-Anna, questa sera non mi dai buca vero?- La ragazza guardò con aria interrogativa l'amica Marta, senza avere la minima idea di cosa stesse parlando.
-Anna Franceschini, stasera c'è l'evento al Factory e vengono pure Simo, Fede e Ale.
Mi avevi detto che ci saresti stata.-
La ragazza sospirò: avrebbe fatto carte false per non uscire quella sera.
Il pensiero di andare a ballare in un posto affollato, con gente che si struscia addosso e tornare a casa tardissimo, le faceva venire il voltastomaco.
Purtroppo aveva promesso da tanto tempo all'amica che prima o poi sarebbero andate in discoteca
-Anna, svagarti per una sera non ti farà male. Balliamo, beviamo e ci divertiamo. Magari conosci pure qualcuno meglio di quel coglione- Alle
parole dell'amica, la ragazza fece una smorfia infastidita.
Non voleva che insultassero Nick, in qualunque caso.
Tuttavia però, il pensiero di abbandonare quel chiodo fisso per una sera le si faceva strada nella testa. Quindi, come ogni volta che Marta proponeva qualcosa, lei si era lasciata convincere.
Quella sera Niccolò Moriconi non sarebbe stato nella sua mente. Aveva un'intera nottata per divertirsi.
***
Infatti quella notte Nick non si era limitato ad essere relegato nei pensieri di Anna: era proprio lì, in carne ed ossa.
- Ao ma quello nun è quer ragazzo tatuato che è venuto con noi l'artra vorta?- Affermò Simone, il ragazzo di Marta.
E puntò il dito verso uno che stava entrando in quel momento. Sebbene Anna lo avesse visto di sfuggita, lo riconobbe subito: quello era Niccolò, con i suoi amici.
Il cuore della ragazza perse un battito.
Che ci faceva lui qui?
Nick detestava le discoteche, i luoghi affollati gli mettevano ansia e lo facevano sentir soffocare.
E se gli fosse venuto un attacco di panico?
Oh Anna non è più un problema tuo! Per questa sera pensa a te stessa!
Pensò la ragazza tra sé e sé e con il sorriso stampato sulle labbra entrò nel club.
***
Non appena presero posto, Anna ebbe l'irrefrenabile desiderio di scomparire: di fronte a lei, due tavoli più in là, Niccolò fumava una sigaretta, mentre ridacchiava con due ragazze.
La sua camicia bianca era sbottonata, lasciando intravedere il tatuaggio sul petto Against the world .
Lui alzò lo sguardo proprio mentre Anna lo stava osservando e la salutò con un cenno con la mano.
Un senso di disgusto pervase la ragazza: lei si stava logorando l'anima e Niccolò invece sembrava sereno, rilassato.
Non poteva farsi rovinare la serata da lui un'ennesima volta. Doveva dimenticarlo e l'unico modo era annebbiare la sua testa con un po' di alcol e ballare.
Afferrò la bottiglia di vodka, la versò in un bicchiere e la tracannó tutta d'un sorso, compiaciuta.
- Daje Annaa!- Affermò l'amica, fumando la sigaretta di Simone.
La serata era iniziata. I pensieri aveva iniziato ad essere un po' più leggeri.
Fanculo Niccolò
Pensò e bevve un altro sorso.
La testa le iniziava a girare, ma non le importava. Sapeva di reggere poco l'alcol, ma lei sapeva quando fermarsi.
Era adulta.Più passava il tempo però, più aumentavano i capogiri.
Poi ad un certo punto, delle mani iniziarono a sfiorarle i fianchi e lei provò a scostarsi, ma i suoi movimenti erano molto più rallentati del solito.
E quelle dita sulla sua pelle furono l'ultimo ricordo di quella serata.
****La mattina successiva
La testa di Anna ronzava. Era come se qualcuno le avesse martellato il cranio per tutta la notte. Per non parlare poi del senso di nausea: al solo pensiero di alzarsi per si sentiva svenire.
Sentiva lo stomaco in subbuglio, in piena tempesta digestiva. Come mai stava così male? Era come se...
OH NO
I ricordi iniziarono ad affiorare come flash nella testa: come aveva potuto bere così tanto?
Si maledisse da sola per essere stata così stupida.
Pian piano poi, tutte le preoccupazioni iniziarono a tornare.
La prima di queste era
Che cosa ho combinato ieri sera?
Poi
Come l'avrà presa Mike quando mi avrà vista tornare in questo stato?
Per passare a
Lo avrà detto a mamma e papà?
E Infine
Che cazzo avrà pensato Niccolò?A questo punto affondò la testa nel cuscino per la vergogna: lei che non si era mai ubriacata prima di allora, doveva farlo proprio quando suo fratello era a casa e il suo ex, nonché migliore amico di Mike, era lì accanto a lei?
STUPIDA ANNA! Urlò senza accorgersene.
Non ebbe neanche il tempo di pensare al da farsi che qualcuno bussò alla porta della sua stanza.
-Anna sei sveglia? Posso entrare?-
Chiese il fratello.Almeno non è incazzato, pensò la ragazza. Ma aveva parlato troppo presto.
Non appena infatti Michele entrò nella stanza, si scatenò tutta la rabbia che aveva in corpo. Gesticolava animatamente e urlava con tutto il fiato che aveva.
Le fece una lavata di capo degna di un padre di famiglia, ma Anna, con quei martelli nella testa, sentiva solo dei suoni indistinti.
Si limitava perciò ad annuire con la testa e talvolta a biascicare delle scuse.-Porca puttana, Anna sei un'irresponsabile! Devi ringraziare Dio che fosse lì Niccolò altrimenti non so che cazzo di fine avresti fatto!-
Dopo aver gridato quelle parole, se ne andò dalla stanza sbattendo la porta.
Niccolò?!
Al sentire il suo nome trasalì.Cosa diamine era successo?
❣️❣️❣️
Salve a tutti!
Vorrei ringraziarvi per i commenti e le ✨ stelline.
Per molti mesi non sapevo se pubblicarla o meno.
È una storia a cui tengo molto per vari motivi che vi racconterò pian piano.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!
Fatemi sapere cosa ne pensate
scusaildisordine
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Fiksi PenggemarAnna ha diciannove anni e il cuore infranto. Con la disperazione e la sofferenza di chi ha perso un amore importante, scrive una serie di bozze nelle note del cellulare. E se per caso queste note diventassero pubbliche? 2K views il 17/06/2019