Gemma. Aggiungiamo un piatto a tavola?

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Mi misi più comoda sul letto siccome non era il mio, ma quello della mia fidanzata.
Avevamo appena finito di fare l'amore, ed è stato meglio delle ultime tre volte.
"Allora mi vuoi confessare qualcosa o preferisci che lo indovini?", la provocai.
"E perché avrei qualcosa da nasconderti?", domandò Betty.
"Sei silenziosa da quando sono arrivata e hai la faccia da 'sto rimuginando mentre osservo il soffitto, ergo hai qualcosa da dirmi ma non sei sicura?", girai verso di lei e le misi una mano attorno alla vita, con l'altra giocarvo con i suoi capelli neri.
Lei sospiro'.
"La verità è che in questo momento sono sia contenta di essere me stessa, avere te e non essere giudicata dai miei per i miei gusti sessuali. Ma sono triste perché Pablo ha rovinato la vita a mio cugino e ora lui sta soffrendo per colpa dell'uomo che lo ha ricattato."
"E come mai soffre?", le domandai.
"Lui non lo vuole ammettere, ma è lui innamorato di Kylie."
"Aaahhh", dissi soltanto. Se devo essere sincera, avevo i miei sospetti da un po' e scoprire che erano fondati mi rendeva triste e felice allo stesso tempo. Soprattutto per come gli eventi si erano compiuti. Non giustificavo nessuno, volevo solo che Kylie lo perdonasse (intanto Betty mi aveva parlato di quello che era successo dopo la notte in ospedale) e tutto sarebbe tornato come prima. E se anche lei fosse innamorata di lui? Questo spiegava perché non lo aveva ancora perdonato: pensava che potesse fidarsi di lui nonostante le loro famiglie avessero avuto delle divergenze in passato, e poi viene a sapere che non gli aveva raccontato dei 'legami' che aveva con Pablo. Ci credo che si comportava così, io mi comportavo allo stesso modo con mia madre quando ho saputo che si portava a letto altri uomini. Dopotutto non la biasimavo se voleva aspettare, spero solo che non ci metterà troppo tempo (intendo anni).
"E tu invece, vuoi confessarmi qualcosa?", domandò Betty.
"Sai forse ho deciso che cosa fare per la questione dei miei genitori. Credo proprio che lo dirò a mio padre: lui è sempre stato sincero con me, se la merita la verità su sua moglie."
Betty mi baciò.
"Lo sai che, quando fai la persona giusta, sei davvero sexy?"
E io risi. "E tu quando sei in modalità detective Conan."
Io e Betty continuammo a baciarci e... non vi serve che vi racconto i dettagli, potete intuirlo da soli.

Trenta baci e due volte a fare l'amore dopo, abbiamo rimesso a posto il letto, ci eravamo sistemate al fine di essere presentabili a cena finche'...                                                                                  DRRRIIIIINNNNN                                                                                                                                                                  Il campanello di casa Cordero aveva suonato.                                                                                                     "Chi puo' essere a quest'ora, Beth?", domandai alla mia fidanzata. A volte mi piaceva chiamarla col suo soprannome, anche se era piu' sexy chiamarla col suo nome intero: Elizabeth. Ma lei preferiva che la chiamassi Beth.                                                                                                                                    "Non lo so, G. Adesso vado a vedere."                                                                                                                        Beth si incammino' verso al porta. Noi due ancora non lo sapevamo ma non appena avremmo saputo chi c'era oltre la porta di casa alcuni eventi futuri, che partivano da questo momento esatto, avrebbero segnato i capitoli della storia della nostra vita cosi' profondamente che, se un giornalista molto accanito fosse stato presente, non si sarebbe trattenuto dal segnare sul suo libretto degli appunti delle informazioni cosi' importanti da farsele sfuggire poiche' nessuno doveva sapere che i momenti piu' belli e piu' brutti della nostra storia erano accaduti per via di quel momento. So che potrei sembrare melodrammatica, ma fidatevi quando ve lo dico: perche' e' la verita'. E' perche' una tra noi tre morira', e non sara' presente per raccontarlo.                               "Mallory!?", disse Betty.                                                                                                                                                      Mallory!? E lei che ci faceva qui? Ora mi servirebbe una bella spiegazione. Lo so che non sono una cattiva persona, ma avevamo appena cominciato a smettere di essere peggiori nemiche sul fronte omosessualita'.                                                                                                                                                       "Buona sera, signore. Ho paura che da questa notte mi servira' un posto nuovo dove stare."

E cosi' Mallory ci aveva spiegato il motivo del suo arrivo abbastanza sconveniente. Scusate ma avevamo appena fatto sesso, almeno quattro volte. E poi non era un mistero che gli animali sentissero piu' odori di noi, ma anche se Mallory non era un animale poteva intuire da sola che c'era stato qualcosa di movimentato in quel minuscolo letto                                                                        "Quindi non hai un posto dove stare?", concluse Betty. E Mallory annuì.                                                    "Mio padre e' proprio uno stronzo, non fa eccezioni. Neanche per sua figlia.", sospiro' Mallory.   Se devo dire la mia opinione, neanche io pensavo che quando il padre avesse scoperto degli 'interessi' della figlia sarebbe stato tollerante con lei. Non che avessi esperienza con gente di questo tipo, e' solo che ero brava a darmi una prima impressione delle persone. Di solito, il mio istinto aveva sempre ragione.                                                                                                                                    "Sentite, lo so che ci siamo chiarite da poco sul ruolo che ognuno di noi ha in questa partita che avete su tutti i fronti. E intendo tutti."                                                                                                                        Avete presente che in tutte le serie tv arriva il momento in cui c'e' un fraintendimento tra due o piu' personaggi, e non intendo quello dove ci sono stati degli equivoci. Non capite? Ok, vi faccio un esempio. Ci sono due migliori amiche: una e' dolce e gentile; l'altra ha un carattere piu' forte (una iena, se vogliamo capirci). Insomma, il giorno e la notte. Ad un certo punto una delle due decide che sono meglio i soldi dell'amicizia perche', in un momento molto brutto della sua vita, ha creduto che non valesse niente avere un rapporto come quello che lei ha con la sua mgliore amica. Ma non e' questo il punto. Ricapitoliamo. La ragazza gentile scopre il tradimento dell'altra da un'altra sua amica molto pettegola e impicciona, ma sincera. E cosi' decide di architettare una trappola contro la Iena. Ma finisce tutto col fatto che la Iena scopre il piano dell'amica gentile.                                                                                                                                                             In conclusione, il momento in cui la Iena scopre il piano della ragazza gentile, e' quello il momento che intendevo. Non era uguale, ma simile. E ovviamente io ero sconvolta (e anche Betty) quando avevo capito che Mallory aveva scoperto del nostro piano contro il preside aka suo padre, che avevamo chiamato: operazione MOP, Music for Omosexual People, Musica per Persone Omosessuali.                                                                                                                                                    "Ehhhmmm...io non capisco che cosa intendi Mal.", disse Betty. Io rimasi muta come un pesce.    "Andiamo, non sono cosi' stupida. Sapevo che, dopo l'espulsione di Betty, avreste fatto qualcosa che avrebbe incluso un'espulsione di massa. Non siete delle persone che mollano tanto facilmente.", disse Mallory.                                                                                                                                               "E allora perche' non lo hai spifferato a tuo padre?", riuscii a dirle.                                                               "Perche' per la prima volta avevo come la sensazione che qualcosa sarebbe cambiato, non avevo idea se in peggio o in meglio. Magari entrambi."                                                                                      Magari il mio istinto si era sbagliato. In fondo, chi non aveva dei segreti? Quella notte tutti noi fummo daccordo che Mallory doveva prendere la camera degli ospiti che Bellamy aveva ricavato dalla vecchia camera dei giochi che i fratelli e Richard Cordero utilizzavano da piccoli. Poi io li salutai perche' i miei non erano daccordo che passassi la notte da altre persone, anche se le conoscevano. I difetti di essere avvocati: ti portava a credere che nessuno era mai davvero innocente. Ok, mi andava bene cosi'.                                                                                                                     Poi salutai la mia ragazza con un bacio, e mi avviai verso casa con la mia macchina.                                                                                                                                   

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