«Siamo stati insieme per tanto tempo» restiamo entrambi in silenzio, poi continua «Sono mesi che è finita. Non era semplice, era troppo possessiva e penso l'hai notato che lo è ancora»
E come se non l'ho notato!
«Ma perché dopo tanto tempo ancora gli fai credere tutt'altro? Ieri siete stati tutto il tempo a...»
«Lo so, non mi rendo conto» mi interrompe «Non capisco se mi manca o sono semplicemente abituato a lei»Tutto questo mi sembra una follia. Fare quello che fanno per divertirsi è ridicolo. Lei sicuramente ci sta malissimo e non sta capendo nulla della loro situazione.
Arrivano i cappuccini e i cornetti. Niccolò mi guarda, aspettando probabilmente un mio pensiero a riguardo.«Senti, io credo che lei ci stia molto male...mentre a te poco importa. Voglio dire, ieri pensavo fosse la tua ragazza, lo penserebbe qualunque persona vi guardi»
Rimane di nuovo in silenzio. Fa un morso e guarda il telefono in continuazione.
«Te ne stai solo approfittando...»
«Adesso basta, stai esagerando» si alza di scatto, cerco di fermarlo, ma è inutile.Esce e accende una sigaretta.
Forse devo farmi gli affari miei a volte, ma infondo è stato lui a raccontarmi dei suoi problemi e se vuole dei pareri deve accettarli.Decido di uscire e scusarmi comunque, oggi ho fatto tante di quelle gaffe...
«Forse ti sto raccontando troppe cose»
«No, davvero, non devo intromettermi in certe cose»
«Io ti ho fatta intromettere»
Gli animi tornano al silenzio.
Si avvicina e mi dà una spallata per rompere il ghiaccio. Ha un sorriso molto bello.
«Ti va di rivederci?» sembra ha timore a chiedermelo.
Gli prendo il telefono dalle mani e gli inserisco il mio numero.
É contento e anch'io. Sono curiosa di conoscerlo. Niccolò nasconde tante cose dentro, ne sono certa.
Paga il conto e gli chiedo di portarmi a casa.Ci fermiamo con la macchina davanti il mio palazzo:«Scusami ancora per Giulia, mi farò sentire»
«Tranquillo, grazie»
Niccolò riesce a trasmettere tranquillità in quello che dice. Io che non mi fido di nessuno, so che di lui si può, anche a occhi chiusi.
«Grazie di cosa?» mi chiede.
«Che mi hai calmata»
«Mi piace il fatto che sei stata diretta nel parlare dei miei problemi»
Mi sta salutando e io non voglio che vada via. Sono stata così bene.
«Vuoi salire?» forse stavo esagerando, anche col fatto che mia mamma è a lavorare.
Per lui la domanda appare strana, anche il suo sguardo lo è.
«Ok, allora parcheggio» ha un sorrisino soddisfatto e scuote la testa.
«Cos'è quella faccia?»
«Niente, è che fino a qualche ora fa eri contraria alla mia voglia di conoscerti» parcheggia e spegne la macchina «E sto per entrare a casa tua» appoggia la mano sulla mia gamba e ride.Ha la mano molto grande, da avvolgermi quasi tutta la coscia, anche se ammetto che anch'io sono piccola.
Non sopporto le sue prese in giro.
Entriamo in casa. So che se mia mamma sapesse tutto questo mi ucciderebbe.
«Siamo soli?»
«Si, quindi?»
Si mette comodo sul divano, come se fosse a casa sua, giustamente. Accende la televisione, girando i vari canali.Vado in bagno, mi tolgo quel poco di mascara che mi sta dando fastidio e indosso dei vestiti comodi. Sembro una casalinga con questa maglia enorme e la tuta sotto, ma cosa mi importa?
Torno nel salotto, faccio finta di non notare il suo sguardo e mi siedo leggermente lontano da lui.
Lui si avvicina, invece.
Mi fa sentire in imbarazzo, comincio a sudare appena appoggia la mano sulla mia coscia.
Ha tanti tatuaggi, ora posso guardarli bene senza che indossi il giubbino. Alcuni gli sporgono dal colletto della maglia, gli altri sono sulle braccia e le mani.
«Che guardi?» chiede col suo sorriso malizioso.
«Hai tanti tatuaggi»Si toglie la maglietta e mostra prima la schiena. Poi si gira e mostra il petto.
Ha un bel fisico, nonostante è leggermente esile e non molto alto.
Ma nello stesso tempo, mi sento in imbarazzo. É forse la prima volta che vedo un ragazzo a petto nudo in casa mia, ed è anche la prima volta che impazzisco per un ragazzo così strano. Di cotte ne ho avute, ma non ho mai ricevuto attenzioni come me le sta dando lui.Mi prende la mano e la avvicina al petto. Il mio respiro diventa affannoso e lui se ne accorge: «Calmati...» mi accarezza il collo.
Mi sta facendo provare cose nuove.
Muovo leggermente la mano spostandola verso le spalle. Ha una pelle morbidissima e profuma. Profuma da morire.Scorro la mano in giù per il braccio e mi afferra la mano, incrociando le nostre dita.
Mi guarda negli occhi e non mi vergogno di essere guardata qui.
Qualcosa mi blocca. Penso a ciò che mi ha detto prima di Giulia. Con me sta solo giocando.
«Rivestiti Niccolò» dico staccando la mia mano dalla sua.Non dice nulla. Riprende la maglia e si riveste. Si alza dal divano, mentre io faccio finta di nulla. Si passa più volte le mani sul viso fino a non trattenersi più: «Posso capire cosa vuoi fare con me?»
Una domanda senza risposta, ma cosa si doveva aspettare? Lo conosco da ieri e già mi chiede cosa ho intenzione di fare.
«Non mi stai facendo capire niente!» continua, alzando la voce.
«Io...io non si che dirti, forse stai immaginando troppo...».
Mi guarda, ma il suo volto diventa grigio.
«Ti prego, dammi tempo» gli imploro.
Ritorna al sorriso. Riesce a cambiare d'umore in poco tempo.
Torna a sedere affianco a me e mentre guardiamo la TV, parliamo di noi.Lui mi fa tante domande. Sembra così interessato. Vorrei sapere anch'io qualcosa di lui, ma il tempo vola... Me ne accorgo dalla porta di casa che si spalanca. É mia madre. La sua faccia è scombussolata.
«Mamma...» mi tremano le gambe.
Niccolò mi guarda e capisce che deve andarsene: «É ora di pranzo, meglio che torno».
«Credo proprio di sì...» mia madre ha gli occhi furenti.Non mi perdonerà mai, ne sono certa, per non essere andata a scuola e aver portato un ragazzo a casa nostra, senza il suo permesso.
Nico è andato via.~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
NUOVO CAPITOLO PER VOI. 🗝️💓
La mamma é entrata proprio nel momento sbagliato! Cosa succederà tra Bea e la madre?
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La sua Wendy | Ultimo | #wattys2019
Novela JuvenilBea é costretta a trasferirsi insieme a sua madre a Roma, per questioni economiche. La protagonista incontra Niccolò, ragazzo duro come il ferro, ma più fragile di una rosa. Lei, la nota che fa uscire il capolavoro che é in lui, poeta che vive di vo...