Una volta era tutto più semplice: la vita era normale per tutti quanti, e sarebbe potuta andare avanti senza che nessuno potesse infierire. Ma se fosse davvero così, non ci sarebbe alcuna storia da raccontare.
18 ottobre 1998
Pedro e Castle Cordero non potevano essere più diversi, ma si volevano molto bene e frequentavo la stessa scuola. La loro famiglia era una tra le più rispettate di Barcellona, erano bravi ragazzi e non facevano mai un passo falso. I fratelli perfetti, avrebbe detto qualcuna. Ma la perfezione non esiste, e questa storia ne è la più giusta dimostrazione.
Come tutti a scuola avevano un nemico giurato: Wanda Hernandez, capelli biondi come la paglia e occhi azzurri ghiaccio. Unica figlia femmina tra i tre figli degli Hernandez, famiglia ricca da oltre tre secoli. Si diceva in giro che il loro antenato fosse nato per strada e aveva fatto fortuna lavorando per il suo padrone nelle miniere di carbone in America, poi quando il padrone era morto l'antenato aveva ereditato tutti i suoi soldi perché colui non si era mai fidato della sua famiglia- una marmaglia di bugiardi, mascalzoni e ingannatori interessati solo al potere e ha far credere che potevano fare quello che volevano senza subirne le conseguenze.
Comunque, Wanda era una stronza e che Dio benedica il suo futuro marito nel caso in cui decidesse di sposarla perché i fratelli (Castle e Pedro) gli augurerebbero di lasciarla sull'altare prima di pronunciare i voti, così lei si guadagnerà un bel pugno in faccia per tutto quello che fa a scuola- ovvero umilia quelli che non sono di buona famiglia. Forse anche di più.
Nonostante tutti aveva dei fratelli fantastici, ma Wanda non sapeva che li frequentavano in segreto. Juan, il maggiore, occhi azzurri come il mare e capelli color cioccolato, era come un angelo vissuto sulla Terra per tutta la vita. Nel caso uno dei due avesse dovuto azzardare, avrebbe detto che aveva la stessa personalità del suo antenato che aveva cominciato il viaggio nella ricchezza della famiglia Hernandez: educato, gentile e molto sociale. Pablo, invece, era più chiuso. I suoi occhi erano diversi da quelli dei suoi fratelli, marrone come i chicchi di cacao, ma assomigliava molto a Juan. Era anche lui gentile, ma preferiva stare in mezzo ai libri che alla gente. Pablo una volta aveva detto: "Se sei una persona normale è più facile nasconderti, ma quando hai un nome importante incluso nel pacchetto della tua esistenza è difficile che la gente non spettegoli su di te."
Pablo non voleva l'eredità, ma essere una persona come tante: normale, che vive la sua vita senza che non ci siano un mucchio di fan che gliela intralcino.
La gente lo definiva un solitario, ed era vero. Ma dire che fosse la pecora nera della famiglia era sbagliato, perché il posto lo aveva già preso Wanda.
E poi, un'ultima cosa, in città era comparso da poco un vigilante: lo chiamavano Robin Wood. Ovviamente non c'è bisogno di presentazioni. Ruba ai ricchi per donare ai poveri, e ha cominciato il lavoro a inizio anno rubando soldi ad una società che da un po' rubava soldi che neanche gli servivano e, di conseguenza, molte persone avevano perso il lavoro. Ma non si limitava solo a questo, infatti quando trovava un criminale lo attaccava con arco e frecce e poi lo consegnava alla polizia. E poi portava una maschera verde scuro, oltre che al cappuccio. Insomma, la classica città dove un vigilante mantiene l'ordine e la giustizia. Come se fosse un poliziotto che sapeva fare tutto.
Il giorno in cui tutto era cambiato fu quando Castle si era stufato di vedere Jessica e Lena che prendevano in giro Mercedes di fronte a tutta la scuola.
"Non c'è posto per una come te qui dentro. Sei rovinata Gomez!"
"Ehi, ochette del cazzo, perché non ce la prendete con quelle della vostra taglia.", le aveva urlato contro Bloom, la sorella di Mercedes.
Le "migliori amiche per sempre" si misero a ridere sonoramente.
"Neanche tu hai la possibilità di stare qui, Fatina. Quelle come voi dovrebbero vivere per strada.", disse Lena.
"E voi tra i maiali.", ribatté Bloom.
Ad un certo punto, Castle non ce la fece più e si mise in mezzo al quartetto.
"Ok, io non so che cosa sia successo, ma qualunque cosa sia la dovete smettere subito. Mi fate pena voi due. Voglio vedere come ve la caverete nel mondo lì fuori."
E finendo così, le due ochette girarono i tacchi e se ne andarono via. Castle si girò verso le ragazze. Per quanto ne sapeva lui e, praticamente tutta la scuola, Bloom e Mercedes erano due sorelle gemelle. A scuola, la loro reputazione era stata rovinata dal padre che spendeva i suoi soldi nelle droghe e nell'alcool, e poi (erano solo voci, ma poteva anche essere vero) pareva che picchiava entrambi. Come lo sapevano? Lena, nonché leccaculo di Wanda, come Jessica, era la vicina di casa dei Gomez, quindi dalla finestra di casa sua vedeva tutto. E siccome Jessica era una gran chiacchierona, lei e Lena si dicevano tutto, quindi si aiutavano a vicenda per diffondere i pettegolezzi sulle sorelle Gomez.
"State bene?", chiese a loro.
"Sì, ma non eri costretto a proteggerci. C'è la siamo cavata sempre da sole, e sempre ce l'abbiamo sempre fatta.", gli rispose Bloom. "Andiamo, sorella."
Prese la mano di Mercedes e se ne andarono verso l'aula di scienze.
Ora che ci pensava, non era costretto a farlo eppure lo aveva fatto. Perché? Era stufo di vedere sempre quelli che venivano schiacciato dal peso dell'influenza che i migliori, quelli che avevano i soldi, avevano sempre su chi non era ricco.
Dopo la scuola, un messaggio arrivò sui telefoni di Pedro, Juan, Wanda, Pablo, Mercedes e Bloom che diceva di incontrarsi nella palestra immediatamente. Secondo voi, che cosa avevano deciso loro?
"Okay, chiunque tu sia dimmi che cosa sta succedendo poi me ne torno a casa, ho un sacco di compiti da fare e ho un incontro con i miei amici.", fu quello che aveva detto Mercedes.
"Amici?! Nei tuoi sogni.", ribatté Wanda.
"Whoo. Whoo. Whoo. Whoo. Whoo. Smettila tu! E sappi una cosa, non mi è mai piaciuto quello che fai con le tue amiche leccaculo.", esclamò Pablo.
"Non parlare così di Jessica e Lena!"
"Perché altrimenti cosa fai? Mi tagli i viveri? Mamma e papà si arrabbieranno molto se lo farai, anche se non sono il preferito della famiglia."
Il battibecco fra i due finì con un rumore che fece sobbalzare tutti e sei i ragazzi, si venne a scoprire più tardi che era stato il suo di una bottiglia rotta. E Castle uscì dall'oscurità.
"Sono contento che stasera siate venuti, ma se direte a qualcuno di quello che succederà stanotte allora verrò a cercarvi e be ne farò pentire amaramente."
Come inizio per l'ascesa di uno psicopatico aka Hannibal Lecter non è niente male, pensò Mercedes. Lei e Castle erano migliori amici dalle medie, lo conosceva molto bene ma certe volte voleva delle cose che il mondo non avrebbe mai dato (come volere che i ricchi si mettessero nei panni dei poveri e la smettessero di fargli del male, o che quelli più bisognosi non venissero lasciati da soli a soffrire) perché sapeva che non sarebbe mai successo. Lo aveva capito dal momento in cui il padre non era più riemerso dalla prigione della droga.
"Che vuoi, Cordero? Non m'interessano queste cose da film di spionaggio.", si lamento' Wanda.
"Sorella, lascialo parlare.", le disse Juan.
Passò un istante, ma fu abbastanza perché accadesse quello che avrebbe cambiato per sempre la vita dei sette adolescenti.
"Sono stufo di vedere i ragazzi come Mercedes, ovvero non popolari, essere soggetti di bullismo e violenza. Basta."
"Ho in testa questo 'progetto' da un po' di tempo, ma non l'ho voluto dire a nessuno perché mi avreste giudicato male. Ora non ho più paura."
Uno zaino comparve da dietro la schiena di Castle. Lo aprì e quello che ne uscì era una maschera, ma non era una qualunque: era quella di Robin Hood.
Nessuno degli altri fece eccezione quando videro la maschera: sulle loro facce comparvero delle espressioni di sorpresa, anche su Wanda che dall'inizio non smetteva di sbuffare.
"Porca puttana, fratello, hai ucciso Robin Hood?!"
Castle alzò gli occhi al cielo, segno che avevano sbagliato la risposta.
"No, fratello. Sono io Robin Hood."
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Renaissance. La voce di tutti
Fiksi UmumTrasferitasi da poco nella nuova scuola, Kylie ancora non riesce a comprendere perché gli insegnanti odino tanto i gli omosessuali. Lei non è lesbica, ma dentro di sé sa che questo non è giusto. Così decide di formare una band che suoni ancora una...