Capitolo 31

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Alycia pov

Fisso lo schermo del telefono per interminabili minuti. E ora cosa faccio? Devo risponderle? Forse è meglio lasciar cadere la cosa così, anche se non si tratta di un messaggio qualsiasi.
Lei mi sta dicendo che mi ama. Lei ama me. Allora perché sta con Niylah? Perchè ha rifiutato di ascoltarmi, di aiutarmi, quando l'ho chiamata? Perché si è allontanata da me? So che sono stata io a respingerla più volte e poi a cercare di rimediare, ma non ho agito in questo modo volutamente. Vorrei tanto poterle chiedere tutte queste cose, ma non sarebbe giusto rispondere così a quel messaggio. Lei ha aperto il suo cuore a me, si è dichiarata una seconda volta, con la sola differenza che adesso è davvero palese. Ma cosa risponderle? Che la amo? No. Perché non so se la amo. Stanotte sono stata con Costia, ho ritrovato con lei la complicità. Amo Eliza? La amo ancora?

La risposta adesso è più vicina ad un no. Posso però spezzarle il cuore per l'ennesima volta? No. Non posso fare neanche questo, lei non lo merita. Decido, quindi, di non rispondere.
Rivolgo uno sguardo a Costia, che dorme e non si è accorta di nulla. Poso il telefono e mi accoccolo vicino a lei, abbracciandola da dietro. Morfeo, a questo punto, mi riprende nuovamente tra le sue braccia.
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Eliza pov

Stamattina avrò una delle ultime lezioni con Alycia, prima di dover dare il suo esame. Non so se l'anno prossimo rimarrà qui, non so nulla, ma so che mi mancherà tanto, se dovesse andar via. Ieri le ho scritto che la amo. Stamattina me ne sono pentita. Il mio messaggio, affiancato dalla doppia spunta blu, segno che è stato visualizzato, mi tormenta. Sono entrata nella sua chat forse già dieci volte, rileggo l'ora della visualizzazione e penso che forse, essendo tardi, non aveva la lucidità per rispondermi a dovere. Mi cullo sopra questo piccolo filo di speranza, anche se una parte del mio cervello mi dice "lei non ti ama più", o peggio "non ti ha mai amata."

Cosa devo fare con Niylah? Il mio cuore dice una sola cosa: "lasciala". Si, perché io amo Alycia, sarebbe stupido continuare con Niylah. Lei mi piace, mi intriga, ma il mio cuore è di un'altra e anche se cerco di mascherarlo, purtroppo è la verità. Decido quindi di chiamare Niylah e dirle di vederci per pranzo: le parlerò. Digito il suo numero e porto la cornetta all'orecchio.

"Pronto? Tesoro dimmi."

"Dobbiamo parlare Niylah." - le dico a bruciapelo.

"È successo qualcosa?" - mi chiede. Sento la sua voce preoccupata.

"Ti prego non fare domande. Vediamoci per pranzo."

"Mh, va bene, ci vediamo per l'una allora. Ma dimmi solo se stai bene Eliza, ti prego. Dimmi solo questo."

"Sto bene. A dopo." - riattacco. Inspiro ed espiro lentamente per calmarmi. Butto fuori tutta l'aria che ho nei polmoni.

Sobbalzo nell'udire una voce.

"Eli, va tutto bene? Sei scesa prima stamattina" - incrocio Linz mentre cammino per andare nella mia solita aula.

"Ti spiegherò dopo Lindsey, non ho voglia di parlarne adesso." - mi giro ed entro in classe senza darle la possibilità di rispondermi.

Mi siedo al mio solito posto. Ma stamattina sono silenziosa. Sto zitta, nel mio angolino, ad estraniarmi dal mondo circostante. Quando lei entra il mio cuore sembra bloccarsi per qualche secondo, per poi riprendere a battere.

Alycia, in tutto il suo splendore, arriva con passo lento e cadenzato, saluta tutti. È raggiante.

Sarà l'effetto del mio messaggio?

Allora perché non mi ha risposto?

Le solite domande che da ieri notte mi tormentano, continuano a farsi spazio nella mia mente. Lei mi rivolge uno sguardo, mi sorride. Provo a ricambiare goffamente, ma sento che qualcosa non va. Non è più il solito sguardo che lei mi rivolgeva. Non è più quello sguardo lussurioso, a tratti quasi triste data l'impossibilità di prendermi e farmi sua davanti a tutti, a tratti dolce, amorevole, preoccupato. È semplicemente uno sguardo privo di ogni emozione, distaccato. In esso leggo solo un senso di profondo rispetto verso una sua alunna.

Sono diventata una sua alunna? Sono come gli altri? Da quando?

Chino la testa e la prendo tra le mani.

"Signorina Taylor, non si sente bene?" - mi chiede lei.

"Sto bene, ho solo un po' di mal di testa."

"Vuole uscire a prendere una boccata d'aria? Se  non sta bene può tornare nel suo dormitorio. Prenda qualcosa e si riposi." - mi risponde premurosa.

"No, professoressa, davvero, sto bene."

Lei fa spallucce, poi annuisce ed inizia la sua lezione.
....
..
.
Due ore dopo
...
..
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"Bene ragazzi domani sarà l'ultima lezione. Mi raccomando, se avete dubbi non esitate a rivolgervi a me, sono qui per questo. Le date d'esame verranno poste in bacheca al termine di tutte le lezioni. Vi auguro una buona giornata, potete andare...."

Istintivamente mi alzo per prima e il mio sguardo rimane fisso su di lei.

"...Tutti." - continua la frase di prima.

Volevo avere una conferma, speravo mi avesse fatto un cenno, come per dire "rimani. Speravo mi avesse trattenuta in qualche modo. Abbasso la testa, prendo le mie cose e vado via. La sua voce, le sue mani, stavolta non mi fermano, ma mi lasciano andare, indifferenti.
Non mi vuole più.
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Alycia pov

Sono esausta, oggi la lezione è stata davvero pesante da sostenere, dati gli sguardi di Eliza. Mi ha squadrata tutto il tempo. Spero abbia capito la mia risposta semplicemente guardandomi.
Prendo tutta la mia roba e mi incammino fuori. Costia mi si para davanti.

"Ciao amore." - mi bacia castamente, ma davanti a tutti.

"Mh ciao." - le dico, vogliosa di averla di nuovo su di me.

"Com'è andata la lezione?"

"Oh bene, adesso mangio qualcosa e vado a riposarmi, va bene?"

"Certo tesoro, fa quel che vuoi, ci vediamo più tardi, voglio ripetere ciò che abbiamo fatto ieri notte." - ammicca ed io sento tutte le sue vibrazioni sul mio corpo. Annuisco solamente ma i miei occhi parlano.
Continuo a camminare per arrivare alla meta. Ho bisogno di un po' di tregua.
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Eliza pov

"Niylah io sono qui davanti, dove sei?"

"Eccomi, non mi vedi?"

"Ehm no."

"Davanti a te. Sto alzando la mano."

Rivolgo lo sguardo di fronte a me e la vedo che mi fa cenno. Attacco e l'aspetto. Prendo un respiro profondo.

"Ehi, sei splendida." - Si avvicina e fa per darmi un bacio, ma io mi giro, così quest'ultimo mi finisce sulla guancia. Lei rimane interdetta, ma non ho scelta, non posso continuare a prenderla in giro.

"Sediamoci." - le dico freddamente. Poi ordiniamo subito il pranzo.

"Allora Eli, si può sapere cosa ti prende?" - mi chiede tenendomi entrambe le mani.

"Niylah, te la faccio breve: non posso stare con te. Amo Alycia, non riesco a dimenticarla, non ce la faccio, tu mi piaci ma.... ecco... non abbastanza. Sono stanca di fingere, di ferirmi e di ferirti." - le dico tutto d'un fiato, il mio cuore batte all'impazzata. Lo sento pulsare nelle mie orecchie e il fastidio che provo per questo è nitido sul mio viso. Niylah mi lascia immediatamente le mani. Mi guarda con gelo. Solo questo. Poi si alza e va via, senza dirmi una parola.

"Non volevo farti del male! Se puoi perdonami." - urlo alla sua schiena. La gente nel pub istantaneamente si gira e ci guarda. La sento pronunciare flebilmente un "fa a farti fottere."

Chiunque può aver capito, adesso, il mio talento nel fottermi la vita. Già, è vero, sono bravissima ad autosabotare la mia stessa esistenza.

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