Betty

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Continuavo a ripetermi che avrei potuto sopportare le cose ancora per un anno, poi tutto sarebbe finito e sarei potuta essere finalmente me stessa. Ma già il primo giorno i ragazzi di prima hanno cominciato a evitarmi come la peste. Non era un buon segno. Voleva dire che stavano iniziando a capire che ero lesbica. E anche se mi aiutava l'averlo detto a qualcuno appena trasferito da New York, che era anche la figlia di Louise Sparkle, mi faceva star male. Il fatto era che non volevo minacciare nessuno, ero troppo debole per combattere contro gli omofobi che governavano la scuola, ma che ci potevo fare?
"Cugina, dovresti stare in compagnia degli uomini e di persone più educate."
Mio cugino è sempre stato così, mia zia era tutto il suo mondo per lui. Il suo omicidio aveva distrutto la famiglia Cordero, e il padre di Rick non è stato più in grado di occuparsi di lui. La prigione ne era la dimostrazione. Io non ho mai creduto alla balla del marito violento che aveva ucciso la madre di Rick, quella coppia si amava davvero. E mai il padre avrebbe potuto fare una cosa del genere a sua madre. Forse era stato qualcun'altro, ma chi?
"Tu invece dovresti essere più normale."
"Lo sai che dovevo saldare un debito."
Poi mi stufai.
"Perché non vai dalla polizia e la facciamo finita?"
"Scherzi!? Hernandez ha contatti con il governo e potrebbe crearmi in poco tempo una fedina penale sporca di crimini che non ho mai commesso, e nessuno può fare niente."
Dopo di ciò, non sapevo più che cosa dire. Mio zio aveva iniziato a entrare nei circoli della droga dopo la morte della moglie, poi aveva iniziato ad accumulare debiti finché non aveva avuto paura di essere ucciso. E tutto questo sotto gli occhi del figlio, a cui gli aveva intimato di non dire niente a nessuno.
Rick andava a trovarlo in prigione una volta al mese, da quando aveva confessato i nomi e il suo sbaglio. Secondo Pablo Hernandez, il capo del circolo, il padre aveva un debito con lui di 5.000 euro. Ora ne mancavano solo 200, e per Rick non erano stati facili da guadagnare, con il lavoro part-time al fast food.
"Comunque volevo dirti che Kylie non rivelerà il mio segreto."
"Kylie? È così che si chiama?"
Il cappuccio di nuovo in testa, pronto per andare al fast food.
"È di New York, l'ho messa già in guardia su chi deve evitare e su chi si può fidare."
"Spero che se la cavi. È omosessuale?"
"No."
"Ah, bene. Perché ne sarei rimasto deluso."

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