La vicenda di Orfeo è certamente una delle più oscure e più cariche di simbolismo di tutta la mitologia
Anna fissava da un po' quella frase sullo schermo del suo Mac.Era un'ora che cercava di trovare un' introduzione straordinaria per la sua tesina, ma era riuscita a scrivere solo questo.
In testa aveva un'idea ben precisa, ma non era in grado di trasformarla su carta, o in questo caso su Word.
Lei infatti pensava di esporre il mito di Orfeo, il leggendario poeta e musico che scese negli inferi per recuperare la sua amata Euridice, morta prematuramente.
Secondo il mito la sua musica commosse così tanto Ade e Persefone che gli concessero di riportare in vita la donna.
Lei infatti lo avrebbe seguito nella strada di ritorno dagli Inferi.
Tuttavia, al poeta fu imposta un'unica regola: non poteva voltarsi a guardare la sua amata, finché non fossero tornati entrambi tra i vivi.Però il poeta, forse per la fretta, si girò prima del previsto ed osservò Euridice svanire nel nulla.
Quel mito aveva affascinato Anna fin da quando era bambina e voleva assolutamente portarlo in tesina.
Voleva fare un lavoro minuzioso, preciso.
Sapeva di avere tutte le carte in regola per farlo, ma in quel momento era presa dal blocco dello scrittore.
E se questo blocco si protrae fino al giorno dell'orale? Si domandò, mentre tamburellava le dita sul Mac.A risvegliarla dalle sue preoccupazioni fu il suono del campanello.
In un primo momento ipotizzò che si trattasse di un rivenditore porta a porta oppure del postino, poiché lei non aspettava visite e Mike era in palestra.Era pronta ad utilizzare la solita scusa "mamma e papà non sono in casa", ma quando si avvicinò all'occhiello ebbe quasi un colpo al cuore: davanti a lei c'era Niccolò.
Aprì la porta cercando di apparire quanto più calma possibile.
Le guance di Niccolò si tinsero di rosso non appena la vide.
- Ciao Anna, cercavo Mike per... per andare a prendere una birra con gli altri del gruppo... mi aveva detto che ...ehm... era a casa-
Anna sogghignò: era così tenero quando si imbarazzava!
- È uscito per andare in palestra, ma dovrebbe tornare a momenti-
Mantieni la calma Anna, mantieni la calma
Ripeteva quel mantra nella sua testa, ma avere davanti a sè Niccolò le faceva sempre uno strano effetto.Rimasero per un po' in silenzio, in un'atmosfera permeata da tanto imbarazzo.
Allora Anna si schiarì la voce e gli propose di prendere un caffè nell'attesa.
Lui accettò ed entrò a testa bassa in quella casa.Quella situazione rievocava in ambedue il ricordo di quella sera tempestosa in cui tutto era iniziato.
In quel momento ciascuno ebbe il desiderio di calarsi nella mente dell'altro, per sapere se entrambi avevano pensato la stessa cosa.
Ma ben presto le parole avrebbero tolto di mezzo qualsiasi dubbio, qualsiasi affetto.
***
- Io lo zucchero...-
- Un cucchiaino e mezzo lo so- Affermò Anna mentre prendeva il barattolo dalla credenza. Lei non poteva vederlo, ma Niccolò aveva abbozzato un sorrisetto tenero.Mentre Anna aveva preparato minuziosamente il caffè, lui era rimasto in silenzio, a combattere con il suo cellulare.
- Come va?- Chiese improvvisamente, lasciando il telefono sul tavolo.
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FanfictionAnna ha diciannove anni e il cuore infranto. Con la disperazione e la sofferenza di chi ha perso un amore importante, scrive una serie di bozze nelle note del cellulare. E se per caso queste note diventassero pubbliche? 2K views il 17/06/2019