Le pagine mi caddero dalle mani come se fossero un castello di carta.
Non c'erano altre parole per descrivere ciò che avevo letto nelle ultime due ore: sapevo chi era la persona che venti anni fa aveva commesso l'omicidio di Juan Hernandez e quelli più recenti, mia madre.
Non volevo credere che qualcuno così vicino a me avesse potuto commettere una colpa così spregevole e dalla quale, nella vita, imboccavi una strada da cui non c'era più ritorno. Ma le pagine di diario di Wanda erano l'unica cosa che mi separava dalla verità di che cosa era successo molto tempo prima.Secondo quello che era successo, una sera Wanda si stava togliendo il costume di Cacciatrice e poi, quando meno se lo era aspettata, Mercedes l'aveva baciata, ma Wanda si era ritratta subito. Wanda poi le aveva dato della lurida puttana e aveva cercato di farla allontanare mostrandole il seghetto che aveva preso dal tavolo, poi la situazione era precipitata quando si era messa in mezzo mia zia. Era stato orribile perché ad un certo punto Wanda stava per andare addosso a mia madre poiché pensava che, così facendo, l'avrebbe spaventata, ma non aveva tenuto conto che, quella sera, in quella stanza c'erano, in realtà, tre persone. In una stanza molto vicina a quella in cui si trovavano Wanda e mia madre, c'erano Pablo e mia zia Bloom.
Nel diario, Wanda diceva che suo fratello aveva cercato di dichiararsi a mia zia, ma poi si era sentito il litigio delle due ragazze e Bloom aveva cercato di fermarle. Wanda era così disperata nel cercare di allontanare Mercedes che non si era accorta che il seghetto che stava usando come arma improvvisata avrebbe ferito una persona in modo permanente. Mia zia perse l'occhio destro quel giorno e fu tutta colpa di Wanda, almeno, per quello che ho letto nel diario. Da allora Wanda si era pentita di ciò che aveva fatto in un modo indescrivibile, ma in qualche modo la capivo: anche io avevo fatto qualcosa di cui mi ero pentita, la differenza fondamentale era che non avevo fatto del male a qualcuno, ma a me stessa. Poi avevo letto delle pagine che raccontavano delle vicende di dieci giorni dopo l'incidente. Wanda, in realtà, aveva attaccato mia madre perché la causa era la signora Hernandez di allora. Nel suo diario, Cacciatrice raccontava che nella sua casa non c'erano segreti e se i genitori li scoprivano le conseguenze sarebbero state gravi per i tre eredi Hernandez. L'omosessualità di Wanda era un segreto che aveva nascosto alla famiglia, ma solo il fratello minore Pablo ne era a conoscenza. Ma, poi, per dei casi sfortunati, la madre di Wanda era venuta a conoscenza del suo segreto e la portò in una stanza del seminterrato in cui la puniva in modo così severo che se vi leggessi la metà delle cose a cui la signora Hernandez aveva sottoposto alla figlia, allora i poliziotti l'avrebbero sbattuta dentro senza un processo in tribunale. Il passato, però, non è fatto per essere cambiato, e non si poteva cambiare il fatto che la madre aveva così tanto torturato Wanda che alla fine la figlia aveva promesso a sua madre che per nessuno motivo al mondo, neanche per stare bene con se stessa, avrebbe mostrato la vera lei. Era per questo che era successo ciò che era successo, ma prima o poi le conseguenze delle azioni malefiche di Wanda dovevano arrivare. Il conto doveva essere saldato. La sera in cui morì Juan Hernandez, Wanda era molto impaurita e non era stata tranquilla neanche per un attimo, e per una buona ragione. Continuava a guardare Mercedes non solo perché la amava ancora nonostante quello che era successo con Bloom, ma anche perché da tutta la sera aveva la sensazione che sarebbe successo qualcosa di brutto. Se lo meritava, affermava nel suo diario. Anche se Pablo le avesse continuato a ripetere che se non fosse stato per sua madre le cose sarebbero andate diversamente. Non importava che sua madre l'avesse torturata quasi fino a qualcosa di peggio della morte, il danno era fatto ed era stata solo colpa sua: i suoi fratelli non le parlavano, sua madre continuava ad avere quel sorrisetto sfacciato sulle sottili labbra... era stata una sua scelta, e poco più tardi avrebbe dovuto pagarne il prezzo, più alto di quanto avrebbe mai pensato. Quella sera, Wanda aveva organizzato una cena a casa sua poiché voleva scusarsi in modo plateale con tutti quanti per quello che era successo a Bloom. Aveva preparato un discorso che le era venuto dai meandri più profondi del suo cuore e aveva in programma di fare un inchino alla giapponese (nei paesi orientali lo fanno quando una persona deve chiedere scusa per un torto che ha fatto all'altra, anche se la persona con cui si deve scusare si trova in mezzo ad una folla di persone che prima stavano parlando con lui o lei). Ma qualcosa era andato storto quando aveva rifiutato categoricamente di mangiare la zuppa che Mercedes le aveva offerto prima di fare il suo discorso. La zuppa l'aveva mangiata Juan perché era il più affamato di tutti quella sera (era appena tornato da un allenamento molto intenso di football), ma poi aveva iniziato a tossire in maniera irregolare, come se stesse soffocando, e poi aveva cominciato a sputare sangue. Poi avevano iniziato ad alzarsi le fiamme in quella casa e... il resto lo sapevo già, a parte una cosa. Nel suo diario, Wanda aveva scritto una cosa che non aveva mai detto a nessuno del team poiché il killer di Juan, che era anche il responsabile dell'incendio, l'aveva minacciata di morte se lo avesse detto a qualcuno, così lo ha scritto nel suo diario e aveva seppellito un segreto del passato nella capsula del tempo. Ma la verità prima o poi doveva venire fuori, e infatti la stavo tenendo nelle mani: mia madre aveva assassinato Juan Hernandez.Ma la cosa più inquietante era stata una consegna che avevo ricevuto non appena ero tornata a casa. Il postino mi aveva dato una busta sottile: dentro c'era una foto. Era il motivo per cui nessuno della mia 'banda' mi aveva risposto quando gli avevo telefonato per dirgli che avevo scoperto l'identità del killer: nella foto tutti i miei amici, persino Connor, erano imbavagliati, legati a delle sedie e sembravano come morti. E sul retro la foto c'era un messaggio: "Chiama la polizia e li ucciderò tutti, uno dopo l'altro"
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Renaissance. La voce di tutti
General FictionTrasferitasi da poco nella nuova scuola, Kylie ancora non riesce a comprendere perché gli insegnanti odino tanto i gli omosessuali. Lei non è lesbica, ma dentro di sé sa che questo non è giusto. Così decide di formare una band che suoni ancora una...