Connor. "Detective Conan"

1 0 0
                                    

Ero andato a trovare Kylie, dopo l'omicidio dei Cordero non sembrava più lei: la sera stessa volevo telefonare a lei, ma al suo telefono era saltata la linea. Dopo avevo chiamato Bellamy per sapere se c'era un modo di scoprire che cosa era successo al cellulare della mia cotta segreta, senza specificare che era il cellulare di Kylie che volevo rintracciare. A quanto pare, stava parlando con Rick, quando io l'avevo chiamata.
Quella notte ero così fuori di me, il sangue mi ribolliva nelle vene, più caldo di un vulcano in procinto di eruttare, più caldo delle fiamme eteree dell'Inferno che neanche il giaccio generato dalle ali di Lucifero avrebbe avuto la meglio.
Non so come ci ero arrivato, ma la mia stanza era completamente a soqquadro, il telefono era come piegato in due e, ciliegina sulla torta, una finestra si era quasi rotta.
Insomma mi sembrava di essere un Girder fuori di testa, e intendo molto fuori di testa.

Oggi, ero andato a casa sua. Volevo sapere perché aveva parlato con Richard invece di me, insomma sono il suo migliore amico da sempre! Non capisco come abbia potuto farlo: parlare con lui, uno sconosciuto, era molto probabile che fosse una persona pericolosa.
Io sarei in grado di proteggerla, a qualunque costo.
Ma poi...
"Connor!"
"Bellamy, sei tu?"
"Sì, stai bene? Mi sembri uno che ha avuto una rissa in un bar."
"Sul serio? Comunque no, e che ieri sera è stata una nottataccia. Sono rimasto sveglio tutta la notte e ho rotto un mobile per sbaglio."
"Ah, ora si capisce il livido sulla spalla.", mormorò. "Ti va di venire da me? Tanto i compiti lì ho fatti."
"Non lo so pensavo di andare al municipio per chiedere dove posso trovare qualcuno che venda mobili. A proposito, come va a casa vostra?"
"Io e Betty abbiamo subito cercato lavoro. I capi dei nostri genitori ci hanno dato tre mesi di stipendio. Non avendo altri parenti, se non nostro zio che è in prigione, e avendo compiuto diciotto anni da poco, abbiamo l'età giusta per vivere da soli. Quindi, in parole povere, stiamo facendo il massimo, ma è dura."
Sospirai.
"Lo so, non è facile. Anche io e mio nonno non abbiamo avuto vita facile: con la pensione riuscivamo a pagare tutto, ma io mi sentivo comunque in colpa perché non facevo niente per aiutarlo. Ho iniziato da subito a vendere i miei giocattoli, poi dissi a me stesso di non avere desideri che equivalessero a spendere soldi. Insomma, rinunciai a tutto solo per aiutare mio nonno."
"Mi dispiace, Connor. Ma vuoi sapere che cosa ho imparato? Che quando hai dei sogni, non devi permettere a niente o a nessuno di ostacolarti. Perché ci sono delle occasioni che capitano una sola volta nella vita."
"Ti riferisci al fatto che hai perso la donna che amavi?"
"In realtà non è andata proprio così, ma sì. Lei era il mio sogno, e la mia paura di perdere la sua amicizia e di dichiararmi me l'ha fatta perdere."
Le parole di Bellamy erano state dolorose ma ero contento che lui e sua sorella se l'erano riuscita a cavare e che non erano stati affidati ai servizi sociali...ehi, aspetta. No! Io li odio. Io odio questa famiglia, e odio Rick.
Ah, finalmente sono tornato me stesso.
Poco dopo, Bellamy mi chiese di venire a casa sua. Aveva provato a fare le ali di pollo e ci teneva che venissi, all'inizio pensavo di andare al municipio ma all'ultimo momento mi aveva detto che c'era anche Kylie.
Fu difficile trattenere la versione di me che voleva ballare la danza della felicità di Snoopy, ma qualche modo ero riuscito a trattenermi.
Così arrivai a casa dei Cordero, sentivo l'odore di carne che inebriava la stanza. Ma restava da vedere se era buona come quelle che Kylie e sua madre facevano una volta, quando riuscivano ancora a pagare le bollette.
"Connor, ci sei anche tu?"
"Sì, Kylie è un piacere vederti."
Ci abbracciamo velocemente.
"Ehi, stai bene? Il tuo braccio..."
"Niente che non possa essere curato con del ghiaccio. E il tuo?"
"Domani potrò togliere il gesso ma dovrò mettere la pomata per un po'. Per fortuna la mamma non ha scoperto con chi ero veramente quella sera."
Davvero! Poco prima di andare a casa Kylie mi aveva detto di confermare alla madre che se avesse scoperto che la figlia si era rotta un braccio, di dirle che qualcuno l'aveva spinta ed era caduta sul marciapiede appoggiando male il braccio. È stata una fortuna che Louise se la fosse bevuta, altrimenti sarebbe finita male. Come quella volta che avevamo usato la macchina senza permesso, ma le avevamo detto che avevamo spostato la marcia per sbaglio mentre cercavamo il cellulare. L'altra volta lo aveva scoperto perché aveva visto l'angolazione degli occhi verso il basso.
"Ah, comunque volevo presentarti una persona Connor.", disse Betty.                                                        Dalla cucina comparve una ragazza con i capelli color cioccolato e la carnagione un po' scura. "Lei e' la mia fidanzata, Gemma Lopez.", il tutto fu confermato quando si diedero un bacio in bocca. Sincero, ma non volgare.                                                       "Piacere Gemma, sono molto felice di conoscerti."                                                Più tardi, Betty ci disse che aveva detto tutto a Gemma, e non intendo la sua sessualità: la nostra missione impossibile contro il preside omofobo Young.                                                         "State tranquilli, so mantenere un segreto. E poi, niente mi darebbe più soddisfazione di dare una lezione a quella famiglia che ha rovinato il nome della Casa Familia per sempre."                                       "Aspetta, in che senso ha rovinato il nome della scuola?", chiese Kylie.       "I miei genitori", comincio' Gemma, "andavano nella nostra stessa scuola, c'erano alcune voci che dicevano che gli Hernandez avessero creato la scuola per la famiglia e, anche se era solo una strategia per non essere cacciati da Barcellona, gli iscritti si sentivano come a casa, persino Wanda Hernandez stava cambiando lo status di stronza a sorella che qualcuno avesse sempre desiderato. Ma dopo era cambiato qualcosa, Wanda ha sposato il signor Young e ha messo questa stupida politica scolare anti-omosessuale. Magari e' solo una cosa marginale ma e' per farvi capire che bisogna riconciliare i membri di una famiglia trascurata da tanto tempo."                                                 Non negavo che Gemma avesse ragione, ma c'era qualcosa che non tornava: Wanda era omosessuale, come poteva fare una politica del genere se lei era come Betty? Che cosa era successo vent'anni fa ai Giustizieri delle Ombre? Qualunque cosa sia, la risposta deve trovarsi nel 1998. Non poteva essere una coincidenza che i coniugi Cordero fossero morti dopo aver raccontato la loro seconda vita come giustizieri, qualcuno voleva che il passato rimanesse sepolto. Ma allora che c'entra Bloom...
"Ah, devo rispondere."                     . Rick si alzo' non appena il cellulare aveva squillato. Immaginavo che fosse andato in camera sua, ma la tentazione era troppo forte cosi'...  "Scusate, devo andare in bagno."                                                        In realtà, non ero andato in bagno. Mi accostai alla porta per sbirciare quello che stava facendo e sentii tutto questo:                                                        "Che cosa vuoi, Pablo? Non ne posso più delle tue chiamate."                           "Non ti preoccupare, questa sara' l'ultima."                                                     "Anche l'altra volta l'hai detto. Che cosa c'è di diverso in questa?"                 "Vedi ho notato che ti sei fatto degli amici e...tu non vuoi che scoprano il tuo segreto, vero?"
"Pablo, se hai intenzione di fargli del male allora non mi hai visto quando sono davvero arrabbiato. Ma ti scongiuro, stai alla larga da loro è me che vuoi. Ti supplico".
"Come vuoi, ma ricordati che per saldare il debito di tuo padre dovrai darmi un po' di soldi. Vediamo...mmm...duemila euro."
"Duemila euro! E dove li trovo? Neanche in una settima riuscirò a guadagnarmeli!"
"Per questo ti sto dando un piccolo aiuto: ti manderò le coordinate del posto tra poco. Non presentarti alle otto precise di sera e ucciderò la ragazzina con i colpi di sole che ti piace tanto." E la chiamata si chiuse.

Renaissance. La voce di tuttiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora