Questa settimana è volata. É finita la scuola, ma ora tocca all'esame. Ho appena terminato l'ultimo test scritto. Ho dato il massimo. Non so ancora come siano andati tutti, ma spero sia servito tutto l'impegno che ci ho messo.
Nico è fuori ad aspettarmi, così lo raggiungo. Entro in macchina, lo bacio per salutarlo e cerco di tranquillizzarmi.
«Com'è andata amore?» mi chiede.
«Non lo so, Nico»
«Un'idea te la sarai fatta, no?»
«Si, credo che sia andato tutto abbastanza bene...»
«Sono sicuro che è così» dice stringendomi la coscia con la sua mano.Ci avviamo verso casa di Nico, i genitori ci hanno invitato a pranzo. Sento il mio telefono vibrare in tasca. Leggo il nome, è mia madre, che è curiosa di sapere come mi è andata:
«Tesoro mio» è sempre contenta di sentirmi.
«Mamma...» dico pensando all'espressione che potrebbe avere ora in viso.Mi manca da morire. Ho bisogno di vederla e staccarmi un momento dallo studio. Devo raccontargli un sacco di cose, come abbiamo sempre fatto, anche se non per telefono.
«Com'è andata?» mi chiede ansiosa.
«Credo che anche questo sia andato abbastanza bene»
«Lo sapevo, amore mio» mi manda dei baci attraverso il telefono.
«Ho bisogno di vederti, mamma» le dico, mentre sento gli occhi inumidirsi leggermente.
«Vieni a trovare me e la nonna, Bea! Quando vuoi!»È un po' che non vedo entrambe, ma avrei voluto portare anche Nico, per presentarlo anche a mamma e nonna.
«Posso portare Niccolò?» dico rivolgendo lo sguardo verso Nico.
Non è convinto di ciò che ho detto e neanche mia mamma al telefono.
«Se vuoi si, non so se c'è posto per entrambi però» mi dice la mamma.
«Per me dormire sul divano non è un problema» dico sperando non sia fastidio.A mia mamma non piace proprio Niccolò. Dopo quella mattina che lo ha ritrovato in casa, senza permesso e io non sono andata a scuola, lo ha cominciato a odiare.
Nico parcheggia, siamo arrivati. Finisco a parlare con mia mamma, decido di richiamarla più tardi per fargli sapere quando e a che ora partiamo.
«Ti va di accompagnarmi?» chiedo riferendomi a Nico.
«Non lo so Bea» dice digitando qualcosa al telefono «Lo farei, ma a tua madre non piaccio e poi dovrei mettermi sotto per le ultime cose del disco».Rimango in po' delusa, semplicemente perché vorrei che mi accompagnasse, senza andare in viaggio da sola e che si risolvesse questa cosa. Ho bisogno che lui e mia mamma vadano d'accordo.
«Va bene» dico facendomi sentire appena, uscendo dalla macchina.
«Hey» mi raggiunge, tenendomi tra le sue braccia «Non ti lascerei mai sola, penso che lo sai».
«Ma lo stai facendo» dico «Potresti collaborare e risolvere con mia madre, sai?»
«Hai ragione» ammette «Ma prima di partire devo fare una cosa».Si forma una curva sul mio viso. Nico non mi manderebbe mai da sola in viaggio e tanto meno non mi direbbe mai di no.
«Cosa devi fare?»
«Non posso dirtelo» dice prendendomi per mano, avviandoci verso il portone di casa sua.
«Per quale motivo?» dico con un minimo di nervoso.
«Perché è qualcosa per te» dice mentre infila le chiavi nella serratura.«Oh, Nico... Non impazzire, non c'è bisogno di fare niente» dico lasciandogli un bacio sulla guancia.
«Invece, ti meriti tutto».«Buongiorno!» esclamano entrambi i genitori di Nico.
Ci salutiamo, sedendoci subito a tavola dato che Anna aveva già preparato tutto.
Pollo e patate al forno. Non vedo l'ora di addentare quella delizia.«Come è andato l'esame Bea?» mi chiede Sandro.
«Credo sia andato tutto abbastanza bene»
«Dice così, ma in realtà è una secchiona» dice Nico.
Tiro un leggero schiaffo dietro il collo di Nico, mentre i genitori si fanno una risata.
«Sicuramente, meglio di non studiare, Niccolò!» dice Anna sottolineando il nome di suo figlio.É una famiglia meravigliosa. Mi sento bene con loro, mi trattano come una figlia. Sono persone disponibili e gentili. Vorrei che Nico avesse gli stessi rapporti con mia madre.
Finito di fare pranzo Nico mi porta in camera sua per farmi sentire una canzone al pianoforte.
Non posso darti più quello che chiedi
Ti dedico un sogno, ma tu non lo vedi
L'amore non esiste, ma è in quello in cui credi
E quando ti senti sola riempi la mente
Alza gli occhi nel cielo, richiuditi sempre
Tra l'eleganza delle stelleUna meraviglia di canzone. Il suono del pianoforte e la sua voce, sono un mix perfetto. Starei le ore ad ascoltarlo.
«Sei la poesia in persona» dico.
«Onestamente» dice facendo una faccia buffa.
É bello sempre, anche quando fa lo stupido.
Lo riempo di baci ovunque, finché non gli arriva una chiamata.«Sei fuori?» dice al telefono «Okay, arrivo».
Chiude il telefono, prende il giubbino anche se fa un caldo da morire.
«Rimani qui» dice indicando di sedermi sul letto.
«Chi era, Nico?»
Non riesco ad avere una sua risposta dato che è già uscito.Mi preoccupo quando fa così, improvvisamente, senza spiegazioni, ma resto seduta come dice.
«Mio dio! É così tenero!» sento Anna dal salotto.
Dopo neanche cinque minuti torna, con le mani dietro le braccia.Mi sorride.
«Che hai lì dietro?» dico incuriosita, tentando di alzarmi.
«Rimani li!» alza leggermente la voce.
Obbedisco.
«Chiudi gli occhi».
Sento un rumore sconosciuto, che mi porta ad aprire gli occhi di colpo, ma con una mano me li copre, facendomi vedere buio.Sento qualcosa sopra le mie gambe, si muove. Mi toglie la mano dagli occhi.
Non ci posso credere. É un cucciolo di labrador, bianco. All'inizio ho l'istinto di togliere le mani, non so perché, non ho mai tenuto in mano un cane così piccolo.«Amore...» non so cosa dire.
«É tuo» afferma.
Lo guardo negli occhi. Pensavo fosse per lui. Non so quanto essere entusiasta, dato che credevo avesse capito anche da solo, che non ho le possibilità di tenerlo e mia madre mi manda a malapena i soldi per le bollette di casa.«Vorrei tanto, Nico, ma sai anche tu che non ho le condizioni adatte ora» dico.
«Ci penso io, in tutto, lo sai»
«Nico, non puoi fare tutto questo, non posso accettarlo»Il cucciolo si aggrappa alla mia maglietta. É così tenero.
«Non puoi lasciarlo così, guardalo» dice avvicinandosi al musetto del cane, facendo una faccia dolce.
«Nico...» dico ridendo leggermente.~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~
NUOVO CAPITOLO PER VOI. 🗝️💓
Ragazze non potevo non aggiungere Spugna nella storia😍
Spero mi dia piaciuta la new entry,😍Se vi é piaciuto votate e commentate.
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La sua Wendy | Ultimo | #wattys2019
Ficção AdolescenteBea é costretta a trasferirsi insieme a sua madre a Roma, per questioni economiche. La protagonista incontra Niccolò, ragazzo duro come il ferro, ma più fragile di una rosa. Lei, la nota che fa uscire il capolavoro che é in lui, poeta che vive di vo...