

Iniziano le lezioni, forse sono una delle poche a prendere appunti. Non è una classe piena di studiosi. È imbarazzante vedere che tutti ti guardano e bisbigliano tra loro commentando su quanto io sia una secchiona.

Amo la letteratura, amo scrivere e leggere. Amo la storia del mondo e tutte quelle materie umanistiche che ne parlano... Ma ho scelto da sempre la scuola sbagliata, non che non mi piaccia, ma me ne sono accorta troppo tardi.

Le lezioni terminano velocemente. Mi rendo conto di avere l'esame di maturità e cambiare scuola proprio agli ultimi mesi non è il massimo, ma non ho molto da recuperare, sono quasi al loro punto. Basta un po' d'impegno e è fatta.

Io e Alessio usciamo da scuola. Avviso mia mamma di non tornare a pranzo e intanto ci incamminiamo.
«Cosa ti va di mangiare?»
«Mm...non so, ma ho molta fame!»
«Allora so dove portarti»

Mi porta al centro di Roma, a mangiare una pizza buonissima. È strano, ma qui non ci sono mai stata. Sono sempre stata attaccata alla mia terra, ma mi rendo conto che Roma é una città bellissima, così affollata, con tanti turisti, riunita in una città così bella.

«Di dove sei?»
«Sono di Bari»
«Giù c'è un mare pazzesco...e come mai sei qui ora?»
Gli spiego tutto, ma io di lui non so proprio niente, se non il suo nome. Direi che ora tocca a lui parlare.
«Ora parlami di te» gli chiedo gustando il mio pezzo di pizza.
«Beh, io sono sempre stato qui, abito nel tuo stesso quartiere, frequento la tua stessa scuola, la tua stessa classe...»
«Simpatico!»

È un ragazzo che non smette mai di sorridere, magari fossi come lui, a trovare la positività in ogni cosa!
«Se ci penso, sono un ragazzo con uno stile di vita molto semplice»
«Cioè?» chiedo io.
«Vado a scuola, ma non studio, esco la sera con gli amici e cerco di divertirmi» fa un morso di pizza e riprende a parlare «Ah se hai voglia, stasera c'è una festa a casa di Giorgio, magari conosci meglio anche la nostra classe».

Sono andata in qualche festa con degli amici, ma vengo spesso presa in giro per il fatto di non bere superalcolici e non fumare. Non mi piace farlo e non ci trovo un senso, se voglio esagerare il massimo che faccio è bere un bicchiere di birra, ma nient'altro.

«Va bene, ci sto».
Ci scambiamo i numeri per incontrarci stasera e finito di mangiare, Alessio mi mostra Roma, poi i luoghi più nascosti di San Basilio. Si trova neanche a venti minuti dalla capitale. É un quartiere spoglio, ma la gente lo rende vivo. Riesco a vedere cosa c'è di bello qui, devo solo abituarmi, anche se non è semplice per me.

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PRIMO CAPITOLO PER VOI. 🗝️💓

Ciao a tutti, questo é il primo capitolo che pubblico di questa storia, che spero vi piacerà. Ho scritto diverse storie qui su Wattpad, ma questa é la prima che ho avuto il coraggio di pubblicare. Spero riesca a farvi sentire la Wendy di Nico, almeno qui!

BUONA LETTURA❣️

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