Capitolo 28 [Bea]

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«Nico!» dico ripetutamente per svegliarlo.
É tardi, sono le cinque e mezza del mattino e dovevamo già essere in strada verso Bari.
«Nico, sono le cinque e mezza» dico scuotendolo.
«Cazzo» dice alzandosi velocemente.

Prende un pantaloncino e una maglia a manica corta, mettendo tutto al volo. Mentre io neanche guardo cosa indossare, mi lavo la faccia, mi pettino, prendo i libri per studiare e prendo Spugna.

Nico prende le valige e le carichiamo in macchina.
«Mio dio, amore, non sono mai stato così veloce» dice col fiatone.
Che scena da film.

Partiamo. Spugna si riaddormenta sulle mie braccia. Speriamo non gli venga mal di pancia, dato che é il suo primo viaggio, e anche per me e Nico insieme.

«Il primo viaggio con la mia Wendy» mi sorride.
Arrossisco. Riesce sempre ad essere così dolce.
Imbocchiamo l'uscita dell'autostrada. Ci aspettano ben quattro ore di macchina.

Non abbiamo neanche fatto colazione, ci fermeremo più tardi in qualche autogrill.

«Amore, tutto bene?» dico notando le occhiaie che ha.
«Si, perché?»
«Hai certe occhiaie...» dico.
«Non preoccuparti» dice strofinandosi gli occhi.

Non vorrei si addormenti durante il viaggio. Stanotte sarà stato sveglio, come suo solito. Accendo la radio, alzando il volume, da far spaventare Spugna.

«Vasco!» dice sentendo le prime note della canzone, prima che Vasco iniziasse a cantare.
Anch'io sono pazza di lui. Siamo così opposti, ma abbiamo trovato almeno qualcosa in comune.

«Con l'anima che si pente,
Metà e metà!» canta così dannatamente bene.
«Sono una pecora a cantare io!» dico smettendo di cantare.
«Canta con me e basta!» dice.
Fa segno con la mano, come per guidare un orchestra per poi urlare insieme: «Io sono ancora qua!»

«Eh già!» dice facendomi le smorfie.
Riempirei di baci quel faccino fino a soffocarlo.

Passiamo un ora se non di più a cantare a squarciagola. Immagino che domani sarò senza voce, se non stasera.

Ci fermiamo nel primo autogrill che vediamo. Ormai sono le sette e una colazione ce la meritiamo.
Nico va a prendere il tutto prende io resto fuori ad aspettarlo con Spugna al guinzaglio.

Mi siedo sul tavolo e dopo poco vedo Nico con esce con la colazione e due ragazze a fianco.
Le saluta e torna da me.

«Mi hanno fermato per una foto, ancora non ci credo» dice.
«Sei bravo amore, secondo me ti seguono già in molti» dico io.
«Si, su Instagram qualcosa si smuove, ma non avrei mai pensato mi chiedessero delle foto!» continua «Ah, e a mezzanotte esce Sogni Appesi.
«Davvero?»
«Già, è una delle canzoni più importanti per me»

É emozionatissimo e come non esserlo. Lo sono anch'io per lui! So che è una canzone bellissima, me l'ha fatta sentire qualche giorno va e ci sono andata fuori di testa. Sono felice che ora può condividerla con gli altri e soprattutto adesso posso ascoltarla quando voglio.

Mangiamo la colazione: cornetti alla Nutella e panna e cappuccino. Nico ci sa fare quando si parla di mangiare, è inutile dirlo.
Poi ripartiamo, dato che siamo partiti già tardi.

Senza accorgermene mi addormento con Spugna, addosso a me, anche io addormentato.

Mi sembrano sia passati solo dieci minuti, quando invece ho dormito quasi per tutto il resto del viaggio.

«Buongiorno compagna di avventure» dice Nico notandomi sveglia «Sei stata così reattiva, mi sono divertito come un matto durante questo viaggio».
«Oddio... Scusami» dico stropicciandomi gli occhi.
«Scherzavo bimba» dice ridendo «Sei così bella quando dormi».
Mi lascia un morsetto sulla guancia giusto per farmi male. Lo colpisco sul braccio per difendermi.

Siamo al centro di Bari, lo riconosco. Mi manca stare qui. Spiega Nico dov'è casa della nonna, non è molto lontana.

«La destinazione è si trova alla sua destra» dice Nico imitando la voce del navigatore.
«Nico!» non riesco a smettere di ridere.
«Sei troppo precisa con le indicazioni, basta mi dici gira qua o di là» scherza.
Questo ragazzo riesce a farmi sorridere in ogni occasione.

Parcheggia e scendiamo. Andiamo a suonare al portone di casa e ci apre mia nonna.
«Nonna!» dico saltandogli addosso.
La amo, è una delle persone mi importanti della mia vita.
«Beatrice mia!» dice accarezzandomi i capelli.
«Bea, nonna, mi chiamo Bea!» dico ricordandogli che odio essere chiamata per il mio nome.

Le presento Niccolò. Si scambiano due baci e poi le presento Spugna.
«Sei proprio un bel ragazzo Niccolò! Io sono Teresa» dice guardandolo da cima a fondo.
Arrossisce e io scoppio a ridere.

Entriamo in casa andando contro mia madre. Sembra che non la vedo da una vita mentre è passato poco più di una settimana. Non sono abituata a stare senza di lei.

Non accoglie Nico e Spugna come ha fatto la nonna. Saluta Niccolò con la mano, chiedendo come è andato il viaggio, mentre poi chiede: «Questo?» dice indicando Spugna, sentendosi confusa.
«É mio e di Nico...» dico con un po' di timore.
«Quindi abitate insieme ora» dice aspettando risposta «A casa mia».

Non riesco a spicciare parola, semplicemente per il fatto che so di averla delusa, gli avevo promesso di non correre e mi rendo conto che invece lo sto facendo.

«Mi permetto signora» si intromette Nico, nel modo più educato possibile «Vado a trovarla ogni tanto, ma ognuno sta per casa sua».
«Capisco» dice poco credula.

Mi sento un po' in imbarazzo, quando per fortuna mia nonna caccia una delle sue buonissime torte e ci mettiamo a tavola per parlare un po', anche con mia madre.

«Allora Niccolò, cosa fai nella vita?» chiede mia nonna curiosa.
«Canto, signora, scrivo canzoni» risponde Nico.
«Oh! Ma davvero? Sai a me piace molto Venditti! Su tutte le canzoni a memoria!»
«Quanto sei bella Roma quand'è sera
Quando la luna se specchia dentro ar fontanone
E le coppiette se ne vanno via
Quanto sei bella Roma quando piove» Nic le canta un pezzo di Roma Capoccia.

Mia nonna è letteralmente impazzita, canta con lui seguendolo col battito di mani, mentre io sto morendo dal ridere. Sono felice, spero solo che mia madre lo accetti per quello che è.

«Bea, possiamo parlare un secondo?» dice alzandosi.
Annuisco seguendola. Mi porta in camera.
«Mamma, che succede?» le chiedo.

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NUOVO CAPITOLO PER VOI. 🗝️💓

Avete visto sta nonnetta? Che bella che è!

Se vi é piaciuto votate e commentate.

Buona serata a tutti!

La sua Wendy | Ultimo | #wattys2019Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora