1-Piano folle.

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Ancora non riuscivo a crederci: ero riuscita a coronare il mio sogno di avere una vita normale.
Niente più battaglie, niente più cattivi e niente più supereroi.
Solo io, lui e i nostri figli.
Sinceramente, cosa vi aspettate da questo continuo della storia?
Leggendo quello che vi ho appena scritto non sapreste cosa rispondere dato che effettivamente non ci sarebbe nulla di eccitante da sapere e raccontare.
Ma ci avete pensato quanto è stato difficile vivere con Loki sulla Terra?
Certo, ci si abitua, ma...c'è sempre qualcosa di nuovo dietro ogni sudicio angolo di New York.

-Mmhm...Buongiorno.

Bofonchiò Loki stiracchiandosi dietro di me.

-Che ora è?

Mormorai cercando di riprendere le mie abilità comunicative.

-Ti interessa veramente? Pensavo non aspettassi altro che crogiolarti fra le braccia del tuo uomo. Rimaniamo così ancora un po' di tempo.

Loki si avvinghiò attorno alla mia esile figura come se fosse un polipo nel periodo dell'accoppiamento.

-Devo portare i bambini a scuola.

Con riluttanza scivolai via dalla stretta di Loki, raccattai la coperta che si era sciolta sul pavimento e scricchiolante raggiunsi la camera dove dormivano Axel ed Astrid.

-È ora di svegliarsi.

Li raggiunsi con delicatezza e li svegliai con un bacio. Poi li portai nella loro camera e li vestii lentamente tra solletico e giochi. Axel finì per primo e si sedette sul suo letto aspettando sua sorella per fare colazione e mentre sistemavo la chioma di Astrid, Loki comparve sulla porta, posandosi al muro.

-Mamma chi è quello?

Balbettò Axel correndomi vicino.

-È vostro padre, finalmente è tornato a casa e ora rimarrà sempre con noi.

Axel non aggiunse niente, invece Astrid divenne fredda e si avvicinò lentamente a Loki, il quale la guardava sorridendo e celando quella insicurezza che lo tormentava.

-Ciao piccola...

Astrid si fermò poco prima di arrivare a Loki, poi dal nulla abbracciò le gambe a suo padre.
Loki ed io ci guardammo letteralmente basiti poi fui sommersa da un moto di commozione.
La piccola si lasciò accarezzare e poi salì in braccio a Loki, si vedeva che entrambi erano al settimo cielo.

-Che hai in mente?

-A cosa ti riferisci?

Loki era sul divano mentre bramoso tra le sue mani stringeva il Tesseract, dal quale proveniva una luce intensa e celeste.

-Mi sto riferendo al fatto che ti sei portato dietro un souvenir dal tuo viaggio nel tempo poco gradito qui su Midgard. Cosa hai intenzione di farci?

Loki guardava il cubo senza mostrare emozioni, poi volse lo sguardo a me. In quel momento vidi accendersi per poco quella luce di follia che tanto mi preoccupava, ma magari era soltanto un'illusione.

-Me ne disferò...ha portato troppi danni a questo mondo che ci ospita.

Disse Loki guardandomi intensamente negli occhi.
Mi alzai dalla poltrona e raggiunsi Loki.

-Metti via il Tesseract per un attimo.

Loki lo fece scomparire. Salii a cavallo delle sue ginocchia e misi le mie braccia attorno al suo collo.

-Spogliami.

Le pupille di Loki sembraromo dilatarsi per un attimo, poi iniziò a baciarmi. Lentamente fece scendere le spalle del mio maglione largo, la cui scollatura non scendeva sul seno, ma si apriva larga sulle spalle. Poi le sue grandi mani calde mi passarono dietro la schiena e sganciarono il reggiseno.

Crush on Mr. Bad Boy-2 L'Alba del ReameDove le storie prendono vita. Scoprilo ora