Capitolo 8

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Sono a lezione e sto ascoltando le parole di Alycia cercando di non deconcentrarmi e imbambolarmi sulle sue labbra carnose e sul suo corpo mozzafiato. Non riesco a credere che mi abbia detto quella cosa prima, mentre firmavo. Forse me lo sono solamente immaginato. Si, probabilmente è solo frutto della mia fantasia. Ma com'è possibile che questa donna mi abbia presa così tanto? Non la conosco, non so nulla di lei e in più è la mia professoressa adesso. Mi accorgo che in questo preciso istante ho distolto l'attenzione alla lezione e mi maledico internamente quando "la prof" mi chiama.

"Signorina Taylor, la vedo sovrappensiero. Non le chiedo a cosa sta pensando. Le chiedo solo di fare attenzione. Non perché ci sono io, l'esame sarà più semplice."

Porca zozza, è tosta.
Meno male che non mi ha chiesto a cosa pensavo. La mia coscienza si fa una risata.

"Mi scusi professoressa." - riesco a dire. Mi rivolge un sorriso e continua.

"Bene, voglio riportarla all'attenzione con una domanda. So che lei è una studentessa brillante. Mi sa dire dove hanno luogo i meccanismi di selezione positiva dei linfociti T?"

"Beh, i linfociti T vengono chiamati in tal maniera proprio perché maturano nel timo a partire di timociti."

"Molto bene. Non le chiedo la zona precisa del timo, se corticale o midollare perché ci arriveremo. Ma vedo che è comunque preparata nonostante la sua disattenzione. Un ultima domanda. Mi sa spiegare brevemente cosa sono questi linfociti T? Lo anticipi lei alla classe."

"I linfociti T sono un gruppo di leucociti appartenenti alla famiglia dei linfociti. Giocano un ruolo centrale nella immunità cellulo-mediata e sono distinti dagli altri linfociti, quali i linfociti B e le cellule natural killer per la presenza di uno specifico recettore presente sulla loro superficie chiamato recettore delle cellule T o T cell receptor."

"Eccellente. Quindi continuiamo la spiegazione da qui. Come avete capito I linfociti T.............."

Non avevo dubbi sul fatto che sono la migliore, ma detto da lei ha tutto un gusto molto particolare.
Un'ora passa velocemente mentre prendo appunti, appagata dai complimenti della prof. Mi fa strano chiamarla prof, è una ragazza così giovane, la vedo più come una mia pari e non come un mio superiore. Ed io che pensavo di sedurla. Stupida che non sono altro. Non ci potrà mai essere nulla tra di noi, oltre ad un rapporto formale e professionale. Le ore di lezione finiscono ed io raccolgo le mie cose e mi avvio verso la porta quando sento di nuovo la sua voce.

"Signorina Taylor"

Mi giro. Ma cosa vuole da me, oddio.

"Si?"

"Ha due minuti per me? Vorrei mostrarle una cosa e fare con lei quattro chiacchiere. Vuole seguirmi in biblioteca?"

Annuisco semplicemente ma dentro di me sento che sto per avere un mancamento. Nella mia testa frullano mille pensieri.

"Ely non vieni?" - Bob richiama la mia attenzione, non avendo sentito la prof che mi chiamava.

"No Bob, devo andare con...." - la indico con il dito. Ma cosa fai Eliza, improvvisamente non sai neanche più come chiamarla? Che cazzo. Spero non mi abbia sentita, cosa improbabile perché ho urlato abbastanza dato che Bob non era chissà quanto vicino a me.

"Signor Morley non si preoccupi, le rubo la sua ragazza solo per qualche minuto. Vorrei mostrarle un libro molto interessante sul quale studiare. Sa, credo che lei sia molto promettente. È fortunato." - esclama lei senza un briciolo di imbarazzo. Io divento praticamente viola e Bob non riesce a smentire il fatto di NON essere il mio ragazzo. L'unica cosa che fa è balbettare un si fra i denti per poi andare via insieme a Jasper.

Adesso siamo sole, lei ha finito di mettere in ordine le sue cose ed esce dall'aula con me al seguito senza dire mezza parola. Ci incamminiamo silenziose verso la biblioteca, poi finalmente parla. Mi stava imbarazzando davvero troppo quel silenzio.

"Allora, Eliza, posso chiamarti cosi?"

"Come preferisce, ehm, professoressa."

"Puoi chiamarmi Alycia. L'importante è che non te lo fai scappare a lezione." - si gira verso di me facendomi l'occhiolino. Ma vuole essere mia amica o cosa?

"Non mi sembra il caso di essere così informali, è comunque un mio superiore."

"Oh su forza non farti scrupoli. Sai sei molto rigida, forse ti preferisco ubriaca." - LO HA DETTO VERAMENTE? STO SOGNANDO INSOMMA.

Rimango in silenzio senza spiccicare parola e divento bordeaux. Ma che cazzo.

"Vieni, ti faccio vedere una cosa."

Mi prende per mano e mi porta dietro uno scaffale dove mi bacia appassionatamente. Io non posso fare altro che ricambiare il bacio. Mi piace, è così sexy questa donna. Divento audace e le infilo una mano sotto la gonna. Lei geme e.....
.
..
...
"DRIIIIIN DRIIIIIIN"

"MA CHE CAZZO È SUCCESSO" - mi sveglio di soprassalto. Ho sognato tutto? Sembrava così vero. Cazzo. Credo di essermi bagnata.

"Ely ma che cazzo urli alle sette di mattina. E cambia la suoneria di questa sveglia, merda ho preso un colpo." - esclama Linz.

"Buongiorno anche a voi ragazze" - dice di rimando Marie notando l'atmosfera già particolarmente tesa. Eh già. La luna storta del martedì mattina. Linz ricambia il buongiorno.

"Linz, ho sognato che mi stavo per scopare la prof di immunologia."

Prima di ributtarmi sul letto, la cosa che noto è la bocca aperta di Linz seguita dagli occhi sgranati di Marie.

"COSAAAAAAA?"

Classroom 69Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora