35. Il colloquio

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Poco prima di scendere dalla macchina, Anna fece un respiro profondo: finalmente era arrivata alla fine del suo percorso scolastico. Dopo cinque anni di nottate insonni e versioni improponibili, tutto stava proseguendo verso una conclusione. Un velo di nostalgia avviluppò il cuore della ragazza, consapevole che un nuovo mondo inesplorato si stava affacciando a lei.

Tuttavia, non era ancora il momento di pensarci: una giuria disposta a ferro di cavallo la stava aspettando, pronta a valutare ogni sua imprecisione.

-Siamo pronti?- Le chiese Niccolò prendendole la mano. Per Anna fu come se da quel contatto le fosse fluito il coraggio necessario per varcare la soglia dell'istituto.

Lei fece cenno di sì e così, mentre Mike cercava parcheggio, i due entrarono nella scuola, aspettando che arrivasse il momento del colloquio orale.

Ad aspettarli sulla soglia dell'edificio vi era Vincenzo, che aveva avuto la fortuna di aver sostenuto il giorno prima l'esame orale. Il suo volto infatti era disteso, privo di qualsiasi preoccupazione

Sicuramente anche ad Anna succederà la stessa cosa, pensò Niccolò.

Il cugino le rassicurava allegramente, sostenendo che con lo studio che aveva fatto ne sarebbe uscita vittoriosa.

-Ah Anna, poco prima che venissi tu è arrivata Marta. Mi ha detto che aveva anche lei oggi l'orale e che da dopo la terza prova* ti ha provato a cercare più volte ma non le hai mai risposto-. Al sentire quel nome, Niccolò ebbe l'orticaria.

Infatti, in quei mesi trascorsi insieme, i due ragazzi avevano avuto modo anche di discutere sugli atteggiamenti di Marta. Anna ne era uscita distrutta da quei discorsi: scoprire che un'amicizia per lei così importante era basata su delle menzogne l'aveva lasciata con il cuore in frantumi.

Inoltre, da quando erano state pubblicate le note sul telefono, Marta era scomparsa. Neanche un semplice "Come stai?". Nulla. Zero. Vuoto assoluto.

Aveva ripreso a chiamarla e a scriverle con frequenza dal momento in cui aveva visto che lei e Niccolò si erano riavvicinati. Sicuramente per sapere cosa si erano detti riguardo alle sue azioni passate. 

Aveva provato anche a parlarle durante lo svolgimento degli esami, ma Anna faceva finta sempre di avere un impegno improrogabile.

Tuttavia, per preservare un po' di lucidità in vista degli esami, Anna aveva deciso che una volta conclusi questi giorni stressanti, si sarebbe fatta coraggio e avrebbe parlato con lei.

 -Non credo che una persona del genere possa ancora far parte della tua vita, ma se tu decidessi di darle una seconda possibilità, ti supporterei comunque. Devi essere libera di scegliere cosa fare senza pressioni da parte di nessuno- Le aveva detto Nic l'ultima volta che ne avevano parlato. Lei le aveva risposto un tenero grazie, prima di affondare la testa nelle braccia di Niccolò.

Insomma, al sentire che Marta era lì a svolgere l'orale, Anna trasalì e si limitò a rispondere al cugino che l'avrebbe richiamata una volta finito il colloquio orale.

-Abbiamo molto di cui parlare Vic- Disse lei, sorridendo mestamente.

In quel momento qualcuno iniziò a chiamare a gran voce il cognome della ragazza: era l'amabile collaboratrice scolastica Rosanna che l'avvisava che era arrivato il suo turno.

In quel momento Anna fece l'ennesimo respiro profondo e si diresse verso l'entrata, pronta a scendere il battaglia.

Niccolò le passò una mano sulla spalla e la incoraggiò a fare del suo meglio.

-Vedrai che brillerai come sempre- le disse infine Mike che era arrivato giusto in tempo per seguire l'orale della sorella.

Dopo cinque anni, era arrivato il fatidico momento di lottare con le unghie e con i denti.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 07 ⏰

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