Bugie, bugie, bugie...

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Mi ha mentito. Per tutto questo tempo non mi aveva detto che la zia era morta, ma allora com'era possibile che il suo DNA si trovava sulle vittime?
A quel punto mi ero detta che il killer stava cercando di depistare la polizia, ma poi è saltato fuori un video che mostrava mia madre... ehm, di mia zia  che sparava a Pedro e Sandra. Ero sul punto di impazzire su due piedi e rompere qualcosa, e lo avrei fatto se fossi stata da sola.
"Ehi, Kylie."
Rinvenuta dalla mia quasi-trance, mi girai e vidi Connor che mi aveva appoggiato una mano sulla spalla.
"Connor...scusa, non ero in me."
"Non ti preoccupare, immagino che non sia facile scoprirlo. Una persona che credevi morta appare in un video indispensabile per un'indagine su un omicidio, non è cosa da poco."
Restammo in silenzio.
"Ma poi come sono sicuri che non sia tua madre? Insomma, lei e Bloom sono gemelle."
"Me lo chiedevo anch'io. Il poliziotto che mi ha parlato, il signor Kent, mi ha fatto vedere che mia zia indossava una benda."
"Una benda?"
"Sì, sai come quelle dei pirati. Hai presente?"
"Dai smettila di fare la spiritosa, non è il momento.
"Va bene, signor Stark.", risi sotto i baffi. "Comunque, ha detto che quella ferita sull'occhio sinistro se l'era procurata con un cacciavite. Secondo il racconto di mia zia, stava facendo dei lavori nell'officina del capo quando la punta di un cacciavite le aveva sfigurato la faccia e resa cieca di un occhio. E poi il suo braccio sinistro, era di metallo."
"Metallo? Vuoi dire che la tua zia, tornata dal regno dei morti, e' in giro a piede libero con un braccio di metallo stile Terminator?", fece Connor.                               
"Ehm, okay. Primo, non sappiamo se è la versione al femminile di Arnold Schwarzenegger. Secondo, sì ora se ne va in giro con un braccio di metallo rinforzato."
Connor non sapeva che cosa dire di tutta questa storia, non era un mistero che ogni volta che andavamo il cinema a vedere dei film sci-fi faceva finta di non vomitare quando qualche Predator o Alien tranciava la pancia a qualcuno. Forse dovrei smetterla di andare a guardarli, o forse dovrei guardarmeli in streaming (e' illegale ma è l'unico modo per vedere quello che mi piace) oppure dovrei circondarmi di gente che hanno più stomaco e basta. Lo chiederei a Rick o a Betty o a suo fratello, ma non conoscendo i loro gusti in fatto di cinema non saprei che fare.
E poi c'erano anche le prove della band: da quando abbiamo fatto la nostra prima apparizione su Youtube la gente è impazzita (in senso buono), le nostre canzoni piacevano, abbiamo almeno un migliaio di views ogni giorno e quando il nostro canale è arrivato ad un centinaio di iscritti non abbiamo fatto a meno di stappare una bottiglia di coca cola e fare baldoria nell'appartamento di Connor (che secondo me era troppo grande per poter ospitare una persona soltanto). Insomma, il piano stava funzionando: non avevamo contato di piacere a livello quasi nazionale, ma contava  per farci riconoscere quando avremmo umiliato il preside Young  durante lo spettacolo de Les miserables.
"Ehi, hai un minuto?"
Era arrivato Rick, non pensavo che mi avrebbe colto di sorpresa.                       "Si', certo."

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