Pablo....fortifica

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Non mi era mai piaciuto stare al centro dell'attenzione.
Da ragazzo, mi piaceva stare in biblioteca tutto il tempo che volevo perché era più facile nascondersi che affrontare la mia popolarità e il disprezzo che i bulli nutrivano nei miei confronti.
Eppure, in questi ultimi vent'anni, non mi sono mai pentito di aver iniziato a fare il 'vigilante' in un bunker sotto la vecchia casa della mia famiglia. Anche perché se non lo avessi fatto, non sarei mai venuto a scoprire che il vero nemico si nascondeva tra di noi.
Ma lo sapete che cosa fa davvero ridere? È che neanche lui lo sapeva. Ma se ne era reso conto solo quando aveva commesso il suo primo omicidio.
Da quando mio fratello Juan è morto, il suo assassino doveva essere fuggito ed era stato davvero bravo a farlo.
Negli anni successivi (quando altri due membri della squadra erano scomparsi, uno era sparito e l'altro era morto), io e Castle avevamo cominciato a lavorare in segreto.
Lui aveva un amico nella polizia, quindi non era stato difficile trovare il referto sull'autopsia di mio fratello.
Secondo il medico legale, non era stato l'incendio a ucciderlo.
La prima volta che avevo letto quella frase ero rimasto scioccato: mio fratello era rimasto in quella casa ed era bruciato insieme ai miei genitori. Ma nonostante quello che pensavo, il referto non mentiva e il medico legale non solo era uno affidabile, ma aveva perfino fatto il test del DNA tre volte per accertarsi che la causa della morte della vittima era stata per avvelenamento da belladonna.
Io sapevo che la mia famiglia era crudele per colpa di mia sorella e mia madre, ma perché prendersela con Juan? Un'anima buona e gentile, l'unica persona che era perfetta nella mia famiglia terribile (a suo modo).
E così io e Castle abbiamo indagato, ed eravamo arrivati alla conclusione che Juan non era il vero bersaglio, mio fratello era stato la vittima di una guerra interna di cui nessuno era a conoscenza, se non il suo killer.
O forse neanche lui, finché non era stato appiccato il fuoco.
Per tutto questo tempo, avevo creduto che la morte di gran parte della mia famiglia era stata un incidente, ma ora so che non era così.
Qualcuno aveva ucciso Juan per errore e aveva appiccato l'incendio per insabbiare l'accaduto, e ci sarebbe riuscito se non fosse stato per mia sorella.
Era stato poco tempo fa. Mia sorella mi aveva raccontato una storia che nessuno dei membri della squadra sapeva: lei era innamorata di Mercedes, ma non poteva dirlo a nessuno perché non era affatto libera.

Nella mia famiglia non esistevano i segreti. Tutti sapevano tutto, anche i segreti più oscuri di ogni membro della famiglia.
Per alcuni era un bene, per altri era un male.
Un giorno avevo visto mia sorella piangere, c'ero solo io in casa perché era domenica: i miei genitori erano fuori per la solita cena con possibili amici con molte ricchezze e molte conoscenze in politica, Juan era andato a vedere una partita di calcio dove la ragazza che gli piaceva faceva l'attaccante.
PS. Ancora non si era dichiarato perché lei era anche una sua amica da tanto tempo, quindi non voleva che il loro rapporto si rovinasse.
Lei pensava di essere sola e che nessuno l'avrebbe vista, ma si sbagliava. Quando entrai nella sua stanza, lei so asciugò subito le lacrime. Era un atteggiamento che adottava molto spesso.
A scuola, non era un mistero, molti avevano le idee molto chiare su di lei, ma nessuno si era reso conto che la sua era solo una maschera che usava per la maggior parte del tempo.
Ma ancora non sapevo che niente mi avrebbe potuto prepare per accogliere il suo più grande segreto.
"Credo di essere lesbica.", mi aveva detto.

Non vi racconterò i dettagli ma sappiate solo che mia madre la minacciava ogni giorno, se lei non avesse mostrato o rivelato di essere lesbica allora non le sarebbe successo niente. E così fece mia sorella.
Ma tutto cambiò quando Mercedes era entrata davvero nella sua vita.
Era successo poco dopo che il team si era formato: io ero l'unico ad aver notato il modo in cui Wanda guardava Mercedes, e viceversa.
Ma sapevo che tra loro due non sarebbe durata, c'era troppa storia tra loro due: odio, segreti, mondi diversi.
Insomma avete capito.
Era una possibile bozza per una storia d'amore impossibile, ma la differenza dalle altre era che in questa storia non c'era un lieto fine.
Una sera, una delle due ragazze si era  finalmente decisa a buttarsi. Mercedes aveva baciato mia sorella, ma Wanda aveva reagito diversamente.
Solo ora avevo capito che era stata la paura a farle commettere un errore. Un grosso errore.
Wanda aveva preso un seghetto molto affiliato e, spinta dalla rabbia, aveva cercato di ferire Mercedes, ma sfortunatamente Bloom si era messa in mezzo a loro due poiché era sempre pronta a proteggere la sorella.
Da allora Bloom (la ragazza che ho amato a prima vista) portava una benda su un occhio, accecatogli da mia sorella.
Ma la cosa più inquietante era che tutti noi sapevamo che non sarebbe finita lì, il conto ancora non era stato saldato.
E questo ci porta alla sera in cui Juan era morto, o meglio era stato ucciso.
Quella sera, io e i miei fratelli avevamo organizzato una cena per poter riparare ciò che si era rotto, ma poi Juan si era sentito male e poco dopo c'era stato un incendio in casa nostra e il resto è storia.
Ora so, in base a quello che io e Castle avevamo scoperto, chi era il killer.
Non conosco l'amore di una famiglia, ma so con certezza che quando ami qualcuno faresti qualunque cosa.
In tutti questi anni, Castle e io avevamo mantenuto una certa copertura per poter indagare su mio fratello senza che il killer lo venisse a sapere.
Eravamo stato bravi a giocare i ruoli dello spacciatore e del drogato, forse perché quando fingi per tanto tempo alla fine ti sembra quasi vero.
Ma questo non voleva dire che fosse andato tutto liscio come l'olio.
"Non riuscirai a vincere."
"Ah, tu lo credi?", disse il killer.
O meglio, la killer.
"Ho ammazzato già una volta, ho ucciso i miei stessi vecchi amici. Credi che stavolta sarà diverso?"
"Sì, perché tua figlia è diversa da te,
Mercedes."

Mercedes, la killer che stava terrorizzando Barcellona, si diresse lontano dal posto in cui aveva ammanettato Pablo. Lei aveva un piano da molto tempo, ma ci voleva coraggio perché uccidere queste persone. Le ultime della lista erano sua sorella Bloom, Pablo e Castle.
"Allora vedremo che cosa succederà, quando anche questa tua debole speranza morirà."
E se ne andò a colpire il prossimo: Castle, la prima persona che l'aveva amata ma che non poteva ricambiare.

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