Connor. Un buon piano deve avere buone basi

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Anche se non ero un grande fan dei film che guardava Kylie, erano molto istruttivi su certi aspetti. Le figure più interessanti erano senz'altro i cattivi. Nel corso del film vedevi come si sviluppava a poco a poco la loro pazzia e si spiegavano tutte le motivazioni delle loro azioni, piccole e grandi. Una volta detestavo fare la parte del cattivo, non era adatta a me e poi io preferivo di gran lunga essere l'eroe della situazione perché mi sentivo più a mio agio.                      I cattivi li avevo sempre visti come una figura negativa che rovinava qualsiasi famiglia o persona nel momento esatto in cui metteva piede in un nuovo leader. Era un parassita. Un maledetto parassita, talmente orribile e disgustoso che chiunque avrebbe voluto cacciare dalla comunità prima ancora che iniziasse a piantare le sue radici.                                                                                                Era sempre la solita vecchia storia: persone così non erano altro che giovani sfortunati che non avevano mai ricevuto niente dalla vita, e poi erano diventate psicopatiche in modi che solo la televisione era riuscita a mostrare così bene.                                                                                                  Prendete Joker, lui non aveva una vita di cui vantarsi. Una volta, come Arthur Fleck, faceva parte della feccia della città di Gotham, voleva fare il comico ma non era mai riuscito a sfondare davvero. Eppure nel momento in cui la vita decide di dargli almeno una cosa felice, le disgrazie continuano a perseguitarlo e così finisce per uccidere tre delinquenti che prendevano di mira le donne giovani e indifese e i deboli come lui, questi ultimi considerati spazzatura dallo stesso Thomas Wayne (il padre di Batman). È da quel momento che comincia l'ascesa di uno dei cattivi più pazzi che i fumetti abbiano mai creato.                                                                                                          Anche se quando avevo visto il film Joker mi ero sentito un po' in imbarazzo perché' non ero un amante dei film psicologici, grazie ad esso avevo finalmente capito tutto. Ciò che succede intorno a me, ciò che dovrò diventare per non soffrire più ciò che sarei dovuto essere da tanto tempo.                                                                                                                                                                                    Ero stato uno sciocco a non capirlo prima. Il mio desiderio di fare sempre l'eroe mi aveva illuso che in me non ci fosse niente che non andava, invece avevo completamente ignorato che in me ci fosse un lato oscuro del quale non ero a conoscenza, e così ero arrivato alla conclusione che tutto quello in cui avevo creduto fino ad ora era sbagliato.                                                                       Avevo sempre creduto che se fossi stato l'eroe e avessi compiuto delle buone azioni, la vita mi avrebbe dato tutto ciò che avevo sempre desiderato. Ma ora lo avevo capito: in un mondo così marcio e privo di gioia, non esisteva che i buoni ottenessero quello che volevano.                                 Tutti noi vivevamo in un mondo così. E se voleva dire che solo le persone egoiste e i mafiosi potevano avere tutto e che per rendere possibile il loro desiderio dovevano compiere azioni terribili e ingiuste (riciclando denaro sporco ed eliminando i propri nemici), allora forse era questo che dovevo diventare.                                                                                                                                 Non giudicatemi.                                                                                                                                                       Sappiate solo che su una cosa i filosofi o chi cazzo lo ha detto avevano torto su una cosa: la vendetta dava una grande soddisfazione per un torto subito in passato.                                              Nel mio caso, Kylie si era innamorata di Rick quando sapeva che tra i due io la conoscevo da più tempo. Lui, per me, era solo un criminale che maritava di stare in prigione, come suo padre.          Io e Kylie eravamo amici da anni, eppure ero sempre stato io quello che aveva sempre desiderato qualcosa in più dalla nostra amicizia, e poi avevo aspettato troppo (a poco a poco mi innamoravo sempre di più di lei). Ero stato lento, e ora lei era felice con un altro.                              Ma era davvero sicura di quello che voleva?                                                                                                               Io non credevo fino a ieri.                                                                                                                                          Fino ad ora, ero stato io l'unico ragazzo con cui lei aveva un rapporto da più tempo, ma ora mi sento come se non l'avessi mai conosciuta veramente. E questo era successo ieri sera.                       Me ne stavo nel mio appartamento a farmi gli affari miei, come facevo ultimamente, da quando Kylie aveva cominciato ad ignorarmi perche' tutti sostenevano che avevo fatto lo stronzo a chiamare la polizia la notte in cui Rick aveva quasi derubato la banca. Che facessero pure come volevano! Nessuno capira' mai quanto sia stato nobile e giusto la mia azione nei confronti della vera giustizia. Rick di qua, Rick di la'. Sono sempre pronti a proteggerlo, pronti ad infrangere tutte le regole possibili. Che schifosi traditori che sono! E Kylie stava dalla loro parte!

La sera scorsa...                                                                                                                                                                      Il sapore agrodolce della birra era l'unica cosa che riusciva a farmi restare calmo di questi tempi. Le prime volte mi ubriacavo fino a far lamentare i vicini della mia voce stridula e odiosa sotto l'effetto dell'alcool, poi uno psicanalista che viveva alla porta accanto mi aveva consigliato di non affogare piu' nei miei dispiaceri e di alzarmi e mandare a farsi fottere il mio dolore. Il suo consiglio mi era stato d'aiuto, e cosi' invece di essere debole ero diventato piu' forte. E niente avrebbe piu' potuto buttarmi giu', o almeno cosi' pensavo.                                                                           Ieri sera avevo deciso che forse era meglio scusarsi e provare a mettere una pietra sopra su cio' che avevo combinato la sera in cui avevano sparato a Kylie. La verita' era che non volevo perdere la mia migliore amica, anche se ero completamente certo di aver rovinato qualsiasi possibilita' di poter avere una relazione con lei. Cosi' avevo deciso di andare nel suo appartamento, ma subito dopo capii che c'era qualcosa che non andava. Ero entrato nella stanza di nascosto.            (In mia difesa, vi comunico che ero davvero, davvero disperato).                                                                Era stata una sorpresa, per me, quando non l'avevo vista. Finalmente decido di essere quello giusto e sincero, e Dio mi proibisce la possibilita' di redimermi!                                                                   Stavo per perdere le speranze ieri sera, fino a quando non sentii dei rumori che provenivano dall'ascensore, avevo avvicinato l'orecchio alla parete e avevo sentito delle voci. E se ci ero riuscito cosi' a lungo, allora voleva dire che l'ascensore era bloccato.                                                         E avevo sentito Kylie e... Rick! Quello stronzo! E stavano parlando in modo cosi' civile che io... io... io...

Non ricordavo come fossi riuscito a trattenere la rabbia cosi' a lungo, e forse non lo avrei mai saputo perche' era quello il volere del Signore, ma sapevo che quando ero uscito mi ero sfogato su un insulso e inutile bidone di alluminio. Il dolore mi sarebbe durato per pochi giorni, ma se avessi potuto scegliere tra concentrarmi sul dolore allucinante al piede e organizzare il mio nuovissimo (e fatto al momento) piano diabolico, allora avrei scelto la seconda opzione. Proprio come avevo fatto.                                                                                                                                                                 E ora me ne stavo seduto, su una sedia nell'ufficio del preside, pronto a gustare la mia dolce vendetta.                                                                                                                                                                                   "Bellamy Cordero, Rick Cordero, Mallory Young e Kylie Sparkle sono desiderati nell'ufficio del preside.", rimbombo' la voce nell'altoparlante, in tutta la scuola.

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