Capitolo 26

1.4K 85 4
                                    

Eliza pov

"Eliza ma sei sicura? Probabilmente era ubriaca, che ne sai." - Linz è un po' restìa dopo ciò che le ho chiesto di fare. Crede che io stia esagerando.

"Si Linz sono sicura, sta succedendo qualcosa. È tornata Costia ed è improvvisamente tutto cambiato, capisci? Lei era felice, era innamorata di me, poi ha iniziato a comportarsi stranamente, mi ha lasciata e adesso ha compiuto due passi per chiedermi aiuto tra le righe. Qualcosa non va. Dobbiamo scoprirlo Linz, ti prego."

"Eli so che sei preoccupata ma..... davvero, non voglio che tu possa correre qualche pericolo." - mi prende le mani e cerca di farmi ravvedere.

"Per favore Linz non cercare di convincermi, il mio sesto senso dice che qualcosa non va. Per favore te lo chiedo di nuovo. Chiama Nyko."

"Ma cosa gli dico! Poi come facciamo? Lui non è mai stato qui, capiranno che è una persona estranea, non può infiltrarsi lo sai!"

"Non gli chiederò di infiltrarsi, ma lui deve aiutarmi in qualche modo."

"Eli ti prego. Non puoi semplicemente levartela dalla testa e pensare a Niylah? Stai con lei ora."

"Lo so, ma Alycia mi ha chiesto aiuto, lo so, è in pericolo e devo salvarla, devo Linz. Cosa faresti al posto mio se dall'altra parte ci fosse Anya?"

Lei rimane in silenzio. Adesso l'ho messa a tacere e forse si è finalmente convinta. Mi aiuterà, ne sono certa. È Lindsey, è la mia migliore amica.

"Chiamerò Nyko adesso."

"Oh grazie grazie grazie Linz!" - le strigo le braccia intorno al collo e le stampo un bacio sulla guancia. Lei ridacchia e prende il telefono. Digita il numero di Nyko che è risponde relativamente subito. Linz sembra felice di parlare con lui, nonostante i trascorsi, devo dire che sono rimasti in ottimi rapporti. Parla in maniera concitata e gli spiega la situazione, poi riattacca.

"Cos'ha detto?" - sgrano gli occhi per rendermi conto che sia tutto vero.

"Ci aiuterà." - mi dice lei - "stasera dobbiamo vederci con lui, ci vediamo in un pub a Londra. Cosa intendi fare con Niylah?"

"Per adesso non le dirò niente. Prima vedrò come si mettono le cose."

"Va bene. Io sarò al tuo fianco."

"Grazie Linz, grazie."
______
Alycia pov

Apro gli occhi e il vomito mi arriva fino in gola. Corro in bagno e butto fuori tutto ciò che ho mangiato e bevuto ieri sera. Mi sento male, ho i postumi di una sbronza colossale nonostante io non abbia bevuto chissà quanto. Non mi ero mai ubriacata a tal punto, e il fatto che l'abbia fatto proprio ieri sera mi rende davvero preoccupata. Non sopporto la luce, ho lo stomaco sotto sopra e la testa mi fa un male cane. Credo proprio di aver bisogno di riposo e di prendere un antidolorifico. Non potrò mai sostenere la mia lezione oggi. Costia non c'è per fortuna. Mi viene in mente di chiamare Eliza ma dopo l'ultima conversazione ho il terrore di digitare di nuovo il suo numero, quindi mi tolgo quell'idea balorda dalla testa, chiamo chi di dovere per prendere un giorno di malattia, prendo la medicina e mi butto di nuovo sul letto, crollando nuovamente in un profondo sonno.
______
Eliza pov

Siamo arrivate a Londra. Nyko è davanti al pub che ci aspetta. Saluta Linz baciandola sulle guance e si presenta a me porgendomi la mano. Gli sorrido, è un ragazzo prestante, capelli neri, barba dello stesso colore, sistemata a dovere nonostante la sua lunghezza. Si incammina all'interno del pub e noi lo seguiamo.

"Non male per essere il tuo ex." - sussurro nell'orecchio di Linz e lei di rimando mi tira una gomitata. Ridacchio e lei mi guarda storto.

Ci sediamo e ordiniamo tre birre, poi ci mettiamo a lavoro.

"Bene Eliza, posso chiamarti così?"

"Certo, non servono formalità."

"Benissimo. Devi raccontarmi tutto quello che è successo."

"Certo. Beh partiamo da zero........"
...
..
.
Gli ho raccontato tutto, anche troppo, a volte infatti la mia faccia è diventata viola dalla vergogna ma lui non si è fatto problemi e mi ha rassicurata.

"Bene, quindi tu credi ci sia qualcosa sotto perché il comportamento di Alycia ti è risultato strano. Non è possibile che sia lei semplicemente un po' insicura su ciò che vuole?" - mi chiede, e la domanda mi irrita perché penso che stia sottovalutando il problema.

"Senti, so che può sembrare che io sia una pazza paranoica e che lei sia una stronza egoista, ma non è così. Capisco quando le cose vanno male."

"Va bene, stai tranquilla, scusami se ti sei sentita offesa. Ti aiuterò puoi starne certa. Per prima cosa devi però essere mia complice. Mi hai detto che questa Costia ha acquisito una posizione privilegiata nell'università?" - annuisco. Poi lui continua:

"Allora devi trovare il modo di andare nel suo ufficio con qualche scusa e piazzare sotto la sua scrivania una piccola radiolina che registra ogni cosa. Pensi di riuscirci?"

"Puoi starne certo!"

Classroom 69Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora