14. L'anima vista da qui

731 44 11
                                    

- Marta è αδελφούς non άδελφους! Sofocle si starà rivoltando nella tomba!-
La diretta interessata alzò lo sguardo dal libro e sbuffò: studiare con Anna era come ripetere con un professoressa fin troppo esigente.
-Lo sai che sembri Hermione Granger? È leviosa non leviosà!-
Tra le due ci fu uno sguardo d'intesa tale che scoppiarono a ridere insieme.
A quel punto Marta propose di fare una pausa dallo studio intenso di letteratura greca e Anna acconsentì: ormai stavano studiando da un pomeriggio intero e anche lei aveva bisogno di staccare la spina.
Si sedettero tutte e due sul letto di Marta, a chiacchierare del più e del meno.
Le due ragazze erano amiche dal primo giorno di liceo, quando per caso diventarono compagne di banco.
Tra incomprensioni, azioni sconsiderate, risate e tanto divertimento, la loro amicizia sembrava essere solida da quasi cinque anni.

Ultimamente però, si vedevano molto di meno, perché spesso Marta era impegnata con Simone ed Anna era impegnata con la radio, o almeno così voleva far credere.
Dopo ciò che era successo in discoteca, la ragazza si era un po' allontanata dall'amica : Anna infatti, continuava a chiedersi come sarebbero andate le cose se Niccolò non fosse intervenuto quella sera.
Ciononostante, lei non voleva troncare un'amicizia così importante per lo sbaglio di una notte.  Quindi, come se non fosse successo nulla, era lì, seduta a gambe incrociate sul letto di Marta, a spettegolare proprio come ai vecchi tempi.

Proprio in quel momento l'amica le stava raccontando di come le cose stessero funzionando davvero con Simone.
Per la prima volta infatti, dopo diverse storielle senza futuro, la ragazza stava provando qualcosa di profondamente intenso per qualcuno.
Per lei era come se prima di allora non fosse mai stata fidanzata: a livello di sensazioni era tutto  diverso, persino sotto le lenzuola.
-È come se fosse stata la prima volta... non so spiegarti, è una sensazione strana. È come se avessi colmato un vuoto che non credevo di avere. Pensavo che sarebbe stato noioso ma invece... Non voglio sembrare la solita romanticona ma è...inspiegabile!- L'amica era evidentemente in difficoltà.
Anna abbozzò un sorriso: capiva benissimo quella sensazione e sapeva che non c'erano parole adeguate per descriverla.
Qualsiasi vocabolo sarebbe stato riduttivo
- Era quello che cercavo di spiegarti mesi fa, quando ti ho chiamato quella mattina...oddio sembra passata un'eternità!-
La ragazza rise amaramente e un velo di rammarico si posò sui suoi occhi.
L'amica, riconoscendo quello sguardo, le passò una mano sulla spalla per poi abbracciarla.
Marta poi, sapeva perfettamente a cosa facesse riferimento l'amica: la sua prima volta.

***
Tre mesi prima

Era una fredda sera di gennaio. Il sole era calato da poco e le strade si stavano facendo sempre più deserte.
La colpa era da attribuire a quel venticello gelido che, insinuatosi fin dentro le ossa, sembrava annunciare una nevicata.
Quel freddo però, non sfiorava minimamente Anna e Niccolò, che dentro alle mura di casa Franceschini, erano avvolti da tanto calore e affetto.

In quell'appartamento, generalmente vuoto e silenzioso, echeggiavano le loro risate. Sembrava che il sole avesse deciso di splendere solo lì.
Insieme al riso poi, rimbombavano dei passi svelti e pesanti.

-Niccolò è inutile che scappi!- Urlò la ragazza, mentre correva su e giù per il corridoio.
Quella sera Anna aveva avuto l'idea di preparare una torta insieme a Niccolò per passare il tempo, ma si era rivelata un'idea fallimentare.
Il ragazzo infatti, dopo essere stato deriso per le sue scarse capacità culinarie, aveva deciso di lasciare sul volto di Anna un po' del contenuto della sua ciotola.
Non ottenendo alcuna reazione, decise di lanciarle un po' di panna sul maglioncino.

Quello fu l'inizio della guerra.

Lei era pronta a contrattaccare con la crema al cioccolato, ma Niccolò, compreso il pericolo, era guizzato via dalla cucina.
Tuttavia, Anna era riuscita a colpirlo sulla sua bella maglietta bianca, fresca di tintoria.
Ma non era sufficiente.

Drafts |Ultimo| [In revisione]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora