Capitolo 11

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Seguo Alycia in silenzio fino al piano di sopra, dopo che lei ha pagato una camera e preso le chiavi. Sarà nostra per tutta la notte. Non so neanche perché ho accettato, forse non avrei dovuto, in fondo non la conosco, però è stato molto istintivo. Apre la porta e noto che c'è un letto matrimoniale circolare, in posizione rialzata rispetto alla stanza. È tutto molto lussuoso. Le luci sono violacee e fioche. L'arredamento e tutto sul beige e bianco. Chiudiamo la porta alle nostre spalle dopo che lei appende alla maniglia il cartello di non disturbare. Mi siedo sul letto e la guardo mentre si dirige verso il frigo per estrarre una bottiglia di vino bianco. Prende due calici posizionati sul mobile di fronte al letto e li riempie, poi si accende una sigaretta. Mi porge il bicchiere e inizia a sorseggiare il suo vino mentre la sigaretta emana fumo tra le sue dita. Mi guarda. Intensamente. Non so cosa fare e la guardo di rimando. È meravigliosamente bella.

"Perché mi guardi così?" - le chiedo dando voce ai miei pensieri.

"Perché mi fai impazzire."

Arrossisco.

"Dio se mi fai impazzire." - a questo punto posa il suo vino e spegne la sigaretta quasi intatta nel posacenere. Si avvicina maliziosamente a me e prende il mio calice di vino, posandolo affianco al suo.

"Che fai? Prima me lo riempi e poi non vuoi farmelo bere?"

"Ci sara tempo per il vino. Sta' zitta."

La sua voce risuona come un ordine. Si avvicina sempre di più. Sento il suo respiro sul collo e subito dopo la sua lingua che lo percorre piano. Cerco di non farmi scappare gemiti ma fallisco. Appena le sue labbra si posano sul mio collo il mio "mhh" lascia intendere tutto e fa si che lei diventi sempre più eccitata. Mi spinge piano sul letto e poi gattona su di me in maniera forse troppo sensuale. Mi sento un fuoco. Mi bacia con passione mentre io rimango ancora lì ferma, sotto di lei, come uno stoccafisso. Mi vergogno troppo.

"Non ti piace?" - mi chiede.

"No, no, certo che mi piace. Ma.... ecco... insomma... è strano." - cerco di spiegarle a fatica.

"Ho capito. Non sei mai andata a letto con una donna."

Le rispondo scuotendo la testa.

"Mh, capisco. Beh non c'è problema, per questo ci sono io." - mi sorride. Dio quanto è bella. Non riesco a smettere di guardarla trasognata.

"Su di me puoi sfogare ogni tua fantasia, Eliza."

Dopo quelle parole divento più sicura di me, la prendo per la canotta e l'attiro sulle mie labbra.  Il mio bacio è audace, sicuro, passionale. Le mordo il labbro, lo succhio e lei già così geme nella mia bocca.

"Mh, ora si che ragioniamo." - dice, più a se' stessa che a me. Mi prende le mani e me le blocca sulla testa. Mi tempesta di baci ovunque. Mi lecca il collo, lo succhia, scende sul décolleté e risale. Alterna baci casti a baci vogliosi e pieni di passione. Mi fa impazzire. Poi si alza e si toglie la canotta. È nuda, ovviamente niente reggiseno e la vista è fin troppo eccitante. Poi mi aiuta a togliere il top e con sua sorpresa, nota che anche io non indosso il reggiseno. Subito dopo avermi scrutata si fionda sul mio prosperoso seno e inizia a giocare con i miei capezzoli. Li stuzzica con la lingua, con le dita, poi li morde ogni tanto e poi di nuovo lì succhia. Gemo ad ogni suo tocco. Dei gravi e sonori "ahh" escono dalla mia bocca. Sento il mio basso ventre in fiamme. Sto bramando il suo tocco. Scende sulla mia pancia e ci lascia piccoli baci e piccoli succhiotti qua e là. Sono avvinghiata a lei, le mie unghie le graffiano piano la schiena e a lei sembra piacerle particolarmente. Poi la sua mano si infila sotto la mia gonna e le sue dita adesso toccano la mia intimità facendomi sussultare di piacere mentre roteo gli occhi verso l'alto, estasiata. Gioca da sopra le mutandine con il mio fiore, poi prende la mia mano e la posa sul suo seno, chiedendomi di stuzzicarla. E lo faccio con le dita, mentre lei geme al contatto. I suoi capezzoli diventano turgidi mentre io sono sempre più un fiume in piena.

"Mh come sei bagnata." - mi sussurra nell'orecchio mentre scende di nuovo sul mio seno per torturarlo. Mentre è di nuovo alle prese con il mio capezzolo, con le dita sposta l'elastico delle mie mutandine e tocca il mio fiore adesso completamente nudo e umido. Mi penetra piano con un dito.

"Dimmi se ti faccio male." - mi dice, premurosa. I miei occhi le danno il permesso e infila dentro di me il secondo dito, dando il via a numerose spinte.

"Ah, Alycia. Mh. Si non ti fermare." - le dico ormai in preda al piacere più estremo. Mi sono totalmente abbandonata a lei.

Adesso però esce e..... si lecca le dita. Assapora i miei umori e questa cosa mi manda letteralmente in tilt.

"Mhh, Eliza, come sei buona."

A questo punto sfila via la mia gonna seguita dalle mie mutande e rimango totalmente nuda sotto di lei. Le sbottono gli short improvvisamente e lei sembra essere sorpresa della mia audacia. Lascio che lei si tolga i pantaloncini.

"Anche quella." - le ordino indicando le sue mutandine di pizzo.

"Mh, mi piace questo tuo essere autoritaria." - le sfila via immediatamente, buttandole via dopo averle fatte roteare un po' in aria. Quanto è porca, riesco solo a pensare, me la sbatterei in ogni angolo di questa stanza.

Adesso ho preso coraggio e infilo la mia mano tra le sue gambe. La sento bagnata e vogliosa di me. Le massaggio il clitoride e lei assapora quel momento chiudendo gli occhi e ansimando, poi, entro nella sua apertura con due dita facendole sfuggire un gemito abbastanza forte. Roteo le mie dita dentro di lei mentre si aiuta con movimenti sicuri di bacino. Mi sta letteralmente sopra le dita e me le cavalca. Poi riapre gli occhi e torna su di me, stavolta però scende e arriva in mezzo alle mie gambe con la bocca. Sento il suo respiro caldo sulla mia intimità e sento che sto per venire solo all'idea di ciò che sta per fare. Non finisco di pensarlo che mi penetra con la lingua più volte, poi esce, succhia le mie labbra e lecca velocemente il clitoride, poi, gioca con la lingua solo con esso mente mi penetra, riuscendo a farmi entrare dentro tre dita. Si muove a ritmo lento e poi prende velocità. Sento la mia parete stringersi sulle sue dita e l'orgasmo arrivare sempre più nitido.

"Ah, Alycia, sto per venire, AH, si, dio come sei brava, cazzo. SI, AHHHH." - urlo finalmente di piacere mentre il mio orgasmo le inonda la bocca e le scorre sulle dita. Poi esce da me e si abbandona sul mio petto. Cerco di riprender fiato e poi inverto i ruoli. Ho troppa voglia di lei, di toccarla e baciarla ovunque. Quindi mi metto su di lei e lascio che la mia intimità completamente fradicia si strusci sulla sua coscia. Mi guarda intensamente ed io non interrompo il contatto visivo mentre faccio ciò. Le stuzzico i capezzoli con le dita e poi decido di usare la lingua. Scendo giù e la penetro con le dita mentre la mia lingua si posa sul suo clitoride. Non avevo mai fatto una cosa simile eppure mi sento sicura di me come se questa non fosse la prima volta ed in più ho una gran voglia di farla godere. La mia lingua si muove veloce sulla sua intimità mentre le mani seguono il loro movimento. La sento stringersi sulle mie dita.

"Ah, Eliza, cazzo."

Urla di piacere. Sento che sta per venire ed io mi sento di nuovo eccitata al massimo. Altre spinte fin quando non butta la testa indietro e urla il mio nome, mentre i suoi umori mi riempiono la bocca e le dita. Mi stendo su di lei lasciandole prima un casto bacio sulle labbra. Con un respiro ancora in affanno, lasciamo che i nostri corpi si tocchino ancora ed ancora, quella notte.

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